Guido Olimpio
Al-Qaida dopo bin Laden
A dieci anni dall’11 settembre 2001 molte sfide attendono al-Qaida. Perso il suo fondatore, Osama bin Laden, quel poco che resta dell’organizzazione centrale deve [...] ma al tempo stesso un segnale del fatto che per i terroristi è diventato più complicato infiltrare delle cellule di fuoco. In ), al-Qaida accentuò il suo legame con il regime dei talebani. L’organizzazione è ritenuta responsabile di numerosi ...
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Dalmazia
Regione costiera della Penisola Balcanica sull’Adriatico, oggi divisa tra diverse repubbliche della ex Iugoslavia.
Età antica
I contatti tra dalmati e greci, con insediamenti greco-illirici, [...] destinato ad acuirsi a causa della politica antislava del regime fascista. In seguito all’attacco tedesco alla Iugoslavia la D., istituendovi un governatorato e creando un clima di terrore col regime militare del generale M. Roatta. La D. fu dunque ...
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totalitarismo Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare l’intera società grazie al [...] l’impiego massiccio delle tecniche di comunicazione come strumenti di propaganda; l’uso sistematico del terrore come strumento di governo. In questo senso i regimi moderni di t. si differenziano non solo dalla democrazia, ma anche dall’autoritarismo ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] quella cubana nel 1959, che portò alla nascita di un regime comunista nelle Americhe, e la cosiddetta r. islamica, che nel sociale e culturale (attraverso la propaganda, l’indottrinamento, il terrore) al fine di mantenere l’ordine ‘nuovo’. Se il ...
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Uomo politico haitiano (Port-au-Prince 1907 - ivi 1971). Medico, dopo aver ricoperto alcuni incarichi di governo alla fine degli anni Quaranta, guidò l'opposizione contro il governo di P. E. Magloire e [...] nel 1957 fu eletto presidente della Repubblica. Instaurato un regime dittatoriale, si fece confermare presidente a vita nel 1964, mantenendo il paese sotto il terrore della sua milizia personale (i cosiddetti Tontons Macoutes). Alla sua morte lasciò ...
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Nome con il quale è conosciuto in Italia il movimento di protesta sceso in piazza in Iran nel giugno 2009 (noto anche come Green Movement sulla stampa internazionale). Nelle elezioni presidenziali del [...] presenza femminile, la punta più avanzata dell’opposizione al regime: già nella seconda metà del 1999, infatti, fu la Internet. Nel mese di luglio, nonostante il clima di terrore nel paese avesse indebolito la protesta, l’opposizione continuava ...
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Oceanografo e uomo politico (Lione 1738 - Parigi 1810). Viaggiò nelle regioni del Capo Verde, delle Antille e di Terranova (1768), per la determinazione, con nuovo metodo, delle longitudini. Direttore [...] . Galaup de La Pérouse. Ministro della Marina (1790-91), precettore del Delfino (1791), fu imprigionato durante il Terrore; col regime napoleonico divenne consigliere di stato, senatore e governatore delle Tuileries. Scrisse varie opere su viaggi ed ...
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Sigla di mutual assured destruction coniata nel 1963 dall’allora segretario per la difesa statunitense R. McNamara, per indicare una situazione strategica (equilibrio del terrore), nella quale l’arsenale [...] che aveva subito il primo attacco. I livelli di distruzione citati venivano considerati tali da essere inaccettabili per qualunque regime e quindi sufficienti a garantire la deterrenza; ne conseguiva che ogni ulteriore riarmo sarebbe stato inutile. ...
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Re d'Israele dal 742 (o 744) al 737 a. C. Conquistò il trono uccidendo il predecessore Sellum e mantenne nel governo un regime di terrore. Continuò la politica religiosa dei predecessori. Dovette sottomettersi [...] e pagare un alto tributo al re assiro Tiglatpileser III, sceso sul suo territorio con un forte esercito (II Re 15, 14-22). Gli successe il figlio Faceia ...
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Dal simbolo adottato, nome del partito, di impostazione nazionalsocialista, creato in Ungheria nel 1939 da F. Szálasy, che propugnava l’allineamento dell’Ungheria alla Germania. Nel 1944, quando il reggente [...] M. Horty fu arrestato dai Tedeschi, Szálasy divenne capo del governo ungherese, instaurando un vero regime di terrore. ...
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terrore
terróre s. m. [dal lat. terror -oris, der. di terrere «atterrire»]. – 1. a. Sentimento e stato psichico di forte paura o di vivo sgomento, in genere più intenso e di maggiore durata che lo spavento: suscitare, incutere t.; vista, scena,...
terrorismo
s. m. [dal fr. terrorisme]. – 1. Nella storiografia, il governo del Terrore in Francia, durante la Rivoluzione; per estens., regime politico, metodo di governo fondato sul terrore. 2. L’uso di violenza illegittima, finalizzata a...