GUICCIARDINI, Luigi
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1346 circa da Piero di Ghino e dalla prima moglie di questo, Tessa Bardi.
La famiglia Guicciardini, di antiche tradizioni (la sua presenza a Firenze [...] accumulate illecitamente; per superare l'ostacolo il G., d'accordo con il vescovo Pietro Corsini (questo tipo di reato era di solito di competenza del foro ecclesiastico), restituì spontaneamente ai mutuatari del padre una percentuale delle somme ...
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INDIVINI, Domenico
Patrizia Peron
Nacque intorno al 1445 a San Severino Marche da Antonello (Antonio) di Nicola e da Margherita di Domenico Malatesta.
La famiglia proveniva da Elcito, località nei pressi [...] durante l'ottavo decennio del Quattrocento conforterebbe tale ipotesi: egli si trovava fuori città nel 1474, come dichiara testimoniando di un reato commesso dal fratello, e vi fece ritorno tra il 1478 e il 1479, anni in cui eseguì le rotelle e la ...
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GIFUNI, Giambattista
Emilia Lamaro
Nacque a Lucera il 9 apr. 1891 da Gaetano, avvocato del foro di Lucera, e da Fortunata Consiglio. Seguendo la tradizione familiare, si dedicò agli studi giuridici, [...] essendo, in prime nozze, cognato del padre.
Nel 1918 il G. aveva dato alle stampe a Milano la monografia giuridica Il reato continuato. Più tardi, nel 1930, ubbidendo alla sua vocazione di studioso attento alla ricerca delle fonti e interessato a una ...
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GRASSI, Gaetano
Fulvio Conti
Nacque a Firenze nel novembre 1846 da Agostino e Giuseppa Gozzini, e fu avviato al mestiere di sarto. Dopo aver preso parte come volontario alle campagne garibaldine del [...] apr. 1876 venne condannato a undici anni di lavori forzati. Nell'ottobre seguente, tuttavia, la sopravvenuta amnistia per i reati politici e di stampa gli consentì di tornare libero a Firenze, dove doveva svolgersi il III congresso della Federazione ...
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CAPECE, Antonio
Salvatore Fodale
È ignota la data della nascita. La famiglia, di origine sorrentina, sedeva a Napoli tra i nobili del seggio di Nido. Giurista, fu nominato da Ferdinando il Cattolico, [...] .
Il C. intervenne nella stesura di una relazione che esaminava gli avvenimenti siciliani sotto il profilo giuridico del reato di lesa maestà. Partecipò anche nel Sacro Regio Consiglio a numerose altre discussioni e decisioni, generalmente connesse ...
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Giurista (Napoli 1828 - ivi 1916). P. avversò il positivismo filosofico e metodologico applicato alle scienze giuridiche e l'empirismo semplicistico di antropologi, psicologi e sociologi criminalisti. [...] diede con originalità ed equilibrio un indirizzo filosofico. La pena fu da lui concepita come retribuzione giuridica del male del reato, e oggetto della scienza del diritto penale fu, per lui, non il diritto ideale, oggetto semmai della filosofia, ma ...
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FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] come espiazione. Anche in tema di determinazione della pena, dandosi al giudice l'onere di valutare la gravità del reato in rapporto alla personalità del reo, si determinava un'ambigua commistione di principi che si discostava comunque dal postulato ...
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PANIZZI, Antonio Genesio Maria
Stephen Parkin
PANIZZI, Antonio Genesio Maria. – Nacque a Brescello, nel Reggiano, il 16 settembre 1797 da Luigi, droghiere-farmacista, e da Caterina Gruppi.
Dopo aver [...] -Este duca di Modena e Reggio emanò un decreto contro l’appartenenza alle società segrete, considerata da allora in poi un reato di lesa maestà che comportava la pena di morte, anche se gli arresti di persone sospette cominciarono soltanto agli inizi ...
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BOVIO, Giovanni
Alfonso Scirocco
Nacque a Trani il 6 febbr. 1837, quinto dei sei figli di Nicola. e Chiara Pasquino. Non seguì un corso regolare di studi, non tanto per le disagiate condizioni economiche [...] nel Saggio criticodel diritto penale (Napoli 1872).
Una prima parte del saggio verte sulla eterogeneità del rapporto tra reato e pena. Essendo questi ultimi termini fra loro incommensurabili, essi sfuggono a una valutazione etico-giuridica che poggia ...
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LATTANZI, Giuseppe
Lauro Rossi
Nacque a Nemi, presso Roma, il 6 marzo 1762 da Giovanni Battista e da Anna Maria Pozzi. Suo padre, "ministro di campagna" prima dei Frangipane e poi dei Braschi, lo avviò [...] corte (più di una voce lo includeva nel novero dei confidenti). Richiesto dal governo pontificio per essere giudicato del suo reato, fu costretto a lasciare la città. Si recò allora a Firenze dove, autorizzato da Pietro Leopoldo a soggiornarvi, sposò ...
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reato
s. m. [dal lat. tardo reatus -us «condizione di accusato; colpa», der. di reus «accusato, colpevole»]. – Nel diritto, atto antigiuridico, che produce un evento contrario a un interesse protetto dalla norma penale e che pertanto è punibile...
reato universale loc. s.le m. Reato punibile ovunque e da chiunque (cittadino italiano o straniero) sia stato commesso. ◆ [tit.] «La guerra civile è un reato universale»: così Hugo racconta le ragioni dei vinti. (Corriere della sera, 12 febbraio...