L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale.
In economia, il flusso di moneta, beni o servizi, ricevuto da singoli individui, [...] i proventi conseguiti in sostituzione di r. e le indennità acquisite a titolo di risarcimento di danni consistenti nella perdita di redditi. A tale proposito si rileva che per ogni tipo di somma ricevuta a titolo di risarcimento o altro, è necessario ...
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REDDITO, Imposta sul
Leonardo Perrone
Cesare Cosciani
Principi generali. - È noto che le esigenze più sentite, tra le molte che hanno condotto alla riforma dell'imposizione sul r. (attuata dai d.P.R. [...] formula S = 0,50 (E − P), e va da un massimo di 1500 per un r. di 0 a un minimo di 0 per un reddito pari o superiore a 3000. In tal modo il Friedman ritiene di affrontare direttamente il problema della povertà senza entrare nel merito delle sue cause ...
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Giuseppe Bronzini
Abstract
Viene esaminata la genealogia del diritto al reddito minimo garantito che si è andato costituzionalizzando, sopratutto in Europa, nella seconda metà del ‘900. Vengono poi [...] Non vi è dubbio che la garanzia di condizioni di vita «dignitose» implichi in primo luogo la disponibilità di un reddito idoneo a soddisfare le necessità primarie, da non intendersi in senso solo materiale. Gli obblighi derivanti dall’art. 34, co ...
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Imposta sul reddito di impresa
Federico Rasi
L’imposta sul reddito di impresa (IRI) è una forma di prelievo con la quale il legislatore cerca di riscattare precedenti insuccessi e porta con sé forti [...] d’impresa per la parte corrispondente al rapporto fra l’ammontare dei ricavi e degli altri proventi che concorrono a formare il reddito d’impresa o che non vi concorrono in quanto esclusi e l’ammontare complessivo di tutti i ricavi e proventi. Il ...
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Il nuovo reddito di inclusione
Fabio Ravelli
Con l’emanazione del d.lgs. 15.9.2017, n. 147, che ha introdotto il cd. “reddito di inclusione” (ReI) anche l’Italia si è dotata di una misura generale di [...] di inserimento” (RMI) previsto dal d.lgs. 18.6.1998, n. 237, e il recente d.lgs. 15.9.2017, n. 147, istitutivo del cd. “Reddito di inclusione” (ReI) in attuazione della l. delega 15.3.2017, n. 33. Nel mezzo, l’importante esperienza degli schemi di ...
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Francesco Crovato
Abstract
Il reddito di “lavoro dipendente” rappresenta senza dubbio la categoria reddituale più numerosa della nostra fiscalità, e uno di quelli maggiormente identificabili e facilmente [...] nel diritto tributario, VIII ed., Torino, 1992, 391 ss.; Crovato, F., Il lavoro dipendente nel sistema delle imposte sui redditi, Padova, 2001). Non c’è però alcun rinvio in senso tecnico al codice civile o alla legislazione previdenziale, che anzi ...
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I mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i propri fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizi personali e soprattutto denaro) di cui dispongono [...] La f. statale o pubblica può distinguersi in fiscale ed extrafiscale, a seconda che si limiti a prelevare dal reddito nazionale le quote sufficienti a coprire le spese ritenute necessarie o si proponga il raggiungimento diretto dei fini dello Stato ...
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Sistema di garanzia del reddito da lavoro, gestito dall’INPS, le cui radici storiche risalgono al 1945. Ha perseguito l’obiettivo della salvaguardia economica dei lavoratori dipendenti in caso di sospensione [...] o riduzione dell’attività dell’impresa, determinate da eventi transitori e non imputabili alla volontà dell’imprenditore o dei lavoratori, o a situazioni temporanee di mercato (congiuntura negativa, crisi ...
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Nuovo accertamento sintetico del reddito ai fini dell’Irpef
Leonardo Perrone
L’ambito dell’accertamento sintetico, con cui l’Ufficio può determinare il reddito complessivo delle persone fisiche desumendolo [...] tributario e Corte costituzionale, a cura di L. Perrone e C. Berliri, Napoli, 2006, 365 ss.
2 Si veda Perrone, L., L’accertamento sintetico del reddito complessivo Irpef, in Dir. prat. trib., 1990, I, 18 ss.
3 L’art. 83, co. 8 e 9, del d.l. 25.6.2008 ...
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Teoria del consumo. - Il c. di una collettività viene usualmente definito come la parte del reddito nazionale non risparmiata.
Lo studio delle motivazioni che portano a consumare costituisce uno dei capitoli [...] C = f(Y), è C = b + aY, in cui b è una costante positiva e sta a indicare come una parte del c. non dipenda dal reddito. Ne segue che mentre la propensione marginale al c. è costante, dC/dY = a, la propensione media è decrescente visto che C/Y = b/Y ...
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reddito
rèddito s. m. [dal lat. reddĭtum, part. pass. neutro di reddĕre «rendere»]. – 1. L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale: un lavoro che dà un buon r.,...
reddito di emergenza
(sigla Rem) loc. s.le f. Misura di sostegno economico a favore di nuclei familiari in difficoltà a causa di una grave situazione d'emergenza; la sigla Rem è usata anche come s. m. nella stessa accezione. ♦ [tit.] Castelli:...