MAGGIORE, Francesco
Francesca Seller
Nacque a Napoli intorno al 1715. Studiò composizione sotto la guida di Francesco Durante al conservatorio napoletano dei Poveri di Gesù Cristo dal 1730 al 1735. [...] ); Il Demetrio, dramma per musica in forma di pasticcio (Id.; Verona, Accademia filarmonica, 1749; Graz, Tummelplatz, 1753); recitativi e alcune arie per Statira (C. Goldoni; Venezia, fiera dell'Ascensione 1751, teatro S. Angelo); Cesare in Egitto ...
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GALLI, Caterina
Roberto Staccioli
Nacque, probabilmente a Cremona, intorno al 1723. Dei suoi primi anni sappiamo soltanto che studiò canto nel registro di contralto, ma non abbiamo notizie sulla carriera [...] spesso lodata anche per la figura scenica, che si avvaleva di una gestualità elegante e di un incedere assai nobile nei recitativi come nelle arie.
Fonti e Bibl.: G. Mazzola Nangeroni, Invito all'ascolto di Händel, Milano 1985, p. 224; G. Barbieri ...
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SPONTINI, Gaspare Luigi Pacifico
Romolo Giraldi
Musicista, nato a Maiolati (Ancona) il 14 novembre 1774, ivi morto il 14 gennaio 1851. Figlio di un modesto calzolaio, fu posto a studiare lettere nel [...] 'Imperatrice"; direzione che lasciò due anni dopo. Nel corso del 1811 vi fece rappresentare il Pirro di G. Paisiello, con nuovi recitativi dello S. stesso, e, per la prima volta a Parigi, nella sua forma originale, il Don Giovanni di Mozart.
Caduto l ...
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PALLAVICINO, Carlo
Andrea Garavaglia
PALLAVICINO (Pallavicini, Palavicino), Carlo. – Nacque a Salò, sul lago di Garda, intorno al 1638. Sposò Giulia Rossi di Padova, da cui ebbe il figlio Stefano Benedetto, [...] , pur completato e riveduto da Nicola Beregan e altri, era d’uno stile ormai superato, intessuto com’era di molti recitativi e poche arie: il che suscitò nel corso dell’estate 1667 le rimostranze dei cantanti scritturati. Ma era ormai tardi per ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] e volgare rustico si concretizza nella Nencia da Barberino di Lorenzo de’ Medici, mentre gli gliommeri napoletani, monologhi recitativi, alludono alla ➔ variazione diastratica tra letterati di corte e popolo cittadino.
Tra le Prose di Bembo (1525) e ...
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TRONSARELLI, Ottavio
Arnaldo Morelli
– Nacque a Roma intorno al 1586, ultimogenito di Antonio e di Chiara Diaz Radice.
Il padre, nato a Gallese (1527/1528 circa) da padre francese, visse fin dalla prima [...] dai precedenti modelli, soprattutto fiorentini, per la presenza di numerose «mezz’arie sparse nell’opera che rompono il tedio del recitativo» (così il compositore in fondo al sommario delle «arie e chori a varie voci» nella partitura a stampa).
Dato ...
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DURAZZO, Giacomo Pier Francesco
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 27 apr. 1717, figlio di Giovan Luca e di Paola Franzone, in una delle più ricche e colte famiglie dell'aristocrazia genovese, precisamente [...] Genova cinque anni dopo) L'innocenza giustificata di Gluck, il cui libretto era frutto di un'unione tra ariette metastasiane e recitativi del D.: un segnale dell'avvenuto incontro tra due uomini i quali, pur trovandosi spesso in conflitto per le loro ...
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MORTARI, Virgilio
Virgilio Bernardoni
– Nacque il 6 dicembre 1902 a Lainate (Milano) da Giuseppe e da Anna Barzan.
Studiò al Conservatorio di Milano con Costante Adolfo Bossi e Ildebrando Pizzetti. [...] timbrica di organici strumentali essenziali, reinventati come antidoto alle ipertrofie sinfoniche ottocentesche, sfrondò senza remore i recitativi, ritenendo che fossero di «ostacolo alle esigenze della moderna attenzione» (L’«Olimpiade» e il teatro ...
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FOGGIA, Francesco
Saverio Franchi
Nacque a Roma nel 1603 terzogenito dei sette figli di Giacomo, originario di Civitella San Paolo, e di Angela Alberici, romana. Fu battezzato in S. Luigi de' Francesi [...] oratori in latino e uno (di dubbia attribuzione) in italiano, opere di grande bellezza nell'efficace alternanza di recitativi, ariosi, arie e ampie sezioni corali: obbligato il confronto con G. Carissimi (Smither, Botti Caselli).
Erede per vicende ...
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ARAJA, Francesco
Ulisse Prota-Giurleo
Nacque a Napoli il 25 giugno 1709 da Angelo e da Anna Cataneo. Studiò con il padre e con il nonno, Pietro Aniello, entrambi buoni maestri di musica. L'A. fu un [...] russo del libretto, (non conosceva la lingua e dovette farsi spiegare parola per parola, e ciò rese i frequenti recitativi piuttosto malriusciti), quest'opera fu considerata, tuttavia, sia per il testo, sia per la sensibile influenza della canzone ...
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recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.
recitare
v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re- e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] (io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o meno alta, con una certa ricerca di espressività...