Scrittore tedesco (Fürth 1879 - Potsdam 1951). Avversato dal regimenazista, nel 1945 fu tra i promotori delle principali associazioni della Germania Orientale, divenendo nel 1949 deputato al parlamento [...] della appena nata Repubblica Democratica Tedesca. Iniziò come narratore in clima espressionistico, ottenendo i maggiori successi coi romanzi Der Tunnel (1913) e Der 9. November (1920), su tematiche sociali. ...
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Pittore tedesco (Münchenbuchsee, Berna, 1879 - Muralto, Locarno, 1940). Tra i maggiori artisti della prima metà del 20° sec., nel 1911 conobbe A. Macke, F. Marc e V.V. Kandinskij ed entrò in contatto con [...] divenuta impossibile l'atmosfera che si era creata in Germania. Nel 1937 le sue opere furono condannate ufficialmente dal regimenazista.
La cultura figurativa di K. è molto ricca e complessa: si fondono in essa elementi di gusto primitivistico ed ...
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Fisico e chimico tedesco (Briesen, od. Wa̧brzeźno, 1864 - Zibelle, od. Niwica,1941). Figlio di un giudice, studiò fisica in diverse università, e, nel 1887, si laureò con lode a Würzburg con F. Kohlrausch [...] batttaglia della Marna; fu poi consigliere tecnico presso l'Alto Comando insieme con altri scienziati. Con l'avvento del regimenazista, rifiutò ogni incarico pubblico. Ultimo esponente della scuola legata ai nomi di S. Arrhenius, J. H. van't Hoff ...
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Scrittore tedesco (Lubecca 1875 - Zurigo 1955). Nacque da agiata famiglia mercantile: il padre, eletto senatore nel 1877, era titolare di una ditta di export-import in granaglie; la madre, brasiliana, [...] locale università quale professore ospite, in seguito, per 13 anni, a Pacific Palisades in California. Nel 1936 il regimenazista lo privò della cittadinanza tedesca. Ma già prima lo scrittore aveva ottenuto quella cecoslovacca, che mantenne fino al ...
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Psichiatra e psicanalista austriaco (Dobrzcynica, Galizia, 1897 - Lewisburg, Pennsylvania, 1957) naturalizzato statunitense. Pensatore originale ed eterodosso, critico verso la prassi psicoanalitica freudiana [...] des Faschismus fu espulso dal partito comunista; precedentemente (1924) aveva abbandonato l'Associazione psicanalitica internazionale. Durante il regimenazista fu esule prima in Danimarca, poi in Svezia e in Norvegia, dove lavorò (a Oslo) dal 1934 ...
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Scrittore tedesco (Heidelberg 1895 - Wilflingen 1998). Figura tra le più complesse e discusse della cultura tedesca del 20° sec., in provocatorio disprezzo della politicizzazione delle lettere si pose [...] larvata critica al terrorismo tirannico, ribadita in Gärten und Strassen (1942). Inviso, a tale doppio titolo, al regimenazista, tanto più lo divenne per il già ricordato Friede (diffuso clandestinamente nel 1944, pubblicato nel 1948). Nelle sue ...
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Scrittore tedesco (Monaco 1884 - Los Angeles 1958), di origine ebraica. Fu prossimo a B. Brecht come drammaturgo, ma si affermò in specie come romanziere, ottenendo successi talora strepitosi, anche se [...] anzitutto in chiave politica. Tra le sue opere, gran parte delle quali scritte in esilio, dopo l'avvento del regimenazista: Die hässliche Herzogin Margarete Maultasch (1923; trad. it. La brutta duchessa, 1929); Jud Süss (1925; trad. it. 1929); la ...
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Pseudonimo della poetessa tedesca Martha von Scheidt (Landau 1898 - Bad Bergzabern, Palatinato, 1976). Ha studiato storia dell'arte e filosofia a Heidelberg (con Jaspers); in seguito anche botanica, ciò [...] che le ha consentito, nei 12 anni di regimenazista, in cui le fu proibito di pubblicare, di lavorare quale farmacista. Legata alla tradizione della lirica della natura, ha saputo restarvi fedele pur nel variare degli accenti a seguito dello ...
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Musicista tedesco (Siegen 1891 - Guilford, Stati Uniti, 1952). Studiò il violino col padre, con Willy Hess e con B. Eldering, la composizione con H. Grüters, maturandosi però nella consuetudine con M. [...] di violino, il B. fu tra i maggiori, specialmente quale interprete dei classici e di J. Brahms. Compose anche musica di nobile stile. Nel 1933 abbandonò la Germania, per protesta contro il regimenazista, e prese poi la cittadinanza svizzera. ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...