DE FRANCISCI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Roma il 18 dic. 1883 da Virginio, ispettore presso il ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, di antica ascendenza altoatesina, e da Ester Calegari.
Morto [...] per la marina mercantile. Nel 1930 fu nominato ispettore del partito fascista, ma rinunciò alla carica per la quasi contemporanea nomina a giuridica alla situazione di fatto, creatasi nel regime, di superamento della dottrina della divisione dei ...
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Gabriele Fattori
Abstract
Il matrimonio civile italiano risale al primo codice dell’Italia postunitaria (1865) e resta a lungo una contraddizione: un’istituzione deliberatamente laica e allo stesso [...] l’istruzione dei figli debbano conformarsi «ai principi della morale e al sentimento nazionale fascista». Si tratta di «una delle più scoperte intrusioni del regime all’interno del nucleo familiare» (Bonini, R., Disegno storico del diritto privato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Filippo Vassalli
Giovanni Chiodi
Al di là dei cospicui contributi in campo romanistico e civilistico, Filippo Vassalli, per spessore culturale, rientra nel novero delle menti eccezionali capaci di rilevare [...] diritto delle obbligazioni, fulcro delicato della politica economica del regime (lettera a Dino Grandi del 14 agosto 1939); a codice, che continuò a non ritenere ricollegabili all'ideologia fascista o corporativa, il «giurista europeo» Vassalli non si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Arturo Rocco
Giovannangelo De Francesco
Arturo Rocco è considerato il caposcuola di una corrente di pensiero concordemente designata, e denominata da lui stesso, come indirizzo ‘tecnico-giuridico’ in [...] dello studio delle riforme costituzionali per l’ordinamento fascista.
Di notevole importanza, nel contesto delle attività – e che saranno più decisamente influenzate dal clima del regime autoritario – Rocco proponeva, sia pure a fini scientifici, ...
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Armando Dello Iacovo
Abstract
Prima cancellata, poi relegata in un decreto luogotenenziale, infine reintrodotta nel codice penale: la parabola della “reazione legittima ad atti arbitrari del pubblico [...] quell’epoca, i rapporti tra il cittadino e lo Stato autoritario fascista (Fiandaca, G.-Musco, E., Diritto penale, Parte speciale., I e autorità sottesa agli ordinamenti liberal-democratici rispetto ai regimi totalitari, e che, dunque, così come la ...
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GIANNINI, Amedeo
Guido Melis
Nacque a Napoli il 18 sett. 1886, da Pietro, insegnante ginnasiale di storia e geografia, e da Maria D'Andrea. Conseguita la licenza liceale nel 1903-04, si iscrisse alla [...] in quegli anni, tese a collocarsi, nell'ambito del regime, in una posizione allo stesso tempo di forte impegno un insistito cenno polemico - questa volta - contro la pratica fascista di ricorrere alla legge per non dover affrontare, come sarebbe ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vittorio Scialoja
Emanuele Stolfi
Vittorio Scialoja, fra 19° e 20° sec., fu uno dei principali esponenti della cultura giuridica italiana di cui contribuì a elevare il livello scientifico, anche grazie [...] codici, almeno fin quando il rischio di condizionamenti del regime indurrà Scialoja a quell'«invincibile scetticismo» che a dell'oligarchia liberale si levava ora l'ombra dello Stato fascista. Le contingenze ridavano voce all'altra anima di Scialoja, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Enrico Finzi
Irene Stolzi
Civilista raffinato e rigoroso, Enrico Finzi è stato un interprete originale delle esigenze di rinnovamento dogmatico emerse anche in Italia nel primo cinquantennio del Novecento. [...] Finzi che il 20 gennaio 1945 chiese l’abrogazione dei codici fascisti, scorgendo anche nei riferimenti al corporativismo i segni nefasti del passato regime (Il problema dei codici fascisti, «La nazione del popolo», poi in Cappellini 1999, pp. 283-85 ...
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BIGGINI, Carlo Alberto
Danilo Veneruso
Nato a Sarzana il 9 dic. 1902 da Ugo e da Maria Accorsi, iniziò gli studi liceali presso il liceo Doria a Genova, interrompendoli per obblighi militari (1922-1924). [...] necessità di conservare l'unità della classe dirigente fascista, sia per la natura culturale e la . Falco, Milano 1962, pp. 457-96; G. Bianchi,Venticinque luglio: crollo di un regime, Milano 1963, pp. 444, 585, 615, 642, 653, 864; R. Zangrandi, ...
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Vedi Articolazione territoriale dello Stato dell'anno: 2014 - 2017
Articolazione territoriale dello Stato
Jacopo Ferracuti
L’Italia è uno Stato unitario politicamente decentrato che, pur contrapponendole, [...] qualunque principio di autonomia statutaria.
A seguito dell’unificazione, tale regime uniforme per tutti i Comuni e le Province venne esteso alla totalità e Province vennero ridotti in epoca fascista al rango di enti completamente subordinati ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
regime1
regime1 (non com. règime) s. m. [dal lat. regĭmen regimĭnis «governo, amministrazione», der. di regĕre «reggere»]. – 1. Ordinamento politico, forma o sistema statuale o di governo: r. democratico, parlamentare, presidenziale; r. dei...