Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Innocenzo IV
Alberto Melloni
A Sinibaldo Fieschi, giurista genovese, cardinale di corte, papa dal 1243 ed espressione di un nuovo tipo di pensatori politici del diritto, si deve un'idea fondamentale [...] superstiti, reclusi dal senatore di Roma Matteo, eleggono proprio il genovese che prende il nome di Innocenzo IV,
M. Sbriccoli, Crimen læsæ majestatis.Il problema del reato politico alle soglie della scienza penalistica moderna, Milano 1974 ...
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BOSCO, Rosario Garibaldi
Bruno Anatra
Nacque a Palermo il 28 luglio del 1866 da Niccolò e Teresa Patorno, in una famiglia della media borghesia di idee democratiche. Conseguito il diploma di ragioniere, [...] adesione cosciente a una linea d'azione politica che aveva fatto propria in agosto al congresso di Genova e applicato al rientro in 30 maggio '94 il tribunale escludeva per il B. il reato di cospirazione e lo condannava a 12 anni per incitamento alla ...
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FORMENTINI, Ubaldo
Paolo Tirelli
Nacque il 20 nov. 1880 a Licciana (ora Licciana Nardi), in provincia di Massa-Carrara, da Erminio e da Clelia Montali. Compiuti gli studi ginnasiali a Pontremoli, frequentò [...] attività forense, difendendo imputati di apologia di reato a mezzo stampa o a seguito della partecipazione bellico. L'esito delle consultazioni del 16 novembre non corrispose propriamente ai suoi auspici (egli stesso, candidato nella lista del Partito ...
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GUICCIARDINI, Luigi
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1346 circa da Piero di Ghino e dalla prima moglie di questo, Tessa Bardi.
La famiglia Guicciardini, di antiche tradizioni (la sua presenza a Firenze [...] con il vescovo Pietro Corsini (questo tipo di reato era di solito di competenza del foro ecclesiastico), la parte più conservatrice della classe dirigente, che aveva la propria roccaforte nella Parte guelfa, e quella più moderata, capeggiata da ...
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BON, Ottaviano
Margherita Pasdera
Nacque a Venezia il 7 febbr. 1552, da Alessandro di Alvise e da Cecilia Mocenigo, secondogenito di quattordici figli. La sua famiglia, quella dei Bon di S. Barnaba, [...] spinsero i Bon, come altri patrizi, ad investire parte dei propri beni in solide proprietà in terraferma, aggiungendo ai possessi a a giudizio i due ambasciatori, per rispondere del reato di trasgressione agli ordini; mentre Andrea Morosini e ...
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FABBRI, Edoardo (Odoardo)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cesena (prov. Forlì) il 13 ott. 1778 da Mario Antonio, possidente, e da Caterina Riganti.
Il padre, esponente della piccola nobiltà locale, non [...] base delle rivelazioni di alcuni impunitari, fu accusato del reato di congiura nonché di calunnia per la tentata subornazione di armi fu censurata dal Consiglio dei deputati.
Consapevole della propria impotenza, il F. accolse la fine dell'incarico ...
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DOMANICO, Giovanni
Giuseppe Masi
Nacque a Rogliano (Cosenza) il 17 ag. 1855 da Domenico e da Caterina Cardamone.
Il padre, cattolico di formazione giobertiana e amico di diversi uomini politici, era [...] che egli aveva informato la polizia e la prefettura fin dal 1894, proprio nel periodo (fine 393-inizio 1894) in cui si trovava a ottobre 1878; Ibid., Procedimento contro G.D. imputato di reato di stampa, mazzo 647; Ibid., Procedimento per avere con ...
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DE MARCO, Carlo
Silvio De Majo
Nacque a Brindisi il 12 nov. 1711 da Carlo e da Anna Booxich (del tutto errata è la data di nascita 1734 riportata da qualche studioso). Rimasto orfano del padre ancor [...] pretesto giuridico per farla figurare conseguenza di un reato commesso dall'Ordine, come negli altri paesi europei in questo periodo, a svolgere con competenza e rigore le proprie funzioni, mentre veniva considerato meritevole del titolo di marchese, ...
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LATTANZI, Giuseppe
Lauro Rossi
Nacque a Nemi, presso Roma, il 6 marzo 1762 da Giovanni Battista e da Anna Maria Pozzi. Suo padre, "ministro di campagna" prima dei Frangipane e poi dei Braschi, lo avviò [...] Richiesto dal governo pontificio per essere giudicato del suo reato, fu costretto a lasciare la città. Si recò allora si giustificò affermando che intercettava gli articoli del L. proprio per evitare che fossero pubblicati (in Gambarin, 1978, pp ...
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CARRARA, Ubertino da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Nacque a Padova agli inizi del secolo XIV da Giacomino, figlio di Bonifacio, e da Fina Fieschi, e fu chiamato, per distinguerlo dallo zio Ubertino [...] il C., per garantirsi l'appoggio della potente Repubblica, chiese proprio in quegli stessi giorni la cittadinanza veneziana, che gli fu poiché egli non si presentò, fu sì assolto dal reato principale per mancanza di prove dirette, ma venne dichiarato ...
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reato universale loc. s.le m. Reato punibile ovunque e da chiunque (cittadino italiano o straniero) sia stato commesso. ◆ [tit.] «La guerra civile è un reato universale»: così Hugo racconta le ragioni dei vinti. (Corriere della sera, 12 febbraio...
proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non d’altri: cosa p., di cui si ha la proprietà;...