CARLI, Guido
Paolo Savona
Nacque a Brescia il 28 marzo 1914 da Filippo e da Egina Chiaretti.
Il padre, sociologo ed economista, esponente di primo piano del movimento nazionalista, fu per oltre vent’anni [...] l’obbligo di acquistare i titoli di Stato non sottoscritti dal mercato. Senza rinunciare alla sua richiesta di una politica dei redditi e di un rigore nella creazione monetaria, la tesi di Graziani fece breccia in Carli che la incorporò tra gli ...
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CICOGNA, Furio
Giuseppe Pignatelli
Nacque ad Asti il 21 giugno 1891 da Livio e da Marina Castellaro. Nel 1897 la famiglia si trasferì a Milano, ove il padre dei C. aveva aperta "una, microscopica azienda [...] "nota aggiuntiva" del ministro del Bilancio La Malfa (maggio 1962), che indicava nella razionalizzazione dell'impiego dei reddito nazionale e nel controllo dell'espansione dei consumi la via maestra per il superamento degli squilibri economici del ...
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CANOSSA, Lodovico
Cecil H. Clough
Nacque a Verona verso il maggio dell'anno 1475, figlio, molto probabilmente terzogenito, del conte Bartolomeo e di Elisabetta degli Uberti; era imparentato, per parte [...] da erigersi a tomba di famiglia - nella chiesa di S. Lorenzo a Verona. All'epoca della sua morte il C. percepiva ancora redditi dalle abbazie di Ferrières e di Lézat, da terre e diritti sul sale a Montereau-Faut-Yonne (ne era entrato in possesso nel ...
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COSIMO III de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze il 14 agosto 1642 dal granduca Ferdinando II e da Vittoria Della Rovere figlia di Federico Ubaldo duca di Urbino. Se [...] , provocando un aumento cospicuo ed impopolare del prelievo fiscale, con l'introduzione di n uove gabelle ed imposte sul reddito ("collette"); la dilatazione del debito pubblico, con la creazione di nuovi "monti"; e, se non il dissesto, la crisi ...
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CARRARA, Francesco da, il Vecchio
Benjamin G. Kohl
Nacque il 29 sett. 1325, probabilmente a Padova, primogenito di Giacomo (II) di Nicolò e di Lieta Forzatè. Poco si sa della sua fanciullezza: verosimilmente [...] pregiate come il "carrarino" e i "carraresi", che portavano la sua effigie. La Zecca rappresentò del resto anche una fonte di reddito per il C., che per ogni marco d'argento trasformato in moneta prendeva una percentuale di circa il cinque per cento ...
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CAPECE MINUTOLO, Antonio, principe di Canosa
Alberto Postigliola
Nato a Napoli il 5 marzo 1768, primogenito del principe di Canosa Fabrizio e di Rosalia di Sangro dei principi di San Severo, compì i [...] primo momento, col risultato che il C., convinto che gli sarebbe stata tolta la pensione che era il suo unico reddito, cominciò ad atteggiarsi ad eroica vittima, dicendosi deciso a lavorare per mantenersi piuttosto che rinunciare al proprio onore e ...
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FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] Palatino e la villa Farnese a Caprarola), anche una tradizione di mecenatismo artistico. Nonostante godesse di un reddito considerevolmente inferiore a quello del "gran cardinale", doveva dimostrarsene un degno erede. La sua importanza come mecenate ...
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DE DONATI
Janice Shell
Paolo Venturoli
Famiglia di scultori, pittori e artigiani milanesi operanti tra il 1480 e il 1530. Attraverso i documenti è noto il nome di Giovanni, che sappiamo ancora vivo [...] del Comune di Milano (Forcella, 1895) sono ricordati "Maestro Gio. Pietro e nepoti de Donati intagliatori" con un reddito di 400 ducati: i nipoti, cioè i figli di Giovanni Ambrogio e Margherita Pozzobonelli, oltre al gia ricordato Francesco ...
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LANCIA, Vincenzo
Franco Amatori
Nacque il 24 ag. 1881 a Fobello in alta Valsesia, terzo figlio di Giuseppe e Marianna Orgiazzi, originari della zona.
Giuseppe aveva accumulato una considerevole fortuna [...] negli Stati Uniti (occorre altresì considerare che l'Italia fascista - rispetto a tali nazioni - era un Paese con reddito pro capite decisamente inferiore).
Negli anni Venti e Trenta, grazie a una strategia di poderosa integrazione verticale e alla ...
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BONIFACIO I, marchese di Monferrato
Axel Goria
Terzogenito, tra i figli maschi, del marchese Guglielmo V (alias III, alias IV) e di Iulita d'Austria, sorella uterina di Corrado III, re dei Romani, nacque [...] VI e il prigioniero Riccardo I d'Inghilterra; certo dopo la liberazione di quest'ultimo, avendo avuta da lui una promessa di redditi feudali, B. gli prestò il 4 febbr. 1194 l'omaggio dovuto. Risulta che, per i diritti così acquisiti, un versamento di ...
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reddito
rèddito s. m. [dal lat. reddĭtum, part. pass. neutro di reddĕre «rendere»]. – 1. L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale: un lavoro che dà un buon r.,...
reddito di emergenza
(sigla Rem) loc. s.le f. Misura di sostegno economico a favore di nuclei familiari in difficoltà a causa di una grave situazione d'emergenza; la sigla Rem è usata anche come s. m. nella stessa accezione. ♦ [tit.] Castelli:...