TEODERICO
Claudio Azzara
– Figlio del capo goto Teodemiro e di Erelieva, nacque in un anno verosimilmente compreso fra il 451 e il 455 in Pannonia.
Il padre divideva con i fratelli Valamiro e Videmiro [...] il suo regno, autonomo di fatto, riconobbe almeno sul piano formale la propria subordinazione alla potestà dell’imperatore romano, cui impegnato in mirabolanti imprese accanto ad altri eroi germanici quali Sigfrido, e come tale venne assunta, magari ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Augusto: il fondatore dell'impero
Giovanni Salmeri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo aver consolidato la propria posizione nel corso [...] , già comandante di un reparto di truppe ausiliarie germaniche, nonché cittadino romano, ha modo di porsi a capo di una centro dell’Anatolia, morto il re Aminta nel 25 a.C., il regno di Galazia è a sua volta trasformato in provincia, mentre in Oriente ...
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CORONA
E. Zanini
La c., ornamento del capo di forma circolare spesso in metallo prezioso, fu nel Medioevo il più importante segno di sovranità delle monarchie occidentali. Gli esempi conservati sono [...] tonsura, e accontentandosi del frygium, un altro copricapo di chiara origine imperiale.
La corona nei regni che succedettero all'Impero romano
I Germani, prima come appartenenti a una cultura periferica della Tarda Antichità e poi come fondatori di ...
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ARPADI
M. Tóth
Dinastia che regnò in Ungheria per quattro secoli, fino al 1000 con il titolo ducale e dal 1001 al 1301 con quello reale. La dinastia prende il nome da 〈P5>Arpád - figlio del primo [...] Questa spada, che è anche una delle insegne dell'impero romanogermanico, sarebbe identica alla spada di Attila, che fu offerta da Béla III, divenne la principale causa delle molteplici crisi del regno di Andrea II. Pur essendo l'unico fra i re d' ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] la caduta dell’impero romano, le susseguenti migrazioni germaniche circoscrissero le popolazioni ladine di Schönbrunn (1809), le vallate del Sella furono divise tra i napoleonici regni di Baviera (Badia e Gardena) e d’Italia (con Fassa al ...
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ROMANIA
R. Theodorescu
(lat. Dacia; rumeno România)
Stato dell'Europa orientale che occupa la regione a N del corso inferiore del Danubio e il cui territorio si articola, da un punto di vista orografico, [...] fedeli ai canoni dell'arte romano-bizantina della regione meridionale dell'area danubiana, ai popoli migratori germanici che si spostavano dall' ben definiti. In Moldavia, nel corso del lungo regno del principe Stefano III il Grande (1457-1504) vide ...
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Costantino
Enzo Petrucci
Imperatore dal 306 al 337, C. è una di quelle eccezionali personalità che vengono assunte come simbolo di una svolta storica e per cui l'esaltazione dei contemporanei (in questo [...] che da Manfredi nel suo manifesto al popolo romano (B. Capasso, Historia diplomatica Regni Siciliae, Napoli 1874, p. 280), da . H. Fuhrmann, Das Constitutum Constantini, in Fontes iuris germanici antiqui in usum scholarum, X, Hannover 1968, pp. 94 ...
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CAPASSO, Bartolomeo
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Nacque a Napoli il 22 febbr. 1815 da Francesco e da Marianna Patricelli. Rimasto orfano di padre in tenera età, entrò nel seminario, di Napoli dal quale passò a quello di Sorrento [...] II, al libro di F. Brandileone, Il diritto romano nelle leggi normanne e sveve del Regno di Sicilia (Roma 1884, pp. XI-XXXVI).
italiana.
I contatti personali del C. con gli studiosi germanici si erano fatti in questi anni più frequenti ed avevano ...
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BELGIO e PAESI BASSI
G. Arnaldi
Lo stato belga è sorto nel 1830 in seguito alla rivolta delle province meridionali, in prevalenza cattoliche, dell'effimero regno unitario dei Paesi Bassi, scoppiata [...] Germanie, alla Rezia e al Norico, la Belgica Secunda (dove oggi appunto si parla fiammingo) è una delle cinque province dell'Impero romano area fu aspramente contesa fra i due regni, ormai, di Francia e di Germania, nel pulviscolo di più o meno estese ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I barbari: lo scontro
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il problema gotico, sopito da quasi un secolo, si riapre bruscamente [...] regno: è significativo che in esso venga auspicata una totale epurazione di ogni elemento barbarico dal mondo romano, su basi religiose, ma anche, chiaramente, etniche) verso i Germani da parte della corte orientale (dove pure l’imperatrice Eudossia ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
dieta2
dièta2 s. f. [dal lat. mediev. dieta, der. di dies «giorno»]. – 1. Nome dato dapprima alle assemblee di alcuni popoli germanici (Franchi, Longobardi), e in seguito alle assemblee del Sacro Romano Impero, del regno di Polonia, e di altri...