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Ecclesiastico italiano (Benevento 1583 - Napoli 1666). Cameriere segreto di papa Urbano VIII nel 1623, F. seguì Francesco Barberini, nipote del pontefice, nelle legazioni di Francia e di Spagna. [...] 1641 il F. fu creato cardinale e nominato arcivescovo di Napoli:il suo appartenere al partito 'filofrancese' determinò non pochi momenti di tensione nei rapporti con i governanti spagnoli del Regno e, in più di un'occasione, il cardinale giunse ...
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Ecclesiastico (Firenze 1298 - Napoli 1357). Domenicano, prof. di diritto canonico all'Aquila, fu da Giovanni XXII nominato vescovo dell'Aquila (1328) e da Clemente VI trasferito alla diocesi di Firenze [...] con la Curia, legate al fallimento della compagnia degli Acciaiuoli. Chiamato (1355) da Luigi di Taranto a Napoli come cancelliere del Regno, ottenne da Innocenzo VI il trasferimento alla diocesi di Montecassino, che affidò a Zanobi da Strada. ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] ». La r. di Enrico VIII, che sembrò essere stroncata sotto il regno di Maria la Cattolica (1553-58), si consolidò con l’avvento al scarse tracce: centri in cui si svilupparono idee riformate furono Napoli (per opera di Juan de Valdés e poi di B ...
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L’insieme delle località che rivestono un carattere storico-sacrale per le tre religioni monoteistiche (cristianesimo, ebraismo, islam).
L. cristiani
Sono considerati L. dei cristiani quelle località [...] di Clemente VI (1342) sia con il precedente patto tra il re di Napoli e il sultano d'Egitto Qalāwūn, col quale il secondo concesse al primo il trattato di Sèvres stabilì l'obbligo del Regno Unito, potenza mandataria della Palestina, di costituire ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] tatto e fermezza e acuto senso politico, in circostanze difficili. Morto Ferdinando, quando, dopo il breve regno di Alfonso, Carlo VIII entrò in Napoli (febbr. 1495) e il nuovo re Ferdinando II esulò sciogliendo i sudditi dal giuramento di fedeltà ...
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Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi è stato attribuito a [...] dei giovani di origine asiatica, favorendo in questo modo la propagazione del cattolicesimo, nonché gli interessi commerciali del Regno di Napoli. Con l’unità d’Italia, fu denominato Real collegio asiatico e riconosciuto come ente morale di utilità ...
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Ecclesiastico (Castelmonardo, od. Filadelfia, Catanzaro, 1731 - Potenza 1799), fautore del giansenismo nell'Italia meridionale. Entrato fra gli oratoriani, compì gli studî a Roma, ove fece parte del gruppo [...] prammatica sanzione di s. Luigi, re di Francia, 1788) e dell'episcopalismo (Ragionamenti dell'autorità degli arcivescovi del Regno di Napoli di consacrare i vescovi, 1788) e contro le dottrine di morale proposte da s. Alfonso Maria de' Liguori. Morì ...
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Famiglia di Piacenza di cui fecero parte cinque fratelli gesuiti (Alessandro, Giuseppe, Gaetano, Francesco e Luigi) che nel 1783 si recarono in Russia per poter rientrare nella Compagnia ivi ancora esistente. [...] sua missione suscitò intorno a lui viva ostilità negli ambienti di curia, poi, ottenuto il ristabilimento dei gesuiti nel Regno di Napoli (1804), le sue pretese di governo delle nuove comunità lo misero in grave contrasto col generale della Compagnia ...
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Franceschella (o Ceccolella) di Paolo de Buxis (Roma 1384 - ivi 1440) sposò Lorenzo de' Ponziani (m. 1426) di una nobile famiglia dimorante presso Santa Cecilia in Trastevere, quartiere in cui esercitò [...] Maria in Cappella, mantenuto dalla sua famiglia) durante gli anni travagliatissimi delle guerre tra lo stato pontificio e il regno di Napoli, mentre la città era devastata dalla peste e da una terribile carestia. Nel 1425 istituì in Santa Maria Nuova ...
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Ecclesiastico (Roma 1720 - ivi 1803), nipote di Alessandro e Annibale. Cardinale nel 1747, successe allo zio Annibale come protettore del Regno di Polonia (1751): vescovo di Sabina (1760), di Porto e S. [...] ), del 1774-75. Sostenitore della difesa a oltranza dello Stato pontificio contro i Francesi, dopo l'occupazione dovette fuggire a Napoli (1798), trasferendosi quindi a Venezia, da lui scelta come sede per il conclave che vide l'elezione di Pio VII ...
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regno
régno s. m. [dal lat. regnum, der. di rex regis «re»]. – 1. a. Stato retto a forma monarchica, assoluta o costituzionale, sotto la sovranità di un capo che ha il titolo di re (o di regina), e composto del territorio e dei cittadini metropolitani...
borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...