canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] indivisa, se si eccettua una parziale ripetizione della nona frase-verso, esposta due volte ma limitatamente al la corda di recitazione (sono diversi l'inizio e la cadenza finale: ne risulta quindi lo schema DEE'FG, da considerarsi esempio unico, del ...
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Liturgia
JJean Leclercq
di Jean Leclercq
Liturgia
sommario: 1. Introduzione. 2. Liturgia e scienza liturgica. 3. Liturgia e storia. 4. Liturgia e teologia. 5. Liturgia e scienze umane. 6. Liturgia e [...] si entra scalzi. Nel canto e nella musica, a seconda delle culture, ci si avvale del valore magico del recitativo, delle ripetizioni, delle variazioni improvvisate su un tema dato, il tutto accompagnato dagli strumenti tipici di ciascun paese.
L ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] fra atto e atto.
Ma già sul principio del sec. XVII si fa sentire in Inghilterra l'influenza del nuovo "stile recitativo" allora nato in Italia, specialmente in quei Masks (v.) che preludono a una fioritura operistica. La musica dei Masks, dovuta ad ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] gemme fulgidissime, si fa parola nel Mahābhārata stesso, il quale al suo inizio (I, 1, 101-103) dice che essa era stata recitata dal suo autore in forma diffusa e compendiosa, per compiacere ai dotti che l'una e l'altra forma amano; in 100.000 strofe ...
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SARDEGNA (A. T., 29 bis)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Antonio TARAMELLI
Arnaldo MOMIGLIANO
Raffaele CIASCA
Gino BOTTIGLIONI
Raffa GARZIA
Gavino GABRIEL
Enrico [...] lu saldu fuggitu".
Nel Logudoro sassarese: "la firugnana", "la brunedda" la ltudiantina", "lu gazzadori", "l'ottava", e una recitazione di distici "li gobbuli", cfr. lat. copulae, sp. coplas), con imitazione corale: "li Dre Re".
Nella Baronia e nella ...
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IUGOSLAVIA (A. T, 77-78)
Umberto NANI
Anna Maria RATTI
Vojeslav MOLE
Ferdinando MILONE
Mario Salfi
Arthur HABERLANDT
Pino FORTINI
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Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
È il nome assunto dal nuovo [...] professionali (guslari), spesso ciechi, e dilettanti cantano in molte migliaia di versi le gesta degli eroi, in una specie di recitativo, nelle case delle famiglie più cospicue, nei caffè, e durante i periodi festivi, come presso i musulmani il mese ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] la tragedia greca, giunse invece all'opera moderna; come questa sia stata, ai suoi inizî, composta in stile recitativo, e come al concetto informativo e all'indirizzo dei Fiorentini siano poi ritornati i maggiori riformatori del melodramma, dal ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] dell'imperatore Mattia. Nel 1687 e nel 1691 la compagnia di Franeesco Calderoni era al servizio dell'elettore di Sassonia, e recitava a Monaco e nelle principali città dell'Impero. Al servizio dell'elettore di Sassonia e re di Polonia, nel 1697-98 ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] si atteggia in forme in cui si possono riconoscere tutti gli uomini (vedi quella famiglia di pastori in Svizzera che recitava Der Du im Himmel bist, come preghiera della sera); legato per natura alla realtà e capace di assumerla, in vastissima ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.