PIETRO PICCOLO DA MONTEFORTE
AAndrea Labardi
Nacque con ogni probabilità tra il 1306 e il 1308, ossia prima che a Carlo II d'Angiò, il sovrano che proprio nel 1306 promulgò solennemente le Consuetudini [...] di riforme amministrative pensate per restituire smalto alla compromessa immagine della monarchia , Decisiones Sacri Regii Consilii Neapolitani, di Napoli, ivi 1844, p. 271; B. Capasso, Sulla storia esterna delle costituzioni del regno diSicilia ...
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Giudici, Regno diSicilia
AAndrea Romano
Con valenza generale si qualifica giudice qualunque soggetto, monocratico o collegiale, dotato del potere e dell'autorità di pronunciare giudizi, pareri e decisioni. [...] sul principio di legalità nell'amministrazione del regno diSicilia al tempo di Federico II, I, Gli organi centrali e regionali, Milano 1964, passim.
M. Caravale, Il regno normannodi Sicilia, ivi 1966, passim.
S. Tramontana, La monarchia normanna e ...
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CORSINI, Bartolomeo
Vittorio Sciuti Russi
Nacque a Firenze il 9 maggio 1683 da Filippo, marchese di Laiatico, e da Lucrezia Rinuccini, primogenito di una nobile casata, arricchitasi nei secoli aurei [...] 'arrivo del dispaccio con cui il sovrano riservava i benefici ecclesiastici diregio patronato al clero siciliano (ad eccezione dell'arcivescovado di Palermo, e per una volta soltanto di quello di Monreale). Il C. riuscì a far votare, oltre ai soliti ...
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Giustiziere
AAndrea Romano
Un noto passo dell'arcivescovo e cronista salernitano Romualdo Guarna (m. 1181) c'informa che "Rogerio in regno suo perfecte pacis tranquillitate potitus, pro conservanda [...] diSicilia al tempo di Federico II, I, Gli organi centrali e regionali, Milano 1964, in partic. pp. 132 ss.
M. Caravale, Il regno normannodi Sicilia, ivi 1966, passim.
S. Tramontana, La monarchia , La Regia Gran Corte del Regno diSicilia, in Case ...
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Città, Regno diSicilia, nuove
Mario Sanfilippo
Sopra le città di fondazione federiciana da sempre fa testo un breve brano: "Quasdam quoque civitates in regno fundavit et construxit videlicet Augustam [...] regio coincide con la nuova presenza di fortezze e castelli urbani, che dominano la città. Questo è ben chiaro non soltanto in Puglia, ma anche in Sicilia , La monarchia normanna e sveva, in Il Mezzogiorno dai Bizantini a Federico II, a cura di A. ...
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PALIZZI
Francesco Paolo Tocco
– Lignaggio della Sicilia aragonese che, a partire dal Vespro e fino a poco dopo la metà del Trecento, esercitò a più riprese una criptosignoria su Messina e inserì più [...] con la monarchia napoletana – alla cui fedeltà Messina tornò tra il 1356 ed il 1364 – e nel 1356 fu nominato dalla regina Giovanna I d’Angiò e dal consorte Luigi di Taranto conte Palatino e di Capizzi, nonché cancelliere del Regno diSicilia, per ...
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PATERNO MONCADA D'ARAGONA, Luigi Guglielmo
Lina Scalisi
PATERNÒ MONCADA D’ARAGONA, Luigi Guglielmo. – Nacque nel 1614 a Palermo da Antonio e Giovanna La Cerda.
Erede degli Stati feudali dei Moncada, [...] pericoli della monarchia, bisognosa di milizie e di denaro da riscuotere in domini già sottoposti a un intenso drenaggio finanziario. Si trattò di mettere in atto politiche e mediazioni già collaudate negli anni del governo siciliano e di rafforzare ...
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PERALTA, conti di Caltabellotta
Maria Antonietta Russo
PERALTA, conti di Caltabellotta. – Famiglia originaria di Ribacorça (in Catalogna), dove era titolare della baronia di Peralta, si insediò in Sicilia [...] all’assoluzione dei due, ma Raimondo preferì spostarsi, nel 1326, in Sicilia al servizio di Federico III con il sostegno dell’infante Alfonso. La fedeltà alla monarchia, unita ai successi ottenuti durante la guerra del Vespro, furono ricompensati ...
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parlamento
Denominazione usata in Inghilterra (Parliament), a partire dal sec. 15°, per indicare insieme le Camere dei lord e dei comuni e, in Francia (Parlement), fino al 1790, per designare alcune [...] forme storiche più antiche sono: il P. del regno diSicilia, risalente all’età normanna (sec. 12°); il regia, manifestantesi attraverso le «ordinanze». Con la monarchiadi Luigi Filippo d’Orléans, instaurata nel 1830, non si riconobbe alcun potere di ...
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GONZAGA, Vincenzo
Grazia Fallico
Raffaele Tamalio
Nacque nel 1605 da Ferrante (II), duca di Guastalla (conte fino al 1621), e da Vittoria Doria. Fu preceduto da numerosi fratelli, fra i quali Cesare [...] 168, 170, 174, 180-182, 222 s.; G.E. Di Blasi, Storia del Regno diSicilia, III, Palermo 1847, pp. 232 ss.; V. Auria, Memorie varie diSicilia, in Bibliografia storica e letteraria diSicilia, a cura di G. Di Marzo, VI, Palermo 1870 pp. 151 ss.; C.D ...
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regio
règio agg. [dal lat. regius, der. di rex regis «re»] (pl. f. -gie). – 1. ant. o letter. a. Del re (o della regina), come capo di uno stato monarchico; reale, regale: Non un’ara trovò, dove alle Grazie Rendere il voto d’una r. sposa (Foscolo),...
r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato verso il basso, triangolo che poi, col...