L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] di essere «una schiera bene distinta e bene qualificata», che svolse una propria attività autonoma rispetto al contesto del regimefascista: fu anzi «un manipolo», che servì «di scudo nei confronti della servilità e della prepotenza di anni difficili ...
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Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] solenni e poc’altro, anche in considerazione del fatto che la radio in quel periodo era sotto il controllo del regimefascista, che ne aveva scoperto il ruolo di potente macchina di propaganda e dunque allontanava qualsiasi forma di concorrenza nel ...
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I cenacoli intellettuali/1: ricerca religiosa e crisi modernista
Fabio Milana
Intellettuali e cultura religiosa
Proponendo panoramiche sue Riflessioni sulla cultura religiosa in Italia sul «Ragguaglio [...] »48. In seguito avrebbero ben figurato al servizio della patria nei comandi militari, nell’astensione virtuosa dal regimefascista, nella carriera diplomatica; e questa alleanza giovanile resta la sola forma loro di militanza organizzata.
All’origine ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] Stato, che la nuova legge sui culti ammessi del 1929 sembrava rendere possibile. Persa quella occasione, accadde il contrario. Il regimefascista, dopo il colloquio tra Mussolini e Pio XI del 1932 cui già s’è fatto cenno, si dichiarò disponibile a ...
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L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] giustamente osserva Jean-Pierre Viallet39. La politica di autodifesa e di rassegnato silenzio che caratterizzò gli anni del regimefascista non permise ai valdesi e agli evangelici italiani, se non in alcune frange minoritarie, di rendersi pienamente ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] manovre di riavvicinamento, che approderanno alla conciliazione del 1929, quando l’illusione di aver trovato nel regimefascista l’atteso braccio secolare delle esigenze religioso-politiche della Chiesa si incontrerà con la necessità del sistema ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] S. Michele a Foggia di Concezio Petrucci, opere di Ignazio Gardella e la SS. Annunziata a Sabaudia, inserita dal regimefascista in una città di nuova fondazione con notevole valenza urbanistica. Ma al pari dell’edilizia pubblica rimane prevalente il ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] sciolti dallo stesso Mussolini, che dopo il discorso alla Camera del 3 gennaio 1925 – atto di nascita del regimefascista – attaccò le opposizioni con una serie di provvedimenti limitativi delle libertà costituzionali. Furono aumentati i poteri della ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] in grado di ricostruire una società basata sui principi del cristianesimo dopo la caduta del regimefascista. Completamente estraneo alla mentalità clerico-fascista di tanti ecclesiastici del suo tempo, egli accolse con una certa freddezza la firma ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] , taceva delle circostanze politiche che avevano alla fine condotto alla soluzione della questione romana sotto il regimefascista e non teneva conto di quella dimensione, oggettivamente anche se non consapevolmente, unitaria della Chiesa italiana ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
regime1
regime1 (non com. règime) s. m. [dal lat. regĭmen regimĭnis «governo, amministrazione», der. di regĕre «reggere»]. – 1. Ordinamento politico, forma o sistema statuale o di governo: r. democratico, parlamentare, presidenziale; r. dei...