SANNAZZARO (Sannazaro), Iacopo (Actius Syncerus)
Enrico Carrara
Poeta, nato a Napoli il 28 luglio di un anno, che si può fissare ragionevolmente nel 1456; morto, pure a Napoli, il 24 aprile 1530. Discendeva [...] dinastici (come le due del 1492 per la presa di Granata). In esse tutto il fascino era nell'apparato: le parole recitate dalle persone simboliche, che vi apparivano, hanno scarsa importanza. Il metro ne è l'endecasillabo legato dal rimalmezzo che è ...
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SCHÜTZ (Sagittarius), Heinrich
Compositore di musica, nato a Köstritz l'8 ottobre 1585, morto a Dresda il 6 novembre 1672. Nel 1599, segnalatosi per le sue spiccate attitudini musicali e specialmente [...] composizioni: l'opera Dafne (libretto di Opitz sul testo di O. Rinuccini) del 1627, e un balletto con dialoghi e recitativi composto per le nozze di Joh. Georg di Sassonia nel 1638. Incerta è l'attribuzione allo Sch. del balletto: Von Zusammenkunft ...
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MELANI, Alessandro
Arnaldo Morelli
– Nacque a Pistoia il 4 febbr. 1639 da Domenico e da Camilla Giovannelli; ebbe come padrini di battesimo i nobili pistoiesi Bartolomeo Rospigliosi e Caterina Cellesi.
Il [...] , Piangete occhi piangete (atto I, scena 5), che inizia col canto contrappuntato dai violini, brevemente interrotto da un recitativo, per riprendere in un più disteso tempo ternario che prelude al sonno in cui cade la protagonista, sopraffatta dalla ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] tempo. I dialoghi scritti e le didascalie contengono già alcuni di questi elementi, altri vengono introdotti mediante la recitazione dell’attore.
Per la particolare natura della lingua teatrale, tra scrittura e oralità, il testo drammaturgico è stato ...
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LANCIANI, Flavio Carlo
Arnaldo Morelli
Nacque a Roma nel 1661 da una famiglia di copisti di musica professionisti.
Il padre del L., Tarquinio (nato intorno al 1632, e morto a Roma il 12 genn. 1716), [...] in una sola parte, tranne due che sono strofiche; in pochi casi le arie sono frammezzate da alcune battute di recitativo (per esempio "Occhi miei" o "Miei fedeli, all'armi"); altre presentano repentini cambiamenti di tempo all'interno, come l'aria ...
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MORICHELLI, Anna
Leonella Grasso Caprioli
MORICHELLI (Morrichelli, Morichello, Morichelli Bosello), Anna. – Non si hanno notizie certe circa l’origine e la formazione di questo soprano, nata intorno [...] in cui dichiarava che, nell’interpretare l’opera di Paisiello (data nella versione in due atti, con recitativi aggiunti da Cherubini), intendeva prendere a modello la collega francese Louise-Rosalie Dugazon, acclamatissima interprete della Nina di ...
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MARINO, Carlo Antonio
Paola Palermo
MARINO (Marini), Carlo Antonio. – Nacque a Bergamo, dove fu battezzato il 10 sett. 1670 nella parrocchia di S. Salvatore, da Isabella e Giuseppe (Bergamo, Arch. della [...] unico esempio della produzione del M. in ambito vocale. Le dodici cantate seguono il convenzionale schema dell’alternanza fra recitativi e arie, perlopiù con il «da capo». I testi poetici, non attribuiti ad alcun autore, vertono su tematiche relative ...
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LABLACHE, Luigi
Antonio Rostagno
Nacque a Napoli il 6 dic. 1794. Il padre, Nicolas, mercante francese, era fuggito all'inizio del 1794 da Marsiglia a Napoli, dove aveva sposato l'irlandese Francesca [...]
R. Wagner lo conobbe nel 1839 a Parigi e ammirò la sua interpretazione di Leporello per la capacità di cantare recitando realisticamente, pur senza forzature al dettato mozartiano. Per lui scrisse un'aria con cori aggiuntiva per la Norma belliniana ...
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GIACOBBI, Girolamo (Hieronimus Iacobus o Iacobbi)
Marta Aceto
Nacque a Bologna il 10 ag. 1567 da Bartolomeo e Virginia Accarisi. Di modeste condizioni, entrò fanciullo nel gruppo dei chierici della basilica [...] unica partitura sopravvissuta della sua produzione melodrammatica, il G. mostra di aver fatti propri i canoni stilistici del "Recitar cantando" fiorentino. L'opera, nella quale si colgono interessanti affinità testuali e musicali con l'Euridice (1608 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Grazie alla collaborazione con Calzabigi, Gluck dà attuazione a quella riforma dell’opera [...] costituiscono un prodotto artistico molto lontano dall’opera seria intesa come semplice successione di arie collegate da recitativi. Esse danno attuazione pratica a quei principi di riforma drammatica che da decenni, ormai, costituiscono l’oggetto ...
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recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.
recitare
v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re- e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] (io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o meno alta, con una certa ricerca di espressività...