MILANO FRANCO d’ARAGONA, Giacomo Francesco. – N
Ausilia Magaudda
acque a Polistena in Calabria il 4 maggio 1699 da Aloisia Gioeni e da Giovanni Domenico, dal quale ereditò i titoli di marchese di San [...] inframmezzati da virtuosistici episodi solistici. Il lavoro più notevole è forse la serenata L’Angelica in cui, a recitativi alquanto convenzionali, si alternano arie col da capo di ampia struttura formale che, per il loro straordinario virtuosismo ...
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MELE, Giovanni Battista
Giulia Veneziano
– Nacque a Napoli nel 1693-94 secondo alcune fonti, nel 1701 secondo altre (cfr. The New Grove Dictionary). Pochissime sono le notizie biografiche su questo [...] insolita per quel tempo e per questo tipo di repertorio, del flauto «solo».
Nel 1749 il M. scrisse i recitativi per il pasticcio El Artajerjes (dall’Artaserse di Metastasio), eseguita al Buen Retiro con il contributo musicale di vari compositori ...
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Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] (in questa categoria rientrano anche le libere trasposizioni da opere liriche in cui parti cantate si alternano a parti recitate); c) i filmopera in senso stretto, ossia le trasposizioni filmiche più o meno fedeli di opere liriche di repertorio ...
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FISCHIETTI (Fischetti), Domenico
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli intorno al 1725 da Giovanni, maestro di cappella e compositore.
Giovanni, nato a Napoli il 27 marzo 1692, fu allievo di G. Veneziano [...] dalla riforma teatrale del commediografo veneziano; taluni tratti della sua scrittura, quali la fluidità discorsiva dei recitativi e i frequenti riferimenti alla musica popolare, oltre agli apporti di una originale concezione degli effetti teatrali ...
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CAPROLI (Caprioli, Capreoli, Caproni), Carlo, detto Carlo o Carluccio del Violino
Raoul Meloncelli
Nato probabilmente a Roma verso il 1615, non si hanno molte notizie sulla sua attività giovanile. Che [...] e da una fluida linearità melodica, messa in evidenza, in molte composizioni, dal sempre più frequente distacco tra aria e recitativo.Apprezzato musicista fu pure il fratello Iacopo, autore anch'egli di cantate e altre composizioni vocali. Alcune sue ...
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BUTI, Francesco
Ariella Lanfranchi
Nacque a Narni, figlio di Giovanni Battista, nel 1604 (come sostengono il Cametti e il Ghislanzoni in base a documenti inediti, mentre la maggior parte degli studiosi [...] metri differenti, atte ad accogliere le note di melodie facili e scorrevoli che riuscivano ad avere quasi il sopravvento sui recitativi, sempre più rari, e sulla poesia in genere, ormai avviata a divenire mero pretesto per l'intervento della musica ...
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GABRIELLI (Gabrieli), Domenico
Rossella Pelagalli
Nato a Bologna il 19 ott. 1659, è anche conosciuto con l'appellativo di "Minghin [Minghino, Domenichino] dal viulunzaal", soprannome riferito alle speciali [...] noto presso i contemporanei come autore di melodrammi, il G. ne evidenziò con successo l'elemento drammatico introducendo un recitativo ad andamento arioso, più morbido rispetto a quello secco, e ricorrendo inoltre al già menzionato impiego di arie ...
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VACCAI, Nicola
Jeremy Commons
VACCAI (Vaccaj), Nicola. – Nacque a Tolentino il 15 marzo 1790 e fu battezzato l’indomani, secondogenito di Giuseppe Maria Vaccaj e di Colomba Longhi.
Crebbe a Pesaro, [...] i pregi di talune sue opere. Il riesame delle sue ultime partiture rivela ch’egli seppe ben progredire dall’alternanza ‘recitativo secco / numero chiuso’, tipica ancora di Giulietta e Romeo (salvo le scene finali), verso uno stile assai più duttile ...
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BONNO (Bono, Bon), Giuseppe Giovanni Battista
Raoul Meloncelli
Nacque a Vienna il 29 genn. 1710, figlio di un italiano al servizio della corte imperiale austriaca, ed ebbe come padrino di battesimo [...] ), quanto nell'accurato contrappunto vocale, la struttura più complessa delle arie, spesso fugate e l'eccellenza dei recitativi (mai convenzionali, come osserva il Wellesz, benché derivati dalla tradizione napoletana), trovano infatti la più efficace ...
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scena Parte del teatro dove gli attori recitano. Per metonimia, l’azione scenica, l’attività teatrale e la professione d’attore, e, per traslato, altre forme di attività.
Teatro
La s. è costituita da [...] episodi cantabili. Nel 19° sec. si trova spesso l’indicazione s. e aria (o anche s. e duetto) per la combinazione di recitativo e aria. Musica di s. La musica che si inserisce in alcune parti di uno spettacolo teatrale, o in intermezzi, come accadeva ...
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recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.
recitare
v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re- e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] (io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o meno alta, con una certa ricerca di espressività...