DELLA GENTE, Giberto
Giancarlo Andenna
Nacque a Parma attorno all'anno 1200, giacché durante il 1260 dichiarò a fra' Salimbene de Adam, che si era recato a trovarlo nella sua residenza di Compegine, [...] modeste origini di "pauper miles". Solo l'inflessibile uso degli organi di polizia, fondato sul terrore, era ancora in grado di sorreggere l'ormai impopolare regime del D.: eppure, su simili basi all'inizio del 1259 egli ottenne la riconferma della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I trasferimenti forzati di popolazione rappresentano un’importante caratteristica della [...] ; successivamente, nell’ambito del cosiddetto “grande terrore”, la polizia politica conduce campagne di arresti tutti gli oppositori, effettivi o anche solo potenziali, del regime sovietico hanno inizio quasi immediatamente. Il criterio con cui ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Contro la democrazia: i colpi di stato del 411 e del 404
Marco Bettalli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La democrazia ateniese appare [...] manda a morte, a quanto pare, ben 1500 persone, con lo scopo primario di impadronirsi dei loro beni. Di questo regime di terrore fa le spese lo stesso Teramene, che riscatta con una morte di grande eleganza una vita politica non priva di ambiguità ...
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MORGARI, Oddino
Paolo Mattera
, Oddino Nacque a Torino il 16 novembre 1865 da Paolo Emilio e da Clementina Lomazzi: una famiglia di artisti, di estrazione piccolo borghese.
Da giovane si avvicinò alle [...] della vita, i fascisti e scrivendo un opuscolo nel 1924, La libertà di voto sotto il regime fascista, nel quale denunciò la violenza e il terrore diffusi dalle camicie nere. Nella polemica interna del PSI decise di schierarsi sempre più decisamente a ...
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rivoluzioni russe
Massimo L. Salvadori
Le giornate che sconvolsero la storia del Novecento
La rivoluzione del 1905 e le due rivoluzioni del 1917, l’una di febbraio che provocò la caduta dello zarismo [...] fortemente osteggiato dai conservatori, ebbe termine quando nel 1911 un terrorista lo uccise.
Nel 1911-12 il paese fu scosso da quali consideravano la dittatura bolscevica alla stregua di un regime dispotico che opprimeva in primo luogo gli operai ...
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CRISTOFORO
Bernard Bavant
È ricordato per la prima volta nelle fonti sotto il pontificato di Stefano II (o III), nel 753, nel quale anno era regionarius (probabilmente notario regionario) e fece parte [...] 5 luglio. Solo C. rifiutò energicamente di convalidare questa operazione.
Gli avvenimenti seguenti (assassinio del duca Gregorio, regime di terrore stabilito in Campania dal tribuno Gracile) gli dimostrarono ben presto che la sua vita era in pericolo ...
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pace/pacifismo
Nella storia del pensiero filosofico la p. è stata concepita in termini negativi o positivi. Nel primo caso essa indica semplicemente l’assenza del conflitto, configurandosi quindi come [...] natura dei regimi politici. Soltanto la diffusione della costituzione repubblicana – ossia di un regime politico fondato ). La p. di impotenza è quella determinata dal reciproco terrore, dovuto alla capacità di ognuno di infliggere agli altri danni ...
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RYGIER, Maria Anna
Barbara Montesi
RYGIER, Maria Anna. – Nacque a Cracovia il 5 dicembre 1885 dalla relazione tra Teodor, noto scultore polacco, con una modella, ma venne presentata come figlia legittima [...] cui denunciò il fascismo come «momento di confusione e di terrore che attraversa il nostro paese» (Petizione alla Camera dei Deputati la Concentrazione antifascista. Scrisse numerosi articoli contro il regime e cercò di promuovere una campagna per la ...
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Europa orientale e Grecia
Roberto Valle
Konstantin Koftis
La complessa e intricata vicenda della fortuna del pensiero politico di M. nell’Europa centro-orientale si inserisce, secondo lo storico ceco [...] Per M. il sistema politico turco è paradigma di un regime dispotico e smisurato: «Tutta la monarchia del Turco è governata nel Principe. M., per Marcu, ha scoperto e formulato il terrore quale strumento crudele della sovranità; e il Principe è il ...
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CARAFA, Pier Luigi
Marina Raffaeli Cammarota
Nacque a Napoli il 18 luglio del 1581, quarto di otto fratelli, da Ottavio, marchese d'Anzi e Trivigno, e da Costanza Carafa dei conti di Policastro. Dopo [...] Svanita anche la speranza di un regolare processo, per il terrore che regnava fra la popolazione, il C. adottò, come . anal. de docum. relatifs à l'histoire du diocèse de Liège sousle régime des nonces de Cologne, Bruxelles-Roma 1958, pp. 179-277; F. ...
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terrore
terróre s. m. [dal lat. terror -oris, der. di terrere «atterrire»]. – 1. a. Sentimento e stato psichico di forte paura o di vivo sgomento, in genere più intenso e di maggiore durata che lo spavento: suscitare, incutere t.; vista, scena,...
terrorismo
s. m. [dal fr. terrorisme]. – 1. Nella storiografia, il governo del Terrore in Francia, durante la Rivoluzione; per estens., regime politico, metodo di governo fondato sul terrore. 2. L’uso di violenza illegittima, finalizzata a...