Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] ancora, anche se in termini diversi, per es. già da Germaine Dulac. Il quadro in cui vanno collocate le osservazioni della regista è quello del 'cinema puro', e cioè di un'esperienza che persegue l'autonomia del cinema da ogni forma narrativa, sia ...
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Stati Uniti
Franco La Polla
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti
Se il cinema è un'invenzione francese, il suo radicale sfruttamento in senso spettacolare appartiene senza dubbio agli Stati [...] (poi passato alla regia), da Fatty Arbuckle a Charlie Chase. E tuttavia il più ricordato non è un attore ma un regista, il canadese Mack Sennett, entrato alla Keystone Film Company (la più celebre casa di cortometraggi comici) nel 1912 e destinato a ...
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ITALIA
Adalberto Vallega
Alberto Belloni
Olga Donati
Carmelo Formica
Giuseppe De Rita
Giuseppe Roma
Vittorio Vidotto
Aldo Lo Schiavo
Giuliano Manacorda
Enrico Zanini
Rosalba Zuccaro
Sandro [...] scorta, 1993); di D. Luchetti (Domani accadrà, 1988; La settimana della sfinge, 1990; Il portaborse, 1991). Per alcuni di questi registi, come per Risi e Tognazzi, si è cominciato a parlare perfino di un nuovo neorealismo, meno oggettivo del primo ma ...
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regista
s. m. e f. [der. di regìa, coniato (B. Migliorini, 1931) per sostituire il fr. régisseur] (pl. m. -i). – 1. Chi si occupa, come attività professionale, di regìa, chi cura o ha curato la regìa di una determinata rappresentazione: fare...
registico
regìstico agg. [der. di regìa e regista] (pl. m. -ci). – Della regìa, del regista; che concerne la regìa: attività, abilità registica. ◆ Avv. registicaménte, per quanto concerne la regìa: uno spettacolo, un film registicamente perfetto.