Cinegiornale
Serafino Murri
Forma di cinema documentario dal taglio giornalistico, organizzata in rassegne di notizie dalla cadenza periodica, in genere settimanale, con intenti d'informazione e di [...] suo primo, caotico periodo, vi furono l'operatore Eduard K. Tissé (poi direttore della fotografia di Sergej M. Ejzenštejn), il regista Lev V. Kulešov, e un poeta d'avanguardia ventenne, che vi lavorava come montatore: Denis A. Kaufman, in arte Dziga ...
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Fumetto
Oscar Cosulich
I rapporti tra fumetto e cinema
L'inarrestabile evoluzione delle potenzialità degli effetti speciali e un certo inaridimento nella fantasia degli sceneggiatori hollywoodiani hanno [...] serio l'impegno di Alejandro Jodorowsky (che ama definirsi 'uno sceneggiatore di fumetti che ogni tanto si diverte a fare il regista'): sua, infatti, è la paternità di numerose saghe a f., tra cui brilla quella dell'Incal, avviata nel 1980 su disegni ...
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Western all'italiana
Sir Christopher Frayling
Genere cinematografico affermatosi in Italia tra il 1962 e il 1976 con la produzione o coproduzione di oltre 450 film western. Con le produzioni western [...] Cecil B. DeMille. Anche Per un pugno di dollari era una risposta irriverente a un genere hollywoodiano, ma realizzata da un regista che aveva amato i western tradizionali e odiava ciò che erano ormai diventati. L'industria italiana, in quanto piccola ...
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Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] e la prima metà del decennio successivo, il g. f. divenne così uno snodo cruciale del cinema statunitense, capace di attrarre registi come Corman (da Bloody Mama, 1970, Il clan dei Barker, ai film che produsse per la New World), Robert Aldrich (The ...
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western Genere cinematografico d’avventura che, attraverso le vicende di pionieri, cowboy e fuorilegge, affronta il tema della ‘frontiera’ all’epoca della colonizzazione delle regioni occidentali (West) [...] , 1964; Per qualche dollaro in più, 1965; Il buono, il brutto e il cattivo, 1966; C’era una volta il West, 1968), registi come M. Lupo, S. Corbucci, E. Barboni esasperano fino alla parodia il linguaggio del w., stilizzandone l’uso della violenza e ...
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Pornografico, film
Lorenzo Esposito
Pornografia, hard, erotismo
Il termine pornografia indica la trattazione o la rappresentazione (attraverso scritti, disegni, fotografie, film o spettacoli ecc.) di [...] fare la parodia di film famosi o di generi specifici. I performers divennero sempre più famosi. Si misero in luce registi specializzati in un genere poco ortodosso, ma in grado o comunque convinti di poter trovare nell'hard una possibilità visiva in ...
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Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] 'important, c'est d'aimer (1974; L'importante è amare), Possession (1981), La femme publique (1984), e il cantante-regista Serge Gainsbourg in Je t'aime, moi non plus (1975) seppe trasferire in un controverso psicodramma sessuale le suggestioni della ...
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Noir
Fabio Giovannini
Il noir più che un vero e proprio genere costituisce una tendenza dell'immaginario, uno stile. Rispetto all'indeterminatezza della classificazione in letteratura, l'esistenza del [...] di Marcel Carné, Quai des brumes (1938; Il porto delle nebbie) e Le jour se lève (1939; Alba tragica), mentre tra i registi francesi di questa prima fase si erano distinti Henri-Georges Clouzot, Dassin e Yves Allegret. Nel dopoguerra il n. fu tra i ...
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Generi cinematografici
Roberto Campari
Non si può affrontare la questione dei generi filmici senza partire da quella ormai secolare dei generi letterari. E come afferma N. Frye in Anatomy of criticism: [...] offre una precisa rappresentazione del passaggio dal cinema muto a quello sonoro e dove il famoso assolo di Gene Kelly (anche regista del film insieme a Donen), nel numero di canto e danza sotto la pioggia, ben esprime la felicità raggiunta sia sul ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] 1981; L'uomo di ferro); il nuovo cinema cecoslovacco rivelò, tra gli altri, autori come Miloš Forman e Jiří Menzel, regista, nel 1969, di Skřivánci na niti (Allodole sul filo), ispirato ai racconti di B. Hrabal, satirico apologo sulle assurdità della ...
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regista
s. m. e f. [der. di regìa, coniato (B. Migliorini, 1931) per sostituire il fr. régisseur] (pl. m. -i). – 1. Chi si occupa, come attività professionale, di regìa, chi cura o ha curato la regìa di una determinata rappresentazione: fare...
registico
regìstico agg. [der. di regìa e regista] (pl. m. -ci). – Della regìa, del regista; che concerne la regìa: attività, abilità registica. ◆ Avv. registicaménte, per quanto concerne la regìa: uno spettacolo, un film registicamente perfetto.