russo-afghana, guerra
Conflitto che oppose i mujahidin afghani all’Unione Sovietica tra il dicembre 1979 e l’aprile 1989. Nell’aprile 1978, dopo l’arresto e l’omicidio di alcuni leader comunisti afghani, [...] jihad, la guerra santa dell’islam, gli oppositori del nuovo regime si organizzarono in gruppi armati, i mujahidin. Taraki fu ai mujahidin. Il 27 dic. ebbe quindi inizio l’intervento militare sovietico; Amin fu deposto e ucciso e gli subentrò B ...
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anticomunismo
Con a. si intende tanto l’antagonismo ideologico e religioso nei confronti del comunismo, quanto l’attività organizzata di Stati e movimenti politici avversi all’Unione Sovietica. La mobilitazione [...] parte di uno scrittore che aveva militato nel movimento comunista permetteva di rinnovare radicalmente le fonti di epoca fascista sul regime sovietico, completamente screditate dopo il crollo del regime mussoliniano. Nella seconda metà del Novecento ...
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Partito nazionalsocialista
(National-sozialistische deutsche Arbeiterpartei, NSDAP) Partito politico tedesco, fondato nel 1920 e sciolto nel 1945. Esso fu costituito ufficialmente a Monaco nell’apr. [...] le SS, Schutz-Staffeln, o squadre di protezione, vera aristocrazia militare del partito). Limitato a un raggio d’azione puramente bavarese fino al al tempo stesso l’attività di propaganda del regime e la irrigimentazione delle masse da esso voluta. ...
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mujahidin (propr. in ar. al-mujahidun)
mujahidin
(propr. in ar. al-mujahidun) Combattenti del nel senso di guerra contro i nemici di Dio, ma anche semplicemente, nel mondo arabo, combattenti per la [...] Stati Uniti, Pakistan e Arabia Saudita, contrastarono l’intervento militare sovietico a sostegno del governo progressista afghano. Tra i , tra le forze più attive nella lotta contro il regime teocratico instaurato da Khomeini in Iran nel 1979; sempre ...
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Golfo, guerre del
Conflitti che hanno opposto forze di coalizione guidate dagli USA all’Iraq di S. Husain. La prima guerra del G. (genn.-febbr. 1991) scaturì dall’occupazione irachena del Kuwait (2 ago. [...] all’Iraq, autorizzando l’uso della forza. Formatasi una coalizione militare guidata dagli USA e composta da 34 Paesi, nel genn. 1991 armi di distruzione di massa. Conclusasi con l’abbattimento del regime di S. Husain, la guerra ha innescato una fase ...
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Derg (o Dergue)
Derg
(o Dergue) Comitato militare che guidò l’Etiopia rivoluzionaria. Il Comitato di coordinamento di forze armate, polizia e forze territoriali, abbreviato in derg («comitato» in lingua [...] e radicali vide prevalere i secondi (1977), con Menghistu Haile Mariam. Il D. cessò formalmente di esistere nel 1987, con il varo di una costituzione socialista, ma di fatto Menghistu e i suoi restarono al potere fino al crollo del regime (1991). ...
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GIL
Sigla di Gioventù italiana del littorio, organizzazione unitaria delle forze giovanili del regime fascista (motto: «credere, obbedire, combattere»), sorta (1937) dalla fusione delle organizzazioni [...] entrambi i sessi, dai 6 ai 21 anni, con finalità di formazione politica e di preparazione sportiva e militare (insegnamento dell’educazione fisica nelle scuole; istruzione premilitare), e svolse anche attività assistenziale e ricreativa. Fu sciolta ...
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regime1
regime1 (non com. règime) s. m. [dal lat. regĭmen regimĭnis «governo, amministrazione», der. di regĕre «reggere»]. – 1. Ordinamento politico, forma o sistema statuale o di governo: r. democratico, parlamentare, presidenziale; r. dei...
marcia2
màrcia2 s. f. [der. di marciare] (pl. -ce). – 1. Modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione in aria di tutto il corpo) ed è...