ALBERTO da Vercelli, santo
Luciano Gulli
Nacque da nobile famiglia - ma non è documentata la sua appartenenza agli Avogadro - nel territorio della diocesi parmense. I necrologi cosiddetti eusebiani, [...] in tutta la Palestina il decreto di scomunica contro il re d'Armenia, Leone II, per le sue azioni contro i templari, ad Alessandria.
Morta nel 1213 Maria di Monferrato unica erede del Regno di Gerusalemme, che lo stesso A. aveva unito in matrimonio ...
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Domizi
Nella Roma antica, nome di una gens plebea, particolarmente influente nella tarda età repubblicana, quando molti suoi membri ricoprirono il consolato. I due rami principali furono i Calvini e [...] a Magnesia (190 a.C.); Lucio Domizio Enobarbo, governatore d’Africa e di Illirico, trionfatore sui germani e nonno di e Nerone, che sconfisse cauci e parti, restaurando il regno di Armenia, ma fu costretto al suicidio perché calunniato presso l’ ...
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Figlio di Eraclio esarca d'Africa (575-641). Abile generale, spodestò il tirannico Foca (610), dedicandosi subito al problema persiano: dopo 16 anni di vittorie e abili ritirate, impose ai Sasanidi (628) [...] dei Persiani, passò (623) attraverso la Cappadocia e l'Armenia in territorio persiano, vincendo Cosroe. Ebbe ancora limitati successi stesso anno della morte di Eraclio. n Da E. I prende inizio la dinastia eracliana, che regnò a Bisanzio fino al 711. ...
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Nome di cinque sovrani partici: V. I (m. 77 d. C. circa) succedette al padre Vonone II (51 d. C.) e suscitò una guerra contro Roma (54-63) per insediare nell'Armenia il fratello Tiridate; dopo che questi [...] di lotte civili; V. III (147-191) restaurò l'unità del regno, sostenne una dura lotta con Roma, e dovette cedere a Marco Aurelio e 199) Ctesifonte; V. V, penultimo sovrano partico (207-223 d. C.), fu privato di gran parte dell'impero dal fratello ...
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Imperatore romano (n. 42 a. C. - m. Capo Miseno 37 d. C.). Valente generale, pacificò la Germania e tenne sotto controllo la situazione in Pannonia e Dalmazia; adottato da Augusto nel 4 d.C., salì al trono [...] e mantenendo la pace ai confini. Il suo regno fu però segnato da un clima di sospetti Ma, morti Lucio Cesare (2 d. C.) e Gaio Cesare (4 d. C.), T. apparve di nuovo e fu imposto Zenone sul trono di Armenia. Le gravi rivolte di Tacfarinate in Africa ...
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Nome di vari personaggi dell'antichità, tra i quali:
1. Archelao, antico poeta greco (3º sec. a. C.), del Chersoneso egiziano, presso Alessandria; raccolse sotto il titolo Mostri (᾿Ιδιοϕυῆ) un libro di [...] lui combatté (31 a. C.) ad Azio contro Ottaviano, che tuttavia gli lasciò il regno, anzi gli diede parte della Cilicia e della piccola Armenia. Da Tiberio, nel 14 d. C. fu chiamato a Roma per rispondere di pretese macchinazioni; la Cappadocia divenne ...
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Nome di almeno tre sovrani dei Parti: 1. M. I (Arsace VI), il fondatore della potenza partica; salito al trono tra il 175 e il 160 a. C., ampliò notevolmente i suoi dominî a spese del principato indo-greco [...] paese gravemente compromesse durante il regno di Artabano II. Combatté contro gli Sciti e impose all'Armenia, come sovrano, Tigrane II C. circa) è stato riconosciuto in monete del 2º sec. d. C. che portano questo nome e datano agli anni 130-147 circa ...
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Generale romano (m. 67 d. C.); sotto l'imperatore Claudio combatté in Germania vittoriosamente contro la tribù dei Cauci (47); poi da Nerone ebbe il comando della guerra contro i Parti e nel 58 invase [...] l'Armenia e occupò Artaxata e Tigranocerta, restaurando il regno vassallo che fu affidato a Tigrane. Quando Cesennio Peto, il quale gli era successo nel comando, fu disfatto dai Parti (62), C. riuscì a risolvere, senza venire a un nuovo conflitto, il ...
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Successe a Oshin e durante il suo regno (1320-42) intensificò i contatti con i Latini, che però gli inviarono ben scarsi aiuti quando il sultano d'Egitto, Nasir, invase l'Armenia. Dopo averlo costretto [...] a rompere ogni contatto con l'Europa, Nasir lo lasciò regnare sino alla morte. ...
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Nipote (m. 36 d. C.) di Erode il Grande, fu messo sul trono di Armenia da Augusto; regnò per pochi anni, e si recò poi a Roma; fu accusato di lesa maestà e giustiziato. ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...