BIONI, Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Venezia nel 1698, "figlio di un sartore a S. Giovanni di Rialto" (Giazotto), ancora fanciullo iniziò lo studio della musica con G. Porta. Dedicatosi alla composizione [...] G. Treu, F. Finazzi, A. Lotti, G. Menaghetti, G. Porta, L. Vinci e A. Vivaldi, per cui il B. compose i recitativi e alcune arie, 1728),Engelberta (libr. di A. Zeno, autunno 1728),Andromaca (libr. dello stesso, 1729),Ercole su 'l Termodonte (libr. di ...
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BRUNI, Domenico (Luigi)
Silvana Simonetti
Nacque a Fratta (ora Umbertide) nel 1758 da Pietro, muratore, e da Francesca Brischi. Fin da bambino studiò lettere, lingue e canto, quest'ultimo con particolare [...] superava il fa alla seconda ottava (Gerber), fu stimato soprattutto per la sua profonda conoscenza della musica e per la maniera di cantare il recitativo, pur con qualche giudizio contrastante. Secondo il Gerber, infatti, "sovraccaricava le arie e i ...
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GAVAZZENI, Gianandrea
Federico Fornoni
Nacque il 25 luglio 1909 a Bergamo, nel palazzo appartenuto alla famiglia Tasso dove aveva soggiornato il poeta Torquato. I genitori, Giuseppe e Pierina Monzini, [...] , prendendo parte alle stagioni operistiche bergamasche come responsabile della musica da fuori scena, maestro sostituto, cembalista nei recitativi.
Nel 1932 sposò Mariuccia Polli, dalla quale ebbe due figli, nati nel 1935 e nel 1939: Franco ...
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SALIERI, Antonio
Francesco Blanchetti
SALIERI, Antonio. – Nacque a Legnago il 18 agosto 1750, da Antonio, commerciante, e da Anna Maria Scacchi.
La fonte biografica primaria su formazione e carriera [...] Il dramma per musica Armida (Burg, 2 giugno 1771), per l’essenzialità della vicenda, la profusione di cori e recitativi obbligati e il carattere descrittivo della sinfonia, in base a un programma esplicitato sul libretto, rivelò una piena adesione al ...
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TACCHINARDI, Fanny
Paola Ciarlantini
TACCHINARDI, Fanny (Francesca Felicita Maria). – Nacque a Roma il 4 ottobre 1807, terzogenita (dopo Carolina e Ulisse) di Nicola, tenore, allora impegnato nel teatro [...] . Di sentimento è pure non dubbio indizio tutto il suo modo di rappresentare. Il suo metodo, il modo in cui dice i recitativi, tutto è bello e puro; essa è degna figlia e allieva di suo padre, il tenore Tacchinardi, sì meritamente celebrato» (Teatri ...
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GIOVANNINI, Alessandro (Sandro)
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 10 luglio 1915, da Emanuele, cancelliere di tribunale, e da Giuseppa Ciccolini. Laureatosi in legge per volontà paterna, non esercitò [...] inaugurò la nuova tecnica della doppia scena girevole, introdotta da Coltellacci per rendere più fluido il passaggio dalle parti recitate a quelle coreografiche. Fu, inoltre, il primo spettacolo di G&G a essere tradotto e rappresentato all'estero ...
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ROLLI, Paolo Antonio
Carlo Caruso
– Nacque a Roma il 13 giugno 1687 dall’architetto borgognone Philippe Roleau (Filippo Rolli) e da Marta Arnaldi, originaria di Todi. Ebbe due fratelli, Domenico (morto [...] e Griselda (Bononcini), 1721-22; Erminia (Bononcini), 1723. Molti di essi sono rifacimenti, talvolta frettolosi, con i recitativi drasticamente scorciati e un numero di arie proporzionalmente assai elevato; il che, se da un lato alimentava il fascino ...
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MAGNI, Paolo
Davide Daolmi
Non si hanno notizie in merito alle origini di questo importante compositore, attivo a Milano fra la fine del Seicento e i primi del Settecento.
L'ipotesi, avanzata da Boorman [...] non è improbabile che il M., nel preparare i materiali d'orchestra, fosse stato incaricato di sostituire delle arie o di adattare dei recitativi.
Un mottetto a voce sola, Ad pugnas o furie apparve a Milano nel 1679, e di nuovo nel 1681, per i tipi di ...
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SIBONI, Giuseppe Vincenzo Antonio
Saverio Lamacchia
SIBONI, Giuseppe Vincenzo Antonio. – Nacque a Forlì il 27 gennaio 1780 da Francesco, agiato borghese della città, e da Domenica Maria Grandi, ultimo [...] più da baritono che da tenore, e se da un lato lodano l’energia e la passione nel canto come nella recitazione, dall’altro deplorano gli eccessi del canto di coloratura, critica invero diffusissima nella pubblicistica coeva, germanofona e no. Non a ...
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DAVID, Giacomo
Maria Borgato
Nacque a Presezzo (Bergamo), nel 1750. Seguì regolari studi di canto: pur rimanendo sconosciuto il nome del suo maestro, si può riscontrare la validità della scuola dalla [...] a una diversa tradizione vocale, non parvero apprezzare i gorgheggi leggeri dell'artista, il modo brillante ed agile di affrontare i recitativi, ed espressero sul suo stile di canto molte riserve. Al contrario, l'anno seguente, lo stesso pubblico fu ...
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recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.
recitare
v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re- e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] (io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o meno alta, con una certa ricerca di espressività...