Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gian Domenico Romagnosi
Robertino Ghiringhelli
Una corretta lettura sia delle pagine economiche sia di quelle ‘civili’, cioè dedicate alla filosofia, al diritto e alla politica, fa emergere l’originalità [...] corrente di pensiero volta a delineare e a creare una società nazionale italiana.
Nel 1815, sul finire del Regnod’Italianapoleonico, pubblica anonima – ma l’ultima riga dell’opera permette di scoprire il nome dell’autore (difatti leggiamo «Rammenta ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] " e di questo "partigiano" - così lo si giudica a Vienna nel febbraio del 1815 -, vien da dire che, col napoleonicoregnod'Italia, ha più modo d'esprimersi e di tentare in proprio azzardando come gli garba e quanto gli garba. Di certo - ci preme ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] il moto riformatore" (233). Mengotti passerà dai lumi alle riforme della rivoluzione, alle più moderate riforme del napoleonicoRegnod'Italia, e finirà per portare le sue concrete competenze tecniche al servizio dell'amministrazione austriaca, un ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] Francia, che si vanta delle fortune del codice napoleonico emulo della legislazione giustinianea, una Société de legislation del 26 novembre 1865, che ebbe esecuzione nel costituito Regnod'Italia il primo gennaio del 1866. Dopo una serie di riforme ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] tempi. Negli altri stati d'Italia le codificazioni penali furono dominate dall'esempio del codice Napoleone. Tra la fine al quale succedette il codice 1°0 ottobre 1859 esteso al regnod'Italia. Il 15 febbraio 1870, divennero obbligatorî i codici per ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] teocratico universale. Venivano a pesare sulla Germania un regnod'Italia vassallo, ma rotto da un agitato fermentare di dalla potenza spirituale di Roma e la liberazione dal giogo napoleonico; fra grida e canti vengono bruciati libri di scrittori ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] il 14,30% delle terre emerse (circa 68 volte la supeificie del regnad'Italia). La popolazione totale ammontava il 1° gennaio 1933 a 166;3 milioni da parte dei Francesi e la spedizione d'Egitto di Napoleone Bonaparte fece palese il pericolo che gli ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] fuga e l'esilio: fra i quali ultimi, il futuro Napoleone III. Da allora, Gregorio XVI governò per mezzo della polizia. il 2 ottobre, dava 133.681 voti per l'annessione al regnod'Italia e solo 1507 contrarî. L'annessione fu proclamata da re Vittorio ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] si era dovuto continuamente temere l'annessione del Ticino da parte di Napoleone, ora si apriva un vero abisso. Poiché non ci si era Secondo Impero, probabilmente anche con il nuovo regnod'Italia.
Un'inevitabile catastrofe avrebbe così posto termine ...
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italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica indoeuropea, eccettuati gli abitanti...
intendente
intendènte s. m. [dal fr. intendant, der. del lat. intendĕre «attendere a qualche cosa, curare», sul modello del lat. mediev. superintendens «sovrintendente»]. – In senso generico, chi è preposto all’amministrazione di beni, o è...