STAMPA (XXXII, p. 463; App. II, 11, p. 888)
Carlo ERRA
Legislazione italiana. - Reati di stampa. - Numerosi sono i reati previsti dalla legge 8 febbraio 1948, n. 47:
a) Il direttore o vicedirettore responsabile [...] soltanto immaginarî, in modo da poter turbare il comune sentimento della morale o l'ordine familiare o da la vendita, distribuzione o diffusione, è punito, se il fatto non costituisce reato più grave, con la reclusione da sei mesi a tre anni. Con la ...
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RIFIUTO
Giovanni Novelli
. Diritto. - Rifiuto d'obbedienza all'autorità. - Il rifiuto d'obbedienza all'autorità può essere considerato nei riguardi di chi non è legato da qualsiasi obbligo specifico [...] e d'igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto sino a tre mesi o con l'ammenda sino a , che rientra nella categoria di quelli che hanno per comune fondamento l'inadempimento dei doveri d'ufficio è preveduto dall ...
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TRADIMENTO (fr. trahison; sp. traición; ted. Verrat; ingl. treason, treachery)
Ottorino Vannini
Sotto la generica denominazione di "tradimento", si raggruppano gravi figure delittuose previste nei codici [...] che le distingue da figure criminose affini, contemplate nel codice penale comune: la caratteristica oggettiva di costituire figure di reati tipicamente militari, nel senso di reati lesivi dell'interesse statale della difesa militare del paese, e la ...
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VIOLENZA carnale
Giovanni Novelli
Nel diritto romano la violenza carnale era compresa nel crimen vis preso in considerazione dalla lex Iulia iudiciorum publicorum ed era punita con la pena di morte. [...] la vittima della volontà. Il codice penale italiano tratta questo reato nel titolo IX tra i delitti contro la moralità pubblica fisica o morale e la minaccia vanno valutate secondo il comune concetto adottato dal codice. Non è necessario che la ...
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GIURAMENTO (XVII, p. 357)
Cesare LA FARINA
Diritto vigente. - Giuramento della parte nel processo civile (p. 359). - È stato mantenuto nei nuovi codici italiani 1942 (articoli 2736-2739 cod. civ.; 233-243 [...] del risarcimento, ha la potestà di accertare se esistevano gli estremi del reato (art. 2738, 2° comma cod. civ.). In caso di litisconsorzio pubbliche funzioni (art. 5), per i sindaci dei comuni e presidenti di deputazioni provinciali (art. 6), per ...
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VENEREE, MALATTIE (da Venere, dea dell'amore; fr. maladies vénériennes; sp. enfermedades venereas; ted. venerische Krankheiten; ingl. venereal diseases)
Mario Truffi
La denominazione di morbus venereus [...] al referto in casi di manifestazioni contagiose in individui riuniti in comunità (scuole, collegi, opifici, ecc.), e in casi di la trasmissione cosciente di malattie veneree è punita come reato.
Oltre a quelle accennate vi sono altre malattie che ...
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LESA MAESTÀ
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
. È per eccellenza il nome del delitto politico. Pare che le origini vadano cercate, anziché nell'antica perduellio (alto tradimento), nei processi contro gli ex magistrati [...] modo da comprendervi gli attentati al barone, al vescovo, al comune: anche il diritto canonico ne trasse profitto, creando accanto al parecchie generazioni. Il processo inquisitorio previsto per il reato era assai duro, fino a togliere all'accusato ...
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TRUFFA
Giovanni Novelli
. La truffa è il delitto che è commesso da chiunque con artifizî o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno (art. 640 [...] nesso di causalità, che è principio fondamentale di qualsiasi reato. L'indagine, per ciò, sulla idoneità del raggiro delle trattazioni. L'elemento soggettivo del delitto consiste nella comune nozione del dolo, cioè nella coscienza e nella volontà di ...
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RESIPISCENZA
Ottorino Vannini
. Resipiscenza del reo, giuridicamente rilevante, è quel contegno del colpevole, volontario ed efficace a impedire o attenuare o eliminare le conseguenze del reato. Soltanto [...] un terzo alla metà"; c) dopo la consumazione del reato può il ravvedimento operoso efficacemente intervenire a impedire l' e all'operoso, spontaneo ed efficace ravvedimento assegna la funzione di attenuante comune (art. 62, n. 6, c. p.), di volta in ...
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RITRATTAZIONE
Giovanni Novelli
. In alcune ipotesi lo stato rinuncia alla punizione del reato o riduce la pena in vista del ravvedimento operoso o attuoso del colpevole, ossia di un ravvedimento produttivo [...] occorre, altresì, che si manifesti il vero. Condizione comune a tutte le ipotesi è che non sia intervenuta pen., Roma 1930, pp. 383-387; A. Santoro, Teoria delle circostanze del reato, Roma 1933, p. 127; G. Maggiore, Principî di diritto penale, II, ...
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reato
s. m. [dal lat. tardo reatus -us «condizione di accusato; colpa», der. di reus «accusato, colpevole»]. – Nel diritto, atto antigiuridico, che produce un evento contrario a un interesse protetto dalla norma penale e che pertanto è punibile...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...