Imprese multinazionali
Giacomo Luciani
Introduzione
Il fenomeno dell'impresa multinazionale è controverso fin dalla definizione. Quella più comunemente accettata definisce 'multinazionale' l'impresa [...] .140 miliardi di dollari. Per tutti gli ultimi vent'anni il capitale direttamente investito all'estero è cresciuto un po' più rapidamente del reddito mondiale: in rapporto a quest'ultimo, esso è passato dal 4,0% al 6,7% tra il 1967 e il 1988. Fino al ...
Leggi Tutto
Società industriale
Giuseppe Berta
Introduzione
Il concetto di società industriale è relativamente recente. Esso ha assunto forma e contenuti soprattutto durante gli anni sessanta, quando da più parti [...] futuro". Infatti, "il vasto mondo dei servizi, o del terziario, è trainante per l'occupazione ma non [...] per il reddito", poiché i servizi non riescono a eguagliare la produttività dell'industria. D'altro canto, l'Occidente che si deindustrializza ...
Leggi Tutto
CORBINO, Epicarmo
Domenico Demarco
Nacque ad Augusta (Siracusa) il 18 luglio 1890 da Vincenzo, modesto artigiano, ma con cultura superiore alla media, e da Rosaria Imprescia. Egli fu quarto maschio [...] a distanza di un anno - i rimanenti. Egli sosteneva, inoltre, che dovessero essere esentati da tale imposta i titoli a reddito fisso, perché con la svalutazione del loro valore reale avevano già pagato più che a sufficienza: egli sapeva che su questo ...
Leggi Tutto
FUOCO, Francesco
Francesco Di Battista
Nacque il 12 genn. 1774 a Mignano, in Terra di Lavoro, da Giovanni "proprietario" probabilmente non agiato. Le origini della famiglia e il periodo giovanile continuano [...] dipendenza dei profitti dell'intero sistema economico da quelli realizzati in agricoltura; l'importanza della distribuzione del reddito prodotto nel sistema. Egli manifesta invece oscillazioni, o anche evidente debolezza, su altri punti cardine dell ...
Leggi Tutto
Decadenza
Leonardo Morlino
Significato generale
La nozione di decadenza è legata a una delle metafore più ricorrenti nella storia del pensiero umano, quella dell'organismo e del suo ciclo vitale. A [...] accumularsi nel tempo (p. 67); 3) "nell'insieme, le organizzazioni e le collusioni di interessi particolari riducono l'efficienza e il reddito aggregato delle società in cui operano, e fanno sì che la vita politica crei più divisioni" (p. 76); 4) le ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] 1982, p. 288).
Richiamandosi a Mill, Bresciani assegna alle corporazioni lo scopo di modificare la distribuzione del reddito prodotto con un sistema organico di imposte, tasse, sovvenzioni o altre misure volte a realizzare una maggiore giustizia ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Debito pubblico e banca pubblica
Fausto Piola Caselli
Origine e legittimità del debito pubblico
Il primo debito pubblico, nella forma di prestito volontario o forzoso, è documentato a Genova e a Venezia [...] , del vino, del sale etc. che noi chiamiamo Gabelle» (p. 352).
Con toni simili, riferendosi all’alienazione di feudi e redditi nel territorio di Pontremoli in Lunigiana nel 1650, Carli nel 1751 ricordava la spirale al rialzo che ne era derivata:
La ...
Leggi Tutto
CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] della "civiltà" delle fabbriche. Egli pensava che alla crescita capitalistica - promotrice di una lievitazione generale dei redditi - dovesse corrispondere unq mobilitazione totale del paese e una revisione dei compiti delle forze politiche: se la ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cooperazione
Stefano Zamagni
Un fatto da tempo acquisito è che nell’epoca attuale, che si è soliti definire postindustriale o posttayloristica, il fattore di sviluppo principale è la cooperazione, sia [...] di un progetto tale che i soggetti che prendono parte alla sua realizzazione valutano il suo successo al di là del reddito monetario che essi ricevono dalla realizzazione del progetto stesso. In tal senso, la cooperativa può essere vista come un ...
Leggi Tutto
MODA
Arturo Carlo Quintavalle
Roberto Camagni-Roberta Rabellotti
(XXIII, p. 503)
Costume, moda, avanguardie. − Dal secondo dopoguerra e più ancora dagli anni Settanta il fenomeno m. ha assunto un rilievo [...] di prodotti dell'abbigliamento, che secondo la ''legge di Engel'' tende a crescere meno di quanto cresce il reddito, e inoltre un'evoluzione tecnologica particolarmente lenta, portarono a credere che l'industria tessile fosse poco adatta alle realtà ...
Leggi Tutto
reddito
rèddito s. m. [dal lat. reddĭtum, part. pass. neutro di reddĕre «rendere»]. – 1. L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale: un lavoro che dà un buon r.,...
reddito di emergenza
(sigla Rem) loc. s.le f. Misura di sostegno economico a favore di nuclei familiari in difficoltà a causa di una grave situazione d'emergenza; la sigla Rem è usata anche come s. m. nella stessa accezione. ♦ [tit.] Castelli:...