In chimica, metodo di analisi basato su una titolazione il cui prodotto di reazione è un complesso (➔ coordinazione). Poiché la formazione dei complessi fra un metallo ione Mn+ e un’altra specie L avviene [...] titolazione si opera in condizioni da formare il complesso più ricco di L, cioè quello relativo all’ultimo stadio della reazione; è possibile anche fermarsi a un gradino intermedio, a patto però che la costante di stabilità del complesso relativo sia ...
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Processo scoperto nel 1938 in Germania da O. Roelen e consistente nella reazione catalitica, in condizioni controllate di temperatura e di pressione, fra olefine (a catena aperta o cicliche) e una miscela [...] di idrogeno e ossido di carbonio, con formazione di aldeidi e, in casi particolari, di chetoni. La reazione, detta anche idroformilazione, si può schematizzare così:
dove R è un radicale idrocarburico. Si adottano pressioni di almeno 150-200 bar, ...
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deuterazione
deuterazióne [Der. di deutero- con la terminazione di azione] [CHF] Reazione che porta al-l'introduzione in una molecola di atomi di deuterio al posto di atomi d'idrogeno. ...
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In chimica e nella tecnica nucleare, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche (per lo più a fini industriali) o nucleari.
In elettrotecnica, apparecchio o circuito [...] dice sottocritico. Nel caso in cui ke=1 si ha un esatto bilancio fra neutroni prodotti e neutroni che sfuggono o sono catturati; la reazione a catena è stazionaria e il r. si dice critico. Nel caso in cui ke>1, il numero di fissioni per unità di ...
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PRESSIONE, Sintesi sotto
Ireneo Kikic
(App. III, II, p. 477)
Con il termine ''sintesi'' può essere denominata la maggior parte dei processi di trasformazione chimica che portano a un prodotto finale [...] è rappresentato dalla sintesi dell'acido acetico a partire da metanolo e ossido di carbonio. Alla fine degli anni Sessanta la reazione era condotta a p. comprese tra 300 e 700 atm utilizzando catalizzatori a base di ferro, nichel o cobalto (processo ...
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Chimico (Versailles 1817 - Boulogne-sur-Mer 1870). Porta il suo nome una reazione che permette di riconoscere e dosare l'acqua ossigenata per mezzo del bicromato, in acido solforico; in presenza di acqua [...] ossigenata si forma l'acido perossisolforico che conferisce una colorazione azzurra alla soluzione ...
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Enzima che catalizza la sintesi di poliribonucleotidi partendo da ribonucleosididifosfati liberi. La reazione catalizzata dalla p. differisce da quella catalizzata dalla RNA-polimerasi, sia perché i substrati [...] della p. sono i ribonucleosididifosfati invece dei ribonucleosiditrifosfati sia perché uno dei prodotti della p. è l’ortofosfato invece del pirofosfato. L’RNA-polimerasi necessita inoltre di uno stampo ...
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Composti chimici, contenenti due volte il radicale ossimico =NOH e derivanti dalla reazione fra il gruppo carbonilico (delle aldeidi o dei chetoni) e l’idrossilammina. Possono presentarsi in più forme [...] isomere. Si distinguono in α, β, γ, … a seconda della posizione dei due gruppi =NOH (vicini o separati da uno, due, o più gruppi =CH2); le α-d. si chiamano anche gliossime dal nome del derivato più semplice: ...
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(o carbonatodeidratasi) Enzima Zn++ dipendente appartenente alla classe delle liasi. Interviene nella reazione: CO2 + H2O ⇄ H2CO3 (dove l’acido carbonico a sua volta partecipa all’equilibrio: H2CO3 ⇄ H+ [...] + HCO3−), spostandone l’equilibrio verso destra. Nei globuli rossi, convertendo la maggior parte della CO2 proveniente dal metabolismo cellulare a bicarbonato, ne facilita il trasporto ed è importante ...
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reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la parola assume nell’uso comune e come termine...
reazionare
v. tr. [der. di reazione] (io reazióno, ecc.). – In elettronica, introdurre una reazione, positiva o negativa: r. un amplificatore. ◆ Part. pass. reazionato, più frequente delle forme finite: amplificatore reazionato.