BAMBINI, Eustachio
Raoul Meloncelli
Nacque a Pesaro nel 1697. Fu maestro di cappella prima a Cortona dal 1723 al 1729 poi a Pesaro dal 1728 al 1731. Nel 1745 si trasferì a Milano e divenne impresario [...] 30 novembre fu la volta della Finta Cameriera di Gaetano Latilla, che si rivelò un insuccesso forse a causa del recitativo piuttosto monotono e noioso. Tuttavia questa prima sconfitta fu subito dimenticata con il successo riportato il 29 dic. 1752 da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento, con l’imporsi nelle città italiane di forme di svago connesse all’industria [...] in stile cameristico. La forma delle canzoni, di carattere strofico, poggia sul dualismo tra parti di carattere recitativo e momenti d’intensificazione basati su slanci melodici, note tenute, melismi, nonché veri e propri ritornelli e refrain ...
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MACCIONI, Giovanni Battista
Davide Daolmi
Nacque nella prima metà del XVII secolo in luogo ignoto.
Ancora oggi il M., librettista e musicista, è confuso con un omonimo drammaturgo "da Orvieto" noto [...] appositamente i cantanti dall'Italia. Probabilmente la difficoltà non risiedeva nella lingua ma nella pratica dello stile recitativo, che richiedeva professionisti esperti; Bennet osserva che il libretto è ricalcato, nella sua struttura, sul modello ...
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forme musicali
Ennio Speranza
I diversi modi di organizzare i suoni nella storia della musica
L'organizzazione dei suoni ha dato vita con il passare dei secoli a diverse forme musicali. Tragedia greca, [...] diverse, A, B, seguite dal da capo, ossia dalla ripresa variata di A). Nell'Ottocento, questa successione di arie e recitativi chiamata a numeri chiusi si evolve in forme sempre più articolate e complesse, fino a scomparire nel 19° secolo con l'opera ...
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TADDEI, Luigi
Francesca Romana Rietti
– Nacque a Forlì il 22 agosto del 1802, figlio degli attori Francesco e Marianna Nardi e fratello minore di Rosa, anche lei attrice e celebre poetessa all’improvviso [...] Paladini con i quali si recò nell’estate dello stesso anno in tournée a Parigi suscitando l’entusiasmo del pubblico, recitando in quello che divenne poi uno dei suoi cavalli di battaglia, Eutichio della castagna. Stando alla testimonianza di Ignazio ...
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Hell's Hinges
Paolo Cherchi Usai
(USA 1916, colorato, 74m a 16 fps); regia: Charles Swickard, William S. Hart; produzione: New York Motion Picture Corporation/Kay-Bee; sceneggiatura: C. Gardner Sullivan; [...] mandato controvoglia nel remoto villaggio di Hell's Hinges pagherà con la vita la propria incertezza spirituale. Lo stile recitativo di Hart riflette la sua filosofia dell'esistenza: il suo gesto è teatrale, e obbedisce a poche variazioni di ...
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ISORELLI, Dorisio (Doritio, Duritio, Odorisio)
Rossella Pelagalli
Nato a Parma intorno al 1544, non si hanno notizie dei primi anni di vita, né della sua formazione artistica. Si sa solo che si fece [...] , seco se ne congratulò"; viene altresì evidenziato che "fu questa rappresentazione la prima che fosse fatta in Roma in stile recitativo, e di indi in poi cominciò con universale applauso negli oratorij a frequentarsi il detto stile" (Alaleona, p. 64 ...
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DE DOMINICI, Giampaolo
Alessandra Pezzotti
Nacque a Napoli il 16 genn. 1680, figlio dei pittore Raimondo, meglio conosciuto come il Maltese, e di Camilla Tartaglione; il fratello Bemardo, autore delle [...] quale un'opera comica doveva essere breve ed avere una trama complicata; inoltre, sempre secondo il suo parere, il recitativo non avrebbe dovuto essere ridotto al minimo per lasciare, di conseguenza, un più ampio spazio all'aria.
In una miscellanea ...
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Edwards, Blake (propr. McEdwards, William Blake)
Marco Pistoia
Regista, sceneggiatore, produttore e attore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Tulsa (Oklahoma) il 26 luglio 1922. Figura [...] esibita teatralità è una sagace riflessione sul tema del doppio e dell'ambiguità, degna di Ernst Lubitsch. Affidandosi all'estro recitativo di Julie Andrews che, in virtù di una certa grazia innata, conferisce al personaggio i segni dell'androgino, E ...
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La sestina, detta anche sestina lirica per distinguerla dalla sestina narrativa, o sesta rima (➔ ottava rima), è una forma lirica fissa riconducibile al genere della ➔ canzone (Beltrami 20024: 264-268; [...] Gabriele D’Annunzio, ma anche autori del Novecento come Giuseppe Ungaretti e Franco Fortini. Si cita la prima stanza del “Recitativo di Palinuro”, dalla raccolta Terra promessa di Ungaretti:
Per l’uragano all’apice di furia
Vicino non intesi farsi il ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.