Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] regime provinciale; lo Stato vassallo di Mauretania ricostituito, e riordinati quello del Bosforo Cimmerio e l’Armenia; con il regnopartico fu raggiunto un accordo. Il piano di avanzare il confine germanico fino all’Elba fallì; tuttavia, le linee ...
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(gr. ᾿Ασσυρία) Regione storica nella Mesopotamia, comprendente l’alta valle del Tigri, fino alle montagne dell’Armenia, e le valli del Grande e del Piccolo Zāb. Le città più importanti, oltre la capitale [...] (116-17 d.C.), abbandonata già all’inizio dell’impero di Adriano. L’A. tornò quindi a far parte del regnopartico, di cui seguì le sorti.
Letteratura
Quello che rimane dei testi scritti in accadico con caratteri cuneiformi, su tavolette o cilindri ...
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AZERBAIGIAN
P. Cuneo
(medio persiano Āturpātākan; armeno Atrapatakan; gr. 'Ατϱοπατήνη; arabo Ādharbayjān)
Regione storica dell'Asia anteriore, oggi suddivisa tra l'U.R.S.S. (Rep. Socialista Sovietica [...] Riżā᾽iya), a S il bacino del Qïzïl Üzen-Safīd Rūd. Sede tra il 63 a.C. e il 226 d.C. di un regnopartico sotto gli Arsacidi, allorché il paese formava uno dei baluardi dell'espansione romana in Oriente, l'A. divenne poi, sino alla conquista araba del ...
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Babilonia
Regione storica dell’Oriente anteriore, che si estendeva dal Golfo Persico fino a una linea che corre a N dell’od. Baghdad. Distesa nella fertile pianura tra il Tigri e l’Eufrate, la B. – che [...] B. fu provincia imperiale; rioccupata dai parti dopo la morte dell’imperatore, da allora seguì le vicende del regnopartico e del successivo impero neopersiano.
Arte
Culturalmente e tipologicamente dominata dall’arte sumera, l’arte babilonese – per ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] la tempesta provocata dall'invasione di Alessandro Magno e la nascita dei regni seleucidi, dal 247 a.C. al 224 d.C., il territorio persiano è sotto la dominazione partica, impegnata per tutta la sua esistenza a contrastare le spinte espansionistiche ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] non sapevano l'una dell'esistenza dell'altra. Gli oggetti partici, sasanidi, romani e bizantini conservati a Nara (The Office quali, con la vittoria di Nihāvand (642), posero fine al suo regno.Com'è noto, i Sasanidi furono amanti delle arti e, pur se ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] questo genere provenivano dalla zecca di Nīshāpūr ed erano usate durante il regno di Maḥmūd di Ghazna (998-1030), il periodo a cui si (Ackerman, 19773, p. 2665, fig. 891c), su modello partico, ma di forme anche più complesse, come in un esemplare ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Iran
Rémy Boucharlat
Anny Allara
Pierfrancesco Callieri
Caratteri generali
di Rémy Boucharlat
Prima della comparsa di una vera e propria architettura monumentale [...] quattro lati del cortile, secondo una tipologia già nota in periodo partico. A Kish una di queste ville (Palace II) mostra una variante di datare il complesso al periodo successivo alla conquista del regno di Lidia (546 a.C.), pur se con ...
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GHAZNAVIDI e GHURIDI
A. Bagnera
Dinastie del Medioevo islamico stabilitesi principalmente tra l'Iran orientale e l'Afghanistan, i G. e i Ghuridi possono essere complessivamente trattati come fenomeno [...] di Maḥmūd (998-1030), figlio di Sabuktigin, alla fine del cui regno l'impero ghaznavide raggiunse la massima espansione. Divenuto uno dei più una corte, la cui prima formulazione si trova nel palazzo partico di Assur (Lavrov, 1950, p. 29). Dopo ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....