CIMADORO (Cimador), Giovanni Battista
Cesare Orselli
Nacque a Venezia nel 1761 (improbabile la fonte tedesca citata dal Barblan che lo dice "conte"); non si hanno notizie sugli studi da lui compiuti. [...] le indicazioni del Rousseau il quale aveva pensato, ideando il suo Pygmalion, ad una sorta di mélodrame, cioè ad una recitazione accompagnata dalla musica e dal gesto. Il C. compose infatti una piccola opera interamente musicata, e fu appunto la ...
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GALENO, Giovanni Battista
Maria Volpe
Nacque a Udine tra il 1550 e il 1555 da Vincenzo. Si ignora ove abbia compiuto la sua formazione musicale; sappiamo, comunque, che abbandonò sin dalla prima giovinezza [...] privo della ricerca di innovazioni e di sperimentazioni armoniche e cromatiche. L'elemento drammatico manca, oppure è introdotto nel recitativo, i motivi musicali si integrano bene con le parole, e i pezzi a sette voci includono talvolta passaggi per ...
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BIANCHI, Francesco
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Nacque a Roma nel 1601 da Antonio e Margherita Samaruchi, Rimasto orfano da giovanetto, fu dal suo tutore messo "per convittore e per musico soprano" nel Seminario Romano, dove [...] romano - il frequente cimentarsi, fuori del suo servizio strettamente liturgico, nel canto espressivo, nello stile cosiddetto "recitativo" del tempo (e l'esperienza parmense della musica monteverdiana dovette essere in tal senso assai significativa ...
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BALTAZARINI (Baldassarino, Baltagerini, Baltasarrini), Baldassarre, detto di Belgioioso (Balthasard, Balthazar, Balthasarin, de Beaujoyeulx, Beau Joyeux)
Sisto Sallucci
È dubbio se sia nato in Lombardia, [...] . L'italiano, lontano dalla corte, meditò sul proprio progetto che presentò poi in tre parti, la prima poetica da recitare, la seconda musicale da cantare, la terza scenografica da dipingere; pregò la sovrana di affidare i relativi compiti ad artisti ...
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DI MAJO (de Majo, Majo, Maio), Gianfrancesco (detto Ciccio)
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 23 marzo 1732 da Giuseppe, vicemaestro della cappella di corte, e da Teresa Manna, sorella di Gennaro, [...] di logico raccordo a conclusione di un'aria e come legame alla scena successiva; svolse inoltre in stile di recitativo o di arioso la parte centrale dell'aria tripartita.
Sono questi alcuni tratti tipici della concezione drammatico-musicale del ...
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FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] parti di fianco, per molti registi stranieri: da Orson Welles, nel film Il processo (1962), a Michael Anderson, che lo fece recitare assieme a Anthony Quinn in L’uomo venuto dal Cremlino (1968), fino al francese Jacques Deray che nel 1970 lo volle ...
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DAVIDE MARIA da Bergamo (Felice Moretti)
Oscar Mischiati
Nacque a Zanica (Bergamo) il 21genn. 1791da Giacomo Antonio Moretti e Teresa Bordoni. Trasferitasi la famiglia a Bergamo nel 1801, D. cominciò [...] . In tutte queste pagine - variamente articolate secondo i modelli delle forme operistiche (dalla sinfonia all'aria, dal recitativo alla cavatina) - il linguaggio musicale è quello che predominava in Italia tra Cimarosa, Paisiello e Mayr da una ...
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DEGLI ANTONII, Pietro
Arnaldo Morelli
Nacque a Bologna il 16 maggio 1639 da Gievanni, trombonista del Concerto palatino; era fratello di Giovanni Battista. Cornettista, violinista e compositore, fu [...] dallo stile vocale, peraltro assimilato negli adagio di alcune di queste sonate (per esempio op. 4 n. 11), svolti in stile recitativo o arioso. Nelle raccolte di danze violinistiche dell'op. 1 (1670) e dell'op. 3 (1671), i brani sono disposti a ...
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DE ANGELIS, Nazzareno
Bianca Maria Antolini
Nato a Roma il 17 nov. 1881, da Giovanni e da Clorinda Ovidi, fu fanciullo cantore dapprima presso la scuola di S. Salvatore in Lauro, e successivamente alla [...] si segnala, oltre alla registrazione completa del Mefistofele, l'incisione dell'invocazione del Mosè, "aperta da un recitativo eseguito in modo magistrale e conclusa con un'espressione eccezionalmente calda e commossa, tutta imperniata su pianissimi ...
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DI CAPUA, Rinaldo
Ariella Lanfranchi
Ben poco si conosce della vita e della formazione artistica di questo compositore d'origine campana, attivo sulle scene teatrali italiane ed europee per oltre un [...] prime opere si impone come rappresentante di prestigio del filone drammatico dell'opera per musica italiana: basterà ricordare il recitativo "Berenice ove sei?" e l'aria "Ombra che pallida", dal terzo atto del Vologeso del 1739, come esempio tipico ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.