Malasomma, Nunzio
Orio Caldiron
Regista cinematografico, nato a Caserta il 4 febbraio 1894 e morto a Roma il 12 gennaio 1974. Dopo un significativo apprendistato nel cinema muto, fu uno dei più prolifici [...] in Germania sino alla fine degli anni Venti, realizzando con Mario Bonnard tre film di ambientazione montana, interpretati dal futuro regista Luis Trenker. Ritornato in Italia con l'avvento del sonoro, divenne nel giro di pochi anni uno dei più ...
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Reggiani, Serge (propr. Sergio)
Catherine McGilvray
Attore teatrale e cinematografico e cantante, naturalizzato francese nel 1948, nato a Reggio nell'Emilia il 2 maggio 1922. Nel corso della sua lunga [...] (1974; Non toccare la donna bianca) di Marco Ferreri, La terrazza (1980) di Ettore Scola.Solo dagli anni Sessanta i registi francesi sono tornati a coinvolgere R. in film di qualità. L'attore ha così prestato il suo volto, dall'espressione fattasi ...
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Vierny, Sacha
Lulli Bertini
Direttore della fotografia francese, nato a Bois-le-Roi (Seine-et-Marne) il 19 giugno 1919 e morto a Parigi il 15 maggio 2001. Pur avendo lavorato con numerosi registi, fondamentali [...] sperimentali. A partire da A zed and two noughts (1985; Lo zoo di Venere) V. fotografò tutte le opere del regista inglese. Nel primo film, i colori freddi, acidi degli esterni, le luci intermittenti dei proiettori che illuminano gli stadi progressivi ...
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, Nastassja. Nome d'arte dell'attrice tedesca Nastassja Nakszyński (n. Berlino 1961). Figlia di Klaus, si è distinta in ruoli che valorizzano la sua accesa e inquietante femminilità. Scoperta da W. Wenders [...] a film di scarso valore con altri che hanno avuto un maggiore successo e che l'hanno portata a lavorare con diversi registi: M. Figgis (One Night Stand, Complice la notte, 1997); N. LaBute (Your Friends & Neighbors, Amici & Vicini, 1998); J ...
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Preminger, Otto (propr. Otto Ludwig)
Marco Pistoia
Regista e produttore cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 5 dicembre 1906 e morto a New York il 23 aprile 1986. Tra [...] di F. Sagan, destrutturato da P. e reso con una tecnica mista, a colori e in bianco e nero. Gli anni Sessanta videro il regista tornare con grande efficacia al noir con Bunny Lake is missing (1965; Bunny Lake è scomparsa), dal romanzo di E. Piper, ma ...
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Siegel, Don (propr. Donald)
Renato Venturelli
Regista cinematografico statunitense, nato a Chicago il 26 ottobre 1912 e morto a Nipoma (California) il 20 aprile 1991. Impostosi negli anni Cinquanta come [...] apprendistato determinante per la sua formazione, in quanto lavorò al montaggio di molti dei più importanti film della compagnia e fu regista di seconde unità per scene d'azione. In quel periodo seguì molti film di Raoul Walsh (per es., The roaring ...
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Mizoguchi, Kenji
Dario Tomasi
Regista cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 16 maggio 1898 e morto a Kyoto il 24 agosto 1956. Reputato insieme a Ozu Yasujirō e Kurosawa Akira uno dei maggiori [...] stesso Ozu. Negli anni Cinquanta furono proprio i giovani critici dei "Cahiers du cinéma" a cogliere quest'aspetto dell'opera del regista: il suo cinema, infatti, è caratterizzato da uno stile di regia e messa in scena che si affida ai piani-sequenza ...
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Regista cinematografico (Cairo 1904 - Roma 1978). Inizialmente assistente di A. Blasetti (Sole, 1929; Terra madre, 1930), si affermò poi come autore di commedie brillanti, di impianto prevalentemente commerciale [...] (Seconda B, 1934; Cavalleria, 1936), divenendo uno dei registi più popolari del suo tempo (Luciano Serra pilota, 1937-38; Giarabub, 1941; Noi vivi e Addio Kira!, 1942, entrambi film di propaganda bellica). Più interessanti le opere successive alla ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] prese spunto dall'analoga scena girata da Jean Epstein tre anni prima in La chute de la maison Usher). Primo film sonoro del regista danese, una parte del fascino di Vampyr si basa (oltre che su un commento musicale suggestivo e discreto) anche su un ...
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Buchman, Sidney (propr. Sidney Robert)
Flavio De Bernardinis
Sceneggiatore statunitense, nato a Duluth (Minnesota) il 27 marzo 1902 e morto a Cannes il 23 agosto 1975. Tra il 1932 e il 1950, soprattutto [...] a un numeroso gruppo di sceneggiatori, If I had a million (Se avessi un milione), film a episodi diretto da vari registi e supervisionato da Ernst Lubitsch. In seguito B. passò alla Columbia Pictures Corporation, dove dal 1935 al 1942, poté dare il ...
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regista
s. m. e f. [der. di regìa, coniato (B. Migliorini, 1931) per sostituire il fr. régisseur] (pl. m. -i). – 1. Chi si occupa, come attività professionale, di regìa, chi cura o ha curato la regìa di una determinata rappresentazione: fare...
registico
regìstico agg. [der. di regìa e regista] (pl. m. -ci). – Della regìa, del regista; che concerne la regìa: attività, abilità registica. ◆ Avv. registicaménte, per quanto concerne la regìa: uno spettacolo, un film registicamente perfetto.