Figlia (sec. 11º-12º) di Ferdinando I diCastiglia e di León e di Donna Sancha, ebbe alla morte del padre (1065) il protettorato dei monasteri del regno, col feudo di Zamora, che difese contro il fratello [...] Zamora, titolo forse elargitole dall'altro fratello Alfonso, la cui elevazione al trono ella favorì, probabilmente anche con la sua complicità nell'uccisione di Sancio e tollerando o consigliando che l'altro fratello, García, fosse tenuto in catene. ...
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Ammiraglio aragonese (Calatayud 1298 - Saragozza 1364); prese parte nel 1343 alla conquista di Maiorca. Governatore del regno, ebbe il comando della flotta operante in Sardegna, che con la flotta veneziana [...] ) e il giudice d'Arborea (1355). Inviso per l'alta posizione a corte, si ritirò in convento, ma ne uscì presto; accusato di segrete intese con il re diCastiglia, fu decapitato. La sua memoria però, qualche anno dopo, fu pubblicamente riabilitata. ...
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Figlio (m. 1037) di Alfonso V, succeduto, ancora bambino, al padre (1027), fu obbligato da Sancio III, re di Navarra e d'Aragona, a cedere, come dote della sorella che andava sposa a Ferdinando conte di [...] Castiglia figlio di Sancio, parte del territorio del suo regno. Morto Sancio (1035), si ribellò, ma fu vinto e ucciso presso il rio Carrión. Con lui si estinse la linea maschile della dinastia di Pelagio: Ferdinando fu acclamato re diCastiglia e ...
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Figlio (m. 1194) di García; da alcuni è indicato come S. VII facendo entrare nel computo un Sancio Garcés del sec. 9º, forse mai esistito. Il suo regno (dal 1150) si distinse per una vittoria militare [...] su Alfonso VII diCastiglia (1157); S. fu spesso in guerra, con alterne vicende, contro l'Aragona e la Castiglia fino alla pace del 1179. Diede in sposa (1191) una figlia a Riccardo Plantageneto re d'Inghilterra. ...
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Centro della Spagna (prov. di Granada). È l’antica Basti celtiberica e dell’epoca romana, poi invasa dai Visigoti. Conquistata da Arabi nel sec. 8°, fu ripresa una prima volta da Alfonso VII diCastiglia [...] e León (12° sec.) e definitivamente nel 1489; l’espugnazione di B. costituì uno degli episodi più importanti della lotta condotta da Ferdinando d’Aragona e Isabella diCastiglia per la conquista del regno moro di Granada. ...
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Figlio (n. Coimbra 1345 - m. 1383) di Pietro I il Giustiziere, salì al trono nel 1367. Alla morte di Pietro il Crudele re diCastiglia (1369) lottò a lungo, ma senza successo, per ottenere quel regno. [...] Favorì la marineria e il commercio portoghese, che assunsero grande sviluppo. Sposò Eleonora Teles, divorziata da João Lourenço da Cunha. Con lui ebbe termine la linea maschile borgognona, iniziata con ...
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Figlio naturale (Lisbona 1357 - ivi 1433) di Pietro I. Estintasi col fratellastro Ferdinando la linea maschile dei re borgognoni (1383), fu elevato al trono da una sommossa popolare nel 1385; dovette però [...] fronteggiare l'invasione del re diCastiglia Giovanni I, che egli vinse in quattro grandi battaglie. Durante il suo regno fu iniziata l'espansione in Africa, con la presa di Ceuta (1415). Fu il fondatore della dinastia di Aviz. ...
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Scrittore spagnolo (sec. 15º). Compose una Crónica de los reyes católicos che, partendo dagli ultimi anni del torbido regnodi Enrico IV, arriva fino alla guerra sostenuta dai Re Cattolici contro le pretese [...] di Alfonso V di Portogallo alla successione al trono diCastiglia. La Crónica ha un notevole interesse sia per la veridicità della narrazione, sia per lo stile dai periodi brevi e stringati. ...
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Ammiraglio genovese (m. 1373), figlio di Egidio s., si schierò con il padre dalla parte di Enrico di Trastamara nella contesa con Pietro il Crudele per il trono diCastiglia. Nel 1372, inviato da Enrico [...] II a la Rochelle batté gli Inglesi, e l'anno successivo sconfisse i Portoghesi alla foce del Tago contribuendo così ad assicurare il controllo dell'Atlantico al regnocastigliano. ...
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Ecclesiastico e uomo politico spagnolo (n. Toro, Zamora, 1472 - m. 1545); rettore dell'univ. di Salamanca (1504), vescovo di Ciudad Rodrigo, poi (1524) di Osma, ricoprì alte cariche politiche con Carlo [...] V, che lo fece presidente del Consiglio diCastiglia e lo tenne fra i suoi principali collaboratori. Cardinale (1531), arcivescovo di Toledo (1534), fu poi (1539-45) inquisitore generale del regno. ...
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castigliano
agg. e s. m. – 1. agg. Della Castiglia, regione della Spagna centrale: lingua c. (o castigliano s. m.), la lingua ufficiale della Spagna, perciò detta anche spagnolo, che per ragioni storiche ha prevalso sul catalano, la lingua...
dobla
dóbla s. f. [dallo spagn. dobla, propr. «doppia»]. – 1. Moneta d’oro emessa nel regno di Castiglia a cominciare dal sec. 14°, imitazione della «dobla morisca», moneta d’oro coniata ad Almería nel regno arabo di Granata. Nel regno di...