Lang, Fritz (propr. Friedrich Christian Anton)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense nel 1935, nato a Vienna il 5 dicembre 1890 e morto a Los Angeles il [...] certo tempo la polizia sospettò L. di non aver voluto soccorrere in tempo la moglie: da ciò, forse, l'abitudine del regista di tenere un diario, con un resoconto meticoloso di tutti i suoi movimenti nel corso della giornata, e l'ossessione del tempo ...
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Sharaff, Irene
Stefano Masi
Costumista cinematografica statunitense, nata a Boston il 1° gennaio 1910 e morta a New York il 16 agosto 1993. Dotata di un vibrante senso pittorico portò nella Hollywood [...] della sua attività, pubblicò un volume autobiografico Broadway & Hollywood: costumes designed by Irene Sharaff.
Fra i molti registi con i quali ebbe modo di collaborare nel corso della sua lunga carriera bisogna ricordare anche Franco Zeffirelli ...
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Dalio, Marcel (propr. Israel Moshe Blau-schild)
Serafino Murri
Attore cinematografico francese, di famiglia ebrea romena, nato a Parigi il 17 luglio 1900 e morto ivi il 20 novembre 1983. Di formazione [...] sue virtù di caratterista credibile perfino nelle parti dello straniero, D. venne lanciato a metà degli anni Trenta da registi popolari come Julien Duvivier e Jean Renoir. Trasferitosi negli Stati Uniti in seguito all'invasione nazista della Francia ...
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Polidor
Daniela Angelucci
Nome d'arte di Ferdinand Guillaume, attore e regista cinematografico francese, naturalizzato italiano, nato a Bayonne il 19 maggio 1887 e morto a Viareggio il 3 dicembre 1977. [...] dell'anziano frate in Le notti di Cabiria e nel 1960 in quella del clown in La dolce vita; per lo stesso regista avrebbe poi recitato nell'episodio Toby Dammitt del film collettivo Histoires extraordinaires o Tre passi nel delirio (1968). Anche altri ...
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Nome d'arte di Maximilian Goldmann, regista austriaco (Baden, presso Vienna, 1873 - New York 1943) naturalizzato statunitense nel 1940. Dominatore e riformatore della scena teatrale europea, grazie al [...] diretto al cinema rimane marginale, la sua influenza indiretta fu enorme: si formarono presso di lui i più importanti registi tedeschi degli anni Venti e Trenta, molti dei quali avrebbero dato un contributo decisivo alla storia del cinema (Murnau ...
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Regista cinematografico statunitense (New York 1928 - Harpenden, Hertfordshire, 1999). Fotografo dall'età di 17 anni, iniziò a realizzare documentarî e poi a produrre da sé lungometraggi di finzione (tra [...] e stili, creatore di spettacoli che hanno lasciato un profondo segno nell'immaginazione collettiva, K. è considerato uno dei maggiori registi della seconda metà del sec. 20º. Nel 2021 è stata allestita presso il Magazzino delle Idee di Trieste una ...
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Malevič, Kazimir Severinovič
Massimo Galimberti
Pittore, teorico, urbanista russo, di origine polacca, nato a Kiev il 23 febbraio 1878 e morto a Leningrado il 15 maggio 1935. Grande pittore d'avanguardia, [...] anche un acceso sostenitore di un cinema non oggettivo e tendenzialmente astratto, avanzando aperte critiche all'eccessivo realismo di registi come Sergej M. Ejzenštejn e Dziga Vertov.
Dopo una prima formazione da agronomo, si trasferì a Kursk e poi ...
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Kline, Kevin
Paolo Marocco
Attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a St. Louis (Missouri) il 24 ottobre 1947. Affascinante, duttile, estroverso, grazie alla prestanza fisica e alla brillante [...] (1982; La scelta di Sophie) di Alan J. Pakula, conquistando il favore del pubblico internazionale e l'attenzione dei nuovi registi statunitensi come Lawrence Kasdan, di cui è divenuto l'attore prediletto. Nel 1989 ha vinto l'Oscar come miglior attore ...
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Tognazzi ⟨-zzi⟩, Ugo. - Attore e regista italiano (Cremona 1922 - Roma 1990). Tra i maggiori protagonisti della scena cinematografica e televisiva italiana a partire dal secondo dopoguerra, dopo gli esordi [...] ottenne la sua prima affermazione con Il federale (1961), per passare poi ad incarnare, in ruoli più impegnativi e diretto da registi come M. Ferreri, P. P. Pasolini, B. Bertolucci, vizi e nevrosi del nostro tempo. Tra le sue interpretazioni, spesso ...
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Attore italiano (n. La Spezia 1939). Dopo gli studi presso l’Accademia d’arte drammatica di Roma, ha iniziato la sua carriera recitando al Teatro Stabile di Genova. Nel 1964 l’esordio cinematografico con [...] come V. Gassman, U. Tognazzi e A. Sordi (Le piacevoli notti, 1966 – I nuovi mostri, 1977) ed è stato diretto da registi quali L. Wertmüller, M. Monicelli, D. Risi ed E. Scola (La cena, 1998, Nastro d’Argento come miglior attore non protagonista ...
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regista
s. m. e f. [der. di regìa, coniato (B. Migliorini, 1931) per sostituire il fr. régisseur] (pl. m. -i). – 1. Chi si occupa, come attività professionale, di regìa, chi cura o ha curato la regìa di una determinata rappresentazione: fare...
registico
regìstico agg. [der. di regìa e regista] (pl. m. -ci). – Della regìa, del regista; che concerne la regìa: attività, abilità registica. ◆ Avv. registicaménte, per quanto concerne la regìa: uno spettacolo, un film registicamente perfetto.