Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il salto compiuto da Lodovico Barassi nel 1901 dall’esegesi delle norme locatizie al contratto di lavoro non passa inosservato, anche perché il fallimento della via legislativa attribuisce alla prima monografia [...] superiore di economia e commercio di Venezia.
Nel periodo fascista fu autore di una vasta produzione, in cui collegò mansioni sia di grandi professionalità, prestazioni ricadenti in un regime oppure nell’altro in relazione alla fattualità concreta, in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Politico, organizzatore di cultura e divulgatore, Attilio Brunialti fu uno degli intellettuali più attivi del suo tempo. Attento al dibattito internazionale, eclettico e orientato a una continua mediazione, [...] dei governi di Gaetano Mosca e si chiude in piena epoca fascista, accompagna la vicenda che porterà al trionfo dello specialismo e aveva scritto Luzzatti nelle proprie memorie «il regime rappresentativo era prodotto come un’apparizione improvvisa» ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Alfredo Rocco
Giuseppe Speciale
Esponente del nazionalismo italiano e suo principale teorico, Alfredo Rocco fu ministro della Giustizia dal 1925 al 1932, periodo durante il quale organizzò la complessa [...] In lui la passione politica s’intrecciò con gli interessi dello studioso, e nella costruzione dello Stato fascista e nell’attuazione dei programmi del regime egli non fu mai un mero esecutore della volontà di Benito Mussolini, ma un vero protagonista ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Beccaria è il principale esponente dell’Illuminismo italiano. Dalla frequentazione di casa Verri e degli autori della rivista «Il Caffè», nonché dalle letture intense di testi soprattutto francesi, [...] trasformazione radicale degli equilibri politici e istituzionali dell’antico regime. L’opera ebbe immensa fortuna europea, e costituisce punire si riallacciarono quanti contribuirono in epoca fascista a reintrodurre la pena capitale nell’ordinamento. ...
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DE MARSICO, Alfredo
Sandro Setta
Nacque a Sala Consilina (Salerno) il 29 maggio 1888, da Alfonso, archivista di prefettura, ed Emilia Rossi. Avido di letteratura ("malato di poesia" si definirá molti [...] fedele al programma presentato a Mussolini in tre righe: "nessun favore ai fascisti, nessuna persecuzione agli antifascisti. Sarò il Ministro dello Stato e non del Regime" (Bianchi, p. 309). Per questo atteggiamento ebbe scontri con Scorza che lo ...
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PESENTI, Antonio Mario
Riccardo Faucci
PESENTI, Antonio Mario. – Nacque a Verona il 15 ottobre 1910 da Romeo, direttore dell’ufficio telegrafico di Treviso, e da Amalia Bisoffi, veronese, anch’essa [...] per allontanare i quali continuò a mantenere una linea esteriore di piena adesione al regime. Nel maggio 1933 si iscrisse al Partito nazionale fascista – anche per poter accedere alla carriera universitaria secondo il suggerimento di Einaudi – e nel ...
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ARCANGELI, Ageo
Roberto Abbondanza
Nato a Treia (Macerata) il 7 febbr. 1880, si laureò giovanissimo nell'università di Macerata con una tesi sulle mutue assicuratrici - che gli forni materia per le [...] special modo il suo prestigio scientifico al servizio della politica agraria del regime, contribuendo in modo rilevante all'elaborazione del sistema corporativo dell'agricoltura fascista (cfr. ad esempio le sue tesi sulla mezzadria).
La maggior parte ...
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Organizzazione che persegue l’obiettivo della gestione del potere politico mediante il processo di competizione elettorale ovvero – quando non entrano regole democratiche di competizione elettorale – attraverso [...] più restrittivo, come mera ricostituzione del Partito nazionale fascista (da intendersi, peraltro, secondo taluni in forma orientale p. unici o egemoni, identificandosi con il regime; in Occidente si prodigarono per il mantenimento dell’unità ...
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Diritto
I. di pena Luogo chiuso e isolato, organizzato per custodire le persone ritenute autrici di reati, sia quelle in attesa di giudizio sia quelle condannate in via definitiva.
Le origini degli i. [...] dalla l. 354/1975, sostitutiva del regolamento carcerario fascista del 1931, ha previsto gli i. di custodia l’uniforme e righe ecc. La l. 663/1986 ha introdotto il regime di sorveglianza particolare per i condannati e gli imputati che con le ...
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Giurista e uomo politico (Brindisi 1864 - Roma 1938); deputato dal 1900 al 1921, e da quell'anno senatore, militò nelle file della destra liberale. Più volte sottosegretario, fu ministro delle Poste e [...] , insegnò nelle univ. di Cagliari, Catania e Roma. Tra i suoi scritti: La vita politica e la pratica del regime parlamentare, 1897; Il Capo dello Stato e il Gabinetto, 1898; Saggi: diritto costituzionale e politica, 1915; Manuale di diritto ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
regime1
regime1 (non com. règime) s. m. [dal lat. regĭmen regimĭnis «governo, amministrazione», der. di regĕre «reggere»]. – 1. Ordinamento politico, forma o sistema statuale o di governo: r. democratico, parlamentare, presidenziale; r. dei...