Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] ) pensa invece a una lingua veicolare di gruppi molto ristretti, che non ha alcun rapporto con la realtà sociolinguistica della popolazione romana, ma che anzi se ne distanzierebbe consapevolmente, come dimostrerebbero alcuni fenomeni grammaticali ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sabatino Moscati
Giovanna Pisano
Insigne orientalista di fama internazionale, scopritore della civiltà fenicia e punica, ha fondato in Italia, a livello istituzionale, gli studi sul Vicino Oriente antico, [...] integrata, espressione voluta e programmata della società in cui vive e per essa delle forze che la governano (Apparenza e realtà. Arte figurativa nell’antico Oriente, 1976, p. 10).
La ‘vena’ fenicia
Il terzo, più lungo e più importante blocco di ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] sociolinguistica della Valle Badia e dell’Alta Gardena come una realtà in cui il ladino – nelle varianti locali orali e e teatro di autori – interpreti sensibili e acuti della realtà ladina odierna – quali Roland Verra, Rut Bernardi, Stefen ...
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Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] Madrid degli anni Ottanta), vigilantes, peones, murales (questi tre reinterpretati come forme al singolare di quelli che in realtà sono sostantivi al plurale), tremendismo (dallo stile letterario di Camilo José Cela), maja (in riferimento alla famosa ...
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FURLANETTO, Giuseppe
Gerardo Bianco
Nacque a Padova il 30 ag. 1775 da Sante e da Angelica Salvato. Dopo un periodo di educazione privata, nel novembre 1790 entrò nel seminario vescovile della città, [...] e suggerimenti. Osservava, infatti, che, pur definita locupletior, la seconda edizione del Lexicon conteneva in realtà soltanto aggiunte alla lettera A, non comprendendo neppure le voci raccolte instancabilmente dal Cognolato. All'appello risposero ...
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Barthes, Roland
Daniele Dottorini
Filosofo e semiologo francese, nato a Cherbourg (Manche) il 12 novembre 1915 e morto a Parigi il 26 marzo 1980. Figura fondamentale nel panorama culturale francese [...] apparentemente come riproduzione del mondo, è in effetti un sistema complesso di segni che, se da una parte rimandano alla realtà ‒ producendo un 'effetto di natura' che fa credere allo spettatore di assistere a un evento reale ‒, dall'altra si ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] a 2 e, a secondo membro, il prodotto infinito è calcolato per tutti i valori primi di p. La [1] riassume, in realtà, infinite relazioni (una per ogni valore di s) ed è tanto più sorprendente perché in essa i n. primi compaiono al secondo membro ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] unitaria dei fenomeni vitali e a spiegare la m. come il risultato ultimo dello svolgersi di quei fenomeni. In realtà il processo classico di analisi, consistente nel prendere in considerazione la forma degli organismi e nel descriverla, non ha ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] dalla letteratura e nello stesso tempo investire tale sofisticata esperienza di sostanza vitale.
Quello di Milton è in realtà un episodio pressoché unico nella storia della cosiddetta letteratura italiana fuori d’Italia: non solo per la qualità ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] in Giornale arcadico, XXXIX (1828), pp. 389-403;F. Villardi, Vita del padre A.C., Padova 1832 (contiene alcuni dati biografici, ma in realtà è una replica all'Antidoto del C., che nel frattempo era morto); G. Bonfanti, Vita di A.C., Verona 1832 (è la ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....