LOLMO, Gian Paolo
Lucia Casellato
Figlio di Giovanni Fortunato, nacque a Bergamo probabilmente nel 1550.
Mancano in realtà riscontri documentari che possano confermare con certezza tale data, che si [...] dell'artista solo a cominciare da P. Locatelli nel 1869 (I, pp. 268 s.; II, p. 284).
Il dipinto si rivela in realtà di fondamentale aiuto per la datazione di altre tele che si scoprono affini e per stile e per impianto compositivo. Così è infatti per ...
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ACQUISTI, Luigi
Luciana Ferrara
Scultore, nacque a Forlì nel 1745 o 1747. Comunemente noto con il prenome di Luigi, dovette in realtà chiamarsi Luigi Antonio, se egli stesso così firmava l'A talanta [...] (Milano, Galleria d'arte moderna), se come tale è ricordato dal Reina nella Descrizione dell'Arco della Pace a Milano e se dobbiamo sciogliere in Antonio Acquisti la sigla riportata dal Meyer, non si sa ...
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BIZZACHERI (Bizzacari, Bizzocheri, Bizacarri)
Manfredo Tafuri
Mancano notizie biografiche di questo architetto, attivo in Roma negli ultimi decenni del sec. XVII e nei primi del XVIII. Tradizionalmente [...] riconosciuto come allievo di C. Fontana, lavorò in realtà prima con C. Rainaldi, di cui, quasi certamente, fu erede per l'attività professionale: dal 1689-90, infatti, il B. risulta architetto del convento di S. Lorenzo in Lucina, per il quale il ...
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CERESA (de' Ceresi), Carlo
Mina Gregori
Nacque il 20 genn. 1609 a San Giovanni Bianco, contrada Grabbia in Val Brembana (Bergamo) da Ambrogio e Caterina, benestanti, ivi trasferitisi dalla Valsassina [...] Rathgeb, Ceruti, Longhi e C., in Bergomum n. s., XXIII (1949), 3, p. 32; R. Longhi-R. Cipriani-G. Testori, I pittori della realtà in Lombardia (catal.), Milano 1953, pp. IX s., XII, 37-41, 81, 93 s., figg. 38-47 (rec. di M. Biancale, in Commentari ...
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BISSOLO, Francesco
Maria Maddalena Palmegiano
Seguace di Giovanni Bellini, cominciò a imparare i primi elementi dell'arte pittorica probabilmente a Treviso, alla scuola di Gerolamo il Vecchio; trevigiano, [...] infatti, lo dice il Federici, pur senza darne le prove, e in realtà nessun documento è venuto in luce, fino a questo momento, a suffragarne la testimonianza. Grazie al documento (Ludwig, p. 48) che contiene la data del suo decesso, si possono porre i ...
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BRANDO (Brandi), Domenico (Micco)
Antonella Pampalone
Figlio del prospettico e ornatista Gaetano e di Angiola Donadio, nacque a Napoli e fu battezzato il 12 ag. 1684 con i nomi di Martino Domenico Raimondo. [...] La dettagliata biografia che ne traccia il De Dominici è in realtà assai poco attendibile (cfr. Prota-Giurleo). Il B. cominciò a lavorare a Napoli con lo zio Nicola Russo e poi con il fratello maggiore Aniello. Il 15 sett. 1709 sposò Anna Maria De ...
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GIAMBERTI, Antonio, detto Antonio da Sangallo il Vecchio
Paola Zampa
Arnaldo Bruschi
Nacque a Firenze all'inizio della seconda metà del Quattrocento da Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto.
Il [...] il 1445 e il 1452 per Giuliano. D'altro canto Vasari (VI, p. 287 n. 2) afferma che Giuliano morì nel 1517 (in realtà morì il 20 sett. 1516) all'età di settantaquattro anni, cosa che porterebbe ad anticipare la sua nascita al 1442-43, confortati da un ...
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CATANIO, Francesco Costanzo
Giacomo Bargellesi
Nacque a Ferrara nel 1602. La tradizione lo dice dapprima a Ferrara allievo dello Scarsellino, poi a Bologna (1625-27) alla scuola del Reni. Tuttavia in [...] quella città sembra essere stato attento piuttosto agli antecedenti dell'arte, umanamente radicata alla realtà, di L. Carracci, e alla interpretazione che, con accenti di schietto naturalismo, continuavano a darne alcuni seguaci, come il Tiarini ( ...
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LEVIS (Levi, di Levi), Giuseppe de
Valentina Sapienza
Ritenuto un artista attardato di provincia (Planiscig), forse ebreo, dato il cognome e la predilezione della forma latina con cui si firmava, considerata [...] un modo di celare la sua origine (Benjamin, p. 415), il L. nacque in realtà a Verona nel 1552 da Servo detto da Levo, dal nome del piccolo villaggio nel Bergamasco da cui proveniva (Rognini, p. 71). Il padre si era trasferito a Verona nel 1539, e ...
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CRESPI, Daniele
Giulio Bora
Figlio di Gaspare, discendente da una famiglia di pittori originaria di Busto Arsizio e imparentato con il Cerano (Milani, 1970, pp. 37 ss.), nacque probabilmente a Milano [...] , Madrid 1983, p. 74 fig. 110; G. Bora, Ruolo e significato del disegno in D. C., in Fra Rinascimento, manierismo e realtà. Scritti di storia dell'arte in memoria di A. M. Brizio, Firenze 1984, pp. 157-166; U.Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, III ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....