Il mito della romanitas ha svolto una funzione straordinariamente importante nel processo di costruzione identitaria del fascismo italiano. Cruciale, per la politica culturale fascista, è stata la celebrazione [...] stravolto, falsificato, ridotto come qui ad oggetto di dichiarata razzizzazione. Questa politica culturale, necessaria al regimefascista per conciliare il culto della romanità con la nuova politica razziale, trovò (troppo) spesso il complice ...
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Gli spazi di dominio coloniale, la città come strumento di rafforzamento del potere metropolitano e la segregazione degli indigeni, furono gli elementi di un disegno più ampio: quello della costruzione [...] fu l’azione di propaganda portata avanti dal governo fascista sia in patria che nelle città d’oltremare. sui colli fatali di Roma”, venne naturale a Mussolini e al regime cercare di convincere gli italiani non solo a sentirsi una nazione forte ...
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Nel 1932, in un’intervista con uno dei più noti giornalisti europei, Emil Ludwig, Mussolini parve riconoscere delle vere e proprie similitudini tra la rivoluzione fascista in Italia e la coeva rivoluzione [...] cultura popolare russa, tanto quanto il mito rivoluzionario fascista lo era per il contesto italiano. Nel discorso che visitò la Russia nel 1934, annotò la solidità del regime sovietico come vera spina dorsale del Paese. L’Internazionale ascoltata ...
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Il paradosso della "vittoria mutilata"
Nel 1918 l’Italia era una delle nazioni vincitrici della Grande Guerra, assieme alla Francia, al Regno Unito e agli Stati Uniti. In un colpo solo era stato spazzato [...] , fino a che uno dei loro più importanti rappresentanti, Luigi Federzoni, nondivenne Ministro delle Colonie durante il regimefascista (1926-1928).
Complementari, ma con basi quasi del tutto diverse, furono i futuristi di Marinetti. Il futurismo ...
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Una buona parte della storiografia immediatamente successiva alla caduta del regime fu lapidaria nel definire il fascismo come assolutamente non rivoluzionario, una semplice aberrazione in un processo [...] di sviluppo della nazione. Definire i caratteri rivoluzionari del fascismo poteva perciò facilmente essere frainteso come apologia del regime. Con il passare degli anni e con il rinnovamento degli studi, però, grazie ai lavori di Renzo De Felice e ...
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Nel 1937 Mussolini riferiva ad un addetto stampa in Libia il suo progetto educativo per gli italiani, imitando le più celebri parole di Massimo D’Azeglio in seguito all’unificazione d’Italia: «Ora che [...] italiana: la Libia, per cominciare, divenne il palcoscenico dove si dispiegò la volontà di potenza culturale del regime, mediante imponenti programmi di colonizzazione demografica, promossi dal governatore Italo Balbo, e mediante la costruzione di ...
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Era il 1° giugno 1919 quando l'Italia concesse ai sudditi della sua colonia in Tripolitania gli Statuti, una serie di accordi per il riconoscimento di uno status di parziale cittadinanza alle popolazioni [...] nonostante avesse abbandonato ogni velleità sull'Etiopia occupata durante il regime, richiese agli Alleati una revisione delle posizioni relative a due delle colonie italiane di periodo pre-fascista: la Libia e la Somalia. La Libia era stata occupata ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
regime1
regime1 (non com. règime) s. m. [dal lat. regĭmen regimĭnis «governo, amministrazione», der. di regĕre «reggere»]. – 1. Ordinamento politico, forma o sistema statuale o di governo: r. democratico, parlamentare, presidenziale; r. dei...
Giornalista italiano (Verona 1907 - Roma 1994). Durante il regime fascista andò esule a Londra, dove fu corrispondente politico per Radio Italia (1940-42) e, in seguito, per il servizio europeo della BBC (1943-44); nel 1944-45 ebbe l'incarico...
Durante il regime fascista, il giovane dai 14 ai 18 anni (dal 1943 ai 17 anni) inquadrato nelle organizzazioni giovanili, dell’Opera nazionale balilla prima, della Gioventù italiana del Littorio poi.