Attore cinematografico statunitense (n. Memphis 1937). Il suo stile recitativo, caratterizzato da un atteggiamento calmo e dignitoso e contraddistinto da una voce inconfondibilmente calda, lo ha reso probabilmente [...] attore non protagonista per Million Dollar Baby.
Dopo aver esercitato vari mestieri ma mai trascurando i suoi interessi per la recitazione, la danza e la musica, all'inizio degli anni Settanta F. cominciò a lavorare in televisione, da dove poi passò ...
Leggi Tutto
Attore e regista statunitense (n. San Francisco, California, 1930). Dotato di uno stile recitativo sobrio e intenso, E. ha dimostrato anche notevoli qualità registiche, che lo hanno fatto imporre come [...] uno dei maggiori registi statunitensi. Con Million dollar baby (2004) ha vinto il premio Oscar per la miglior regia e per il miglior film.
Affermatosi come efficace interprete di personaggi duri, violenti ...
Leggi Tutto
Widmark, Richard
Mauro Gervasini
Attore cinematografico statunitense, nato a Sunrise (Minnesota) il 26 dicembre 1914. Presenza nervosa, fisico asciutto, incline all'understatement recitativo, W. diventò, [...] che interpretò in Kiss of death, era destinato a diventare il prototipo del villain del gangster film. Grazie a una recitazione asciutta ma incisiva, con questo film W. nel 1948 ottenne una nomination all'Oscar come attore non protagonista e vinse ...
Leggi Tutto
Lee, Christopher (propr. Carandini Lee, Christopher Frank)
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico inglese, nato a Londra il 27 maggio 1922. Grazie a un fisico imponente, al tono recitativo piuttosto [...] misurato ed elegante, a una voce profonda, alla mimica sobria e al volto scarno e magnetico, L. si è imposto a livello internazionale alla fine degli anni Cinquanta, divenendo attore-simbolo ‒ una vera ...
Leggi Tutto
Steiger, Rod (propr. Rodney Stephen)
Giovanni Grazzini
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Westhampton (New York) il 14 aprile 1925 e morto a Los Angeles il 9 luglio 2002. Dotato di [...] uno stile recitativo di impronta naturalistica (fortemente influenzato dal 'metodo' dell'Actors Studio), di un solido mestiere e di una grande serietà professionale, non sempre riuscì però a evitare le ridondanze interpretative, che gli procurarono ...
Leggi Tutto
Romanziere e drammaturgo irlandese (Limerick 1803 - Cork 1840); dopo alcuni tentativi nel campo della poesia e del giornalismo, si trasferì (1823) a Londra, dove fece rappresentare alla English opera-house [...] (1826) The Noyades, un'opera in stile recitativo. Come narratore ebbe grande successo con una raccolta di racconti ambientati nell'Irlanda meridionale: Tales of the Munster festivals (1827-29). È ricordato soprattutto per un romanzo, The collegians ( ...
Leggi Tutto
Attore cinematografico statunitense (n. Los Angeles 1949). Figlio di Lloyd e fratello di Beau, attori anch'essi, ha conseguito giovanissimo la notorietà con The last picture show (1971) di P. Bogdanovich, [...] in cui ha evidenziato uno stile recitativo moderno, istintivo e passionale, come anche nei successivi Fat city (Città amara. Fat city, 1972), Thunderbolt and lightfoot (Una calibro 20 per lo specialista, 1974), King Kong (1976), Heaven's gate (1980). ...
Leggi Tutto
Marshall, Herbert
Federica Pescatori
Nome d'arte di Herbert Brough Falcon, attore cinematografico inglese, nato a Londra il 23 maggio 1890 e morto a Los Angeles il 22 gennaio 1966. Seppe trasmettere [...] di Kurt Neumann. Tornò poi alle atmosfere hitchcockiane nel film di David Miller Midnight lace (1960; Merletto di mezzanotte), per poi recitare in The list of Adrian Messenger (1963; I cinque volti dell'assassino) di John Huston e The third day (1965 ...
Leggi Tutto
Attrice francese (n. Parigi 1955). Dopo essersi imposta giovanissima come interprete teatrale (è entrata a far parte della Comédie-Française nel 1972), ha ottenuto il primo ruolo cinematografico di rilievo [...] dello scrittore V. Hugo in L'histoire d'Adèle H. (Adele H., una storia d'amore, 1975). Il suo stile recitativo, ora sobrio anche nella delineazione di personaggi dalla forte passionalità, ora istintivo, ha caratterizzato le sue interpretazioni in Le ...
Leggi Tutto
JOMMELLI, Niccolò
Angela Romagnoli
Nacque ad Aversa il 10 sett. 1714 dal commerciante di stoffe Francesco Antonio e da Margherita Cristiano.
Ricevette la prima istruzione musicale come fanciullo cantore [...] a cura di P. Pinamonti, Firenze 1991, pp. 101-122; M.T. Rosa Barezzani, Le vie all'espressione degli "affetti" nel recitativo strumentato, in Gli affetti convenienti all'idee, a cura di M. Caraci Vela - R. Cafiero - A. Romagnoli, Napoli 1993, pp. 581 ...
Leggi Tutto
recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.