Attore cinematografico statunitense, nato a San Bernardino (California) il 30 gennaio 1930. Dopo gli studi di arte drammatica alla Pasadena Playhouse, ha ricoperto il suo primo ruolo cinematografico in [...] ha vinto l'Oscar come miglior attore rispettivamente protagonista e non protagonista.
H. si è imposto per il suo stile recitativo corposo e ricco di sfumature e per un'istintività nervosa che rende le figure complesse e ambigue. Riesce a esercitare ...
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Nome d'arte dell'attrice cinematografica francese Catherine Dorléac (n. Parigi 1943), diventata famosa grazie all'interpretazione di ruoli di figure femminili dolci e inquiete; si ricordano, tra i suoi [...] ), Le lieu du crime (1986) e Indochine (1992); successivamente, ha mostrato una maggiore versatilità, cambiando spesso registro recitativo e cercando di caratterizzare personaggi inquieti e ambigui. Ha lavorato con autori come A. Téchiné (Ma saison ...
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Williams, Robin
Simone Emiliani
Attore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 21 luglio 1951. Nel 1998 ha ottenuto l'Oscar come miglior attore non protagonista per il film Good Will Hunting [...] particolare comicità, costruita sul linguaggio del corpo, ricca di sfumature e di tratti malinconici e infantili. Il suo stile recitativo si è rivelato originale e basato sull'eccesso verbale, pronto però a ripiegare su toni più sommessi, come nei ...
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Andrews, Julie
Francesco Costa
Nome d'arte di Julia Elizabeth Wells, attrice teatrale e cinematografica inglese, nata a Walton-on-Thames (Surrey) il 1° ottobre 1935. Ricca di una vivacità travolgente [...] per poter lavorare, deve fingere di essere un conte gay polacco che si esibisce in abiti femminili. Diretta ancora da Edwards, ha recitato dapprima in The man who loved women (1983; I miei problemi con le donne) in cui è la psicoanalista Marianna che ...
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Piccoli, Michel (propr. Jacques Daniel Michel)
Paolo Marocco
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Parigi il 27 dicembre 1925. Interprete singolare dalla lunga e ricca carriera (ha recitato [...] per il ruolo del sacerdote in La mort en ce jardin (1956; La selva dei dannati). Negli anni successivi P. avrebbe recitato in altri cinque film del regista spagnolo, tra i quali Le journal d'une femme de chambre (1963; Diario di una cameriera ...
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Josephson, Erland
Stefano Boni
Attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico svedese, nato il 15 giugno 1923 a Stoccolma. Cresciuto alla scuola del teatro nordico e abituato a una recitazione [...] amore) di Bergman, suo amico d'infanzia. Venne successivamente scritturato da Gustaf Molander per Eva (1948) e tornò a recitare per Bergman in Till glädje (1950, Verso la gioia). Negli anni Cinquanta lavorò spesso con quest'ultimo, senza mai ottenere ...
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Depp, Johnny (propr. John Christopher II)
Marzia G. Lea Pacella
Attore cinematografico statunitense, nato a Owensboro (Kentucky) il 9 giugno 1963. Di natura e di vocazione ribelle, dotato di lineamenti [...] con un sottofondo di malinconia e di pazzia, comunque insoliti ed emarginati, D. è riuscito ad affinare il suo stile recitativo. È stato il sensuale e visionario Alex in Arizona dream (1992) di Emir Kusturica, il sensibile e strampalato Sam in ...
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Hurt, William
Simone Emiliani
Attore cinematografico statunitense, nato a Washington il 20 marzo 1950. Dopo gli studi alla Tufts University di Medford nel Massachusetts e alla Juilliard School di New [...] , 1990) e W. Wenders (Bis ans Ende der Welt, 1991; Fino alla fine del mondo), rimanendo sempre fedele a un personale stile recitativo. Ha poi dato un notevole spessore drammatico ai medici di The doctor (1992; Un medico, un uomo) e di La peste (1992 ...
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Krauss, Werner
Riccardo Martelli
Attore teatrale e cinematografico tedesco, nato a Gestungshausen (Coburg) il 23 giugno 1884 e morto a Vienna il 20 ottobre 1959. Fu uno dei protagonisti del cinema muto [...] di Der Student von Prag (1926; Lo studente di Praga) di Henrik Galeen. Con l'avvento del sonoro, il suo stile recitativo, adatto al muto, tese a scadere sempre più nell'enfasi, ed egli si dedicò soprattutto a magniloquenti film storici come Napoleon ...
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Jodorowsky, Alejandro
Bruno Roberti
Regista e attore cinematografico e teatrale, drammaturgo e sceneggiatore cileno, di origine russa, nato a Iquique il 7 febbraio 1929. Dotato di una fantasia scatenata, [...] e frequentò per due anni l'università, seguendo corsi di filosofia e psicologia. In quel periodo diede sfogo all'impulso recitativo e al forte senso del teatro facendo il clown in un circo e dedicandosi agli spettacoli di marionette. Una vocazione ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.