Trash
Marcello Garofalo
In ambito cinematografico il termine (letteralmente: spazzatura, ciarpame, sciocchezze) è stato usato, a partire dalla metà degli anni Sessanta, in una gamma di accezioni così [...] ultimo film, The sinister urge (1961) è la storia di un giovane spinto allo stupro dalla visione di un film pornografico. L'altro regista che contende a Wood il titolo di 'peggiore del mondo' è Al Adamson. Alcuni suoi film sono apparsi, a volte anche ...
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Musicarello
Stefano Della Casa
Sottogenere cinematografico, nato e sviluppatosi in Italia tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta e caratterizzato dalla presenza di giovani cantanti, già [...] baci, Il tuo bacio è come un rock), oltre che come registi di questi primi film in cui, nono-stante il generale clima di (1966), due film diretti da Ettore Maria Fizzarotti. Il regista designato a guidare i due esordienti aveva una lunga esperienza ...
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Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] trovatore, 1949; La forza del destino, 1950; Madama Butterfly, 1954; Tosca, 1956), ma si devono segnalare, fra gli altri, Mario Costa, regista di Il barbiere di Siviglia, grande successo del 1946 con il quale si apre il filone, e quindi di L'elisir d ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] inaugurato una particolare miscela di cinema d'impegno e poliziesco: una formula ripresa anche fuori dall'Italia (per es. da registi come Costantin Costa-Gavras e Alan J. Pakula). Malgrado la deriva verso cui sono andati i generi classici a partire ...
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Giudiziario, film
Mario Sesti
Il processo è stato da sempre il rituale che, forse più di qualsiasi altra espressione dell'esercizio di un potere istituzionale, ha goduto di un'eccezionale attenzione, [...] Demme, ad Amistad, 1997, di Steven Spielberg). Alcuni registi, come Sidney Lumet, hanno portato sullo schermo l'universo un significato e successivamente del suo contrario. Solo pochissimi registi sono riusciti a sottrarsi al fascino e al potere ...
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Genere cinematografico con meccanismi e dinamiche stilistiche proprie, volte a provocare il riso.
Fu G. Méliès a intuire per primo le possibilità del cinema come macchina produttrice di fantasie ludiche. [...] all’italiana’, un tipo di commedia brillante, ma con elementi di satira di costume e critica sociale. Rappresentanti principali furono i registi P. Germi, M. Monicelli, L. Comencini e D. Risi. In seguito, a partire dagli anni 1980, una generazione di ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] rilanciare il terrore oltreoceano provvide una casa indipendente, la American International Pictures di Robert Arkoff, che sotto la guida del regista Roger Corman diede il via a un ciclo di film tratti dai racconti di Poe (il primo dei quali fu House ...
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Pubblicitario, film
Bruno Di Marino
Per f. p. (o short pubblicitario, o spot, o ancora, nei Paesi anglofoni, commercial) si intende un cortometraggio di pochi secondi o minuti, che ha la funzione di [...] nella messa in scena. In Italia si è diffuso lo spot seriale (quasi un ritorno a Carosello); Alessandro D'Alatri (regista pubblicitario tra i più richiesti, poi passato al lungometraggio a soggetto) è stato autore della campagna Sip del 1993, ideata ...
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Storico, film
Luigi Guarnieri
Una prima definizione intuitiva di f. s. è quella di un'opera cinematografica che ricostruisce un'epoca o fatti storicamente avvenuti e datati, in modo riconoscibile per [...] Ke ci Qin wang (1999; L'imperatore e l'assassino) di Chen Kaige. Sempre nell'ambito del cinema dell'Estremo Oriente registi come Kurosawa Akira (Shichinin no Samurai, 1954, I sette samurai; e Yōjinbō, 1961, La sfida del samurai) o Mizoguchi Kenji ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] Unità" nel quale la critica espose le sue ragioni di ferma ostilità a quei film (dibattito che coinvolse pubblico e registi e che durò dal novembre 1955 all'aprile 1956, poi ripubblicato nel 1978 dalla Mostra internazionale del nuovo cinema di Pesaro ...
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regista
s. m. e f. [der. di regìa, coniato (B. Migliorini, 1931) per sostituire il fr. régisseur] (pl. m. -i). – 1. Chi si occupa, come attività professionale, di regìa, chi cura o ha curato la regìa di una determinata rappresentazione: fare...
registico
regìstico agg. [der. di regìa e regista] (pl. m. -ci). – Della regìa, del regista; che concerne la regìa: attività, abilità registica. ◆ Avv. registicaménte, per quanto concerne la regìa: uno spettacolo, un film registicamente perfetto.