Tonti, Aldo
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 2 marzo 1910 e morto a Marino (Roma) il 7 luglio 1988. Fu uno dei principali rappresentanti della cultura figurativa del Neorealismo, [...] a opere più importanti, come, pur se non accreditato, Husbands (1970; Mariti) di John Cassavetes. Tra gli altri registi con i quali collaborò da ricordare anche Carlo Lizzani, Luigi Comencini, Antonio Pietrangeli, Alessandro Blasetti, Marco Ferreri ...
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Ophuls, Max
Sandro Bernardi
Nome d'arte di Maximilian Oppenheimer, regista cinematografico tedesco, naturalizzato francese, nato a St. Johann (od. Saarbrücken) il 6 maggio 1902 e morto ad Amburgo il [...] anche la lunga corsa in slitta fra gli abeti bianchi di neve, che termina in un cimitero, ha influenzato non pochi registi fra cui Orson Welles, che la riprese in The magnificent Amberson (1942).Costretto a emigrare dall'avvento del nazismo, O. andò ...
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Regista cinematografico francese (Parigi 1889 - ivi 1981); attore e sceneggiatore, esordì nella regia nel 1911 con un cortometraggio. I suoi primi film di successo furono Mater Dolorosa (1917) e La dixième [...] symphonie (1918). Forte personalità, G. è tra i primissimi registi che hanno contribuito alla scoperta delle possibilità espressive del linguaggio cinematografico. Nella sua lunga carriera ha attraversato fasi alterne di interesse e fortuna e ha ...
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Scenografo italiano (n. Macerata 1943). Sostenitore di una estetica del ‘meraviglioso’, si è mosso attraverso le diverse epoche con una libertà che ha sfiorato talvolta la trasgressione storica, rivoluzionando [...] il panorama della scenografia cinematografica dapprima in patria, al fianco di registi come P.P. Pasolini e F. Fellini, e poi fuori dai confini nazionali. Intuizioni geniali come il labirinto verticale in Il nome della rosa (1986) di J.-J. Annaud, la ...
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Kluge, Alexander
Giovanni Spagnoletti
Scrittore e regista cinematografico tedesco, nato a Halberstadt il 14 febbraio 1932. Firmatario del Manifesto di Oberhausen nel 1962, teorico e capofila del rinnovamento [...] di Francoforte (nonché da reminiscenze ejzenštejniane), K. consegnò il primo fulminante esempio di quello stile a collage a cui il regista è rimasto fedele per vent'anni. Al pari, ma in maniera diversa, di altri pionieri del cinema moderno (Jean-Luc ...
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Manfredi, Nino (propr. Saturnino)
Francesco Bolzoni
Attore e regista cinematografico, nato a Castro dei Volsci (Frosinone) il 22 marzo 1921. Grande interprete della commedia all'italiana, ha saputo provare [...] , in cui è un disincantato Ciceruacchio) e La Carbonara (2000, nella parte di un cardinale), mentre nel 1987, sempre per il regista, era stato Ponzio Pilato in Secondo Ponzio Pilato. Nel 1971 fu il ruzantesco Nale di La Betìa, ovvero nell'amore per ...
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Kovács, László
Stefano Masi
Direttore della fotografia ungherese, naturalizzato statunitense, nato nei pressi di Budapest il 14 maggio 1933. Uno dei personaggi più rappresentativi della cosiddetta New [...] Paese e giunsero esuli a Vienna, dove vendettero il materiale filmato (circa diecimila metri di pellicola) che, montato dal regista Stefan Erdelyi, venne proiettato con il titolo Ungarn in flammen e poi trasmesso nel 1961 in televisione negli Stati ...
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Darrieux, Danielle
Callisto Cosulich
Attrice cinematografica e teatrale francese, nata a Bordeaux il 1° maggio 1917. Iniziò a frequentare il teatro di posa all'età di quattordici anni e, da allora, [...] e En haut des marches (1983); l'André Téchiné di Le lieu du crime (1986; Il luogo del crimine). Da ultimo François Ozon, regista affermatosi alle soglie del Duemila, che l'ha impiegata in Huit femmes (2002; 8 donne e un mistero): otto donne, ciascuna ...
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Spaak, Charles
Daniela Angelucci
Sceneggiatore belga, nato a Bruxelles il 25 maggio 1903 e morto a Nizza il 4 febbraio 1975. Autore di numerose sceneggiature originali ma anche di efficaci adattamenti [...] vecchiaia. Nel 1936 aveva inoltre lavorato per Jean Renoir a Les bas-fonds (Verso la vita) adattando insieme allo stesso regista una sceneggiatura preesistente, a sua volta ispirata a un dramma di M. Gor′kij. Il film, in cui la vicenda originale ...
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Critico e regista teatrale italiano (Matera 1920 - Roma 1986). Dopo un felice debutto come regista, si dedicò alla critica e alla saggistica teatrali. Diventato collaboratore prezioso di Luchino Visconti, [...] iniziò per lui un'intensa opera di traduttore, poi continuata anche con altri registi. Negli anni Sessanta fondò a Roma il Teatro Club che, con la sua attenzione al miglior teatro straniero, svolse una meritevole opera di aggiornamento della ...
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regista
s. m. e f. [der. di regìa, coniato (B. Migliorini, 1931) per sostituire il fr. régisseur] (pl. m. -i). – 1. Chi si occupa, come attività professionale, di regìa, chi cura o ha curato la regìa di una determinata rappresentazione: fare...
registico
regìstico agg. [der. di regìa e regista] (pl. m. -ci). – Della regìa, del regista; che concerne la regìa: attività, abilità registica. ◆ Avv. registicaménte, per quanto concerne la regìa: uno spettacolo, un film registicamente perfetto.