Giannini, Ettore
Valerio Caprara
Autore, sceneggiatore e regista teatrale, cinematografico e radiofonico, nato a Napoli il 15 ottobre 1912 e morto a Massalubrense (Napoli) il 15 novembre 1990. La grande [...] finezza espressiva, il senso vivido del racconto, la capacità di orchestrare i diversi apporti artistici e recitativi nell'invenzione della messinscena furono evidenti in campo teatrale ma si manifestarono altresì nel cinema. Testimonianza di ciò fu ...
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Musical
Ernesto Assante
Quando la vita è tutta in musica
Spettacolo musicale – teatrale, cinematografico o televisivo – che prevede l’utilizzo di musica, dialoghi (parlati e cantati) e danze, il musical [...] di Broadway The black Crook (1866), feuilleton fantastico a lieto fine liberamente ispirato al Faust di Wolfgang Goethe, con parti recitate e cantate e un imponente corpo di ballo femminile con funzioni di coro.
Negli anni Ottanta dell’Ottocento Ned ...
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Righelli, Gennaro (propr. Gennaro Salvatore)
Simona Pellino
Regista cinematografico, nato a Salerno il 12 dicembre 1886 e morto a Roma il 6 gennaio 1949. Nel corso della sua carriera diresse più di cento [...] . Onesto artigiano del cinema, rimase lontano da ogni sperimentazione formale, riproponendo modelli narrativi e recitativi standard, e quindi economicamente poco rischiosi, allineati con le esigenze produttive dell'industria cinematografica dell ...
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King, Henry
Francesco Bolzoni
Regista e attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Christianburg (Virginia) il 24 gennaio 1888 e morto a San Fernando Valley (California) il 29 giugno 1982. [...] un afflato religioso che affondano le radici nella tradizione culturale dell'America puritana.
Dopo aver lavorato nel circo e recitato in spettacoli teatrali, vaudevilles e burlesques, K. si avvicinò al cinema dapprima come attore, acquisendo fra l ...
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Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] soggetti da fotografare, un'identità fisica e fisionomica di impatto immediato. Per quante variabili si possano applicare ai moduli recitativi di un c., il segno di riconoscimento è simile a quello delle maschere della commedia dell'arte: nel momento ...
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Douglas, Kirk
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Issur Danielovitch Demsky, attore cinematografico statunitense, di origine russa, nato ad Amsterdam (New York) il 9 dicembre 1916. Caratterizzato da [...] ricca di titoli di rilievo, senza mai rinunciare alla possibilità di discutere, alla pari, scelte di regia e aspetti recitativi con grandi autori, quali Billy Wilder e Stanley Kubrick.
I suoi genitori, emigrati ebrei, erano giunti negli Stati Uniti ...
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Attrice teatrale e cinematografica, nata a Vigevano il 3 ottobre 1858 e morta a Pittsburgh (Pennsylvania) il 21 aprile 1924. Conquistata una grande fama a livello internazionale per le sue interpretazioni [...] 'ultimo interpretò nel 1897 Il sogno d'un mattino di primavera e nel 1899 La Gioconda e La gloria; rinunciò in seguito a recitare in La figlia di Iorio, rompendo definitivamente l'intesa con il poeta. A partire dal 1912 iniziò a frequentare le sale ...
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Gerasimov, Sergej Apollinarievič
Daniele Dottorini
Regista e attore cinematografico russo, nato a Zlatoust (Russia) il 21 maggio 1906 e morto a Mosca il 28 novembre 1985. Uno dei primi esponenti del [...] 'Istituto di arti sceniche per poi entrare nel 1935 nel gruppo della FEKS, la Fabbrica dell'attore eccentrico, dove iniziò a studiare recitazione e a lavorare come attore prima nei film di Grigorij M. Kozincev e Leonid Z. Trauberg e poi in quelli di ...
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Swanson, Gloria
Manuela Maggi
Nome d'arte di Gloria May Josephine Svensson, attrice cinematografica statunitense, nata a Chicago il 27 marzo del 1899 e morta a New York il 4 aprile del 1983. Grazie [...] fianco di Rodolfo Valentino ‒ e Allan Dwan, come Zaza (1923; Zazà) e Manhandled (1924; Maschietta), in cui affrontò toni recitativi diversi, da quelli brillanti a quelli più patetici. Alla fine del 1924 ottenne i diritti di una pièce francese, Madame ...
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recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.
recitare
v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re- e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] (io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o meno alta, con una certa ricerca di espressività...