Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’idea che la musica rappresenti un “marchio nazionale” nasce alla fine dell’Ottocento. [...] la vita e il procedere umano supera e elimina ogni violenza nazista. (nazismo come sintesi e simbolo e realtà di antiuomo.)
esempio in Italia i musicisti “atonali” non sono rigettati dal regime, la loro musica non è considerata “degenerata”, e tutti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel cinema, arte popolare e di massa per eccellenza, i regimi d’Europa riconoscono un essenziale [...] degli italiani. I cinegiornali LUCE sono la voce ufficiale del regime, l’organo che registra e diffonde le sue imprese, ma (Trionfo della volontà), girato durante il congresso del partito nazista a Norimberga nel 1934. Al momento del suo incontro con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo sviluppo della popular music in Europa è connesso ai processi di modernizzazione e [...] Nei Paesi soggetti all’influenza sovietica, ad esempio, i regimi hanno scelto di valorizzare le tradizioni regionali cercando di creare nell’Italia fascista, lo Schalger nella Germania nazista e la copla nella Spagna franchista, presto spogliati ...
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TERNI, Tullio
Domenico Ribatti
Nacque il 21 gennaio 1888, a Livorno, da Moise Maurizio Terni e Cesira Coronei.
Studente del corso di laurea in medicina e chirurgia dell’Università di Firenze, fu allievo [...] per sé e per i suoi cari ai tempi dell’invasione nazista, con il proposito di un suicidio collettivo qualora fossero caduti la Levi Montalcini «Terni, che era solo un simpatizzante del regime, cadde in uno stato di disperazione che lo spinse a mettere ...
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Holland, Agnieszka
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica polacca, nata a Varsavia il 28 novembre 1948. Cineasta intimamente segnata dal cinema polacco e dalla scuola praghese che hanno [...] cattolica e padre ebreo, la cui famiglia era stata sterminata dai nazisti nel ghetto di Varsavia, la H. crebbe in un ambiente un appassionato attivismo politico, critico nei confronti del regime. Il padre, quadro del partito comunista polacco, morì ...
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Gallone, Carmine (propr. Carmelo)
Emanuela Del Monaco
Regista cinematografico, nato a Taggia (Imperia) il 10 settembre 1885 e morto a Frascati (Roma) l'11 marzo 1973. Regista instancabile, con una carriera [...] del pubblico, ma anche al succedersi delle ideologie e dei regimi. Da una prima fase in cui i suoi film ebbero della Tosca in abiti moderni e ambientato durante l'occupazione nazista, G., alla ricerca di una riabilitazione ideologica, inserì tematiche ...
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Wajda, Andrzej
Serafino Murri
Regista cinematografico polacco, nato a Suwałki il 6 marzo 1927. Ha rappresentato una delle voci più significative del cinema dell'Est europeo nel periodo del 'disgelo' [...] trovando il proprio baricentro nell'esplicita denuncia dei soprusi del regime politico polacco, come Człowiek z marmuru (1977; L' toccante storia d'amore in un campo di sterminio nazista (interpretata da Daniel Olbrychski, che avrebbe lavorato con ...
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bioetica
Luisella Battaglia
Incontro delle scienze naturali con le scienze umane
La bioetica è un nuovo campo di ricerca e di riflessione, sorto negli anni Settanta del Novecento, che si propone di [...] risonanze inquietanti, anche in riferimento al trauma dell'esperienza nazista. La riduzione dell'uomo a cavia e la perdita di ogni dignità della persona sperimentate durante quel regime ha prodotto un tale orrore nella coscienza collettiva che ogni ...
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Kingsley, Ben
Gabriella Nisticò
Nome d'arte di Sir Krishna Bhanji, attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Snainton, nei pressi di Scarborough (Yorkshire), il 31 dicembre 1943, da padre indiano [...] che per tutta la vita ha seguito le tracce dei criminali nazisti nel televisivo Murderers among us: the Simon Wiesenthal story (1989) di un non identificato (ma reale) regime militare sudamericano spietato nel torturare i prigionieri ...
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BUFFARINI GUIDI, Guido
Nacque a Pisa il 17 ag. 1895 da Luigi e da Liberata Bardelli. Volontario in un reggimento di artiglieria, trascorse quattro anni al fronte, raggiungendo il grado di capitano nel [...] finché la crescente dipendenza dell'Italia dalla Germania nazista scatenò sulla scena romana nuove rivalità intestine. 1961, ad Indicem;G. Bianchi, Venticinque luglio: crollo di un regime, Milano 1963, ad Indicem; N.Salvatorelli-G. Mira, Storia d ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...