VIBO VALENTIA (A. T., 27-28-29)
Giuseppe ISNARDI
Giulio GIANNELLI
Nicola NICOLINI
VALENTIA Città della Calabria in provincia di Catanzaro, centro principale della fertile e popolosa zona di altipiano [...] . M. Mandalari, Biblioteca storico-topografica delle Calabrie, Messina 1928, passim, il quale cita anche le storie particolari (pp. 113-14, 283, 291). Cfr., inoltre, L. Giustiniani, Dizionario geografico ragionato del regnodiNapoli, VI, pp. 87-92. ...
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. Antica famiglia castigliana suddivisa già nel sec. XV in varî rami tra cui i due degli Aguilar e dei conti di Cabra. In fiera lotta tra loro ai tempi delle dissensioni intestine di Cordova e ai tempi [...] con i titoli annessi, passò al suo nipote per parte della sorella, Antonio, figlio di Beatrice e di Fernando de Cardona (1512-70), "grande almirante" del regnodiNapoli e figlio, a sua volta, del famoso Raimondo (v. cardona, raimondo folch de, VIII ...
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VENOSA (A. T., 27-28-29)
Luchino FRANCIOSA
Carlo CESCHI
Giuseppe LUGLI
Nicola NICOLINI
Paese della Lucania in provincia di Potenza, situato (412 m. s. m.) in felice posizione sull'antica via Appia, [...] II, ivi 1818, p. 241; H. Nissen, Italische Landeskunde, II, Berlino 1902; L. Giustiniani, Dizionario geografico-ragionato del regnodiNapoli, X, pp. 30-37; F. Chalandon, Histoire de la domination normande en Italie et en Sicile, Parigi 1907, passim ...
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LAUTREC, Odet de Foix, visconte di
Giovanni Battista Picotti
Nato, si disse, fra il 1483 e il 1484, ma forse parecchi anni prima, godette già credito presso Luigi XII, da cui ebbe l'ufficio di gran [...] , in Coll. de la Soc. d'hist. de France, III, Parigi 1867; L. Santoro, Dei successi del sacco di Roma e guerra del regnodiNapoli sotto Lotrech, Napoli 1858; H. Omont, Les suites du sac de Rome par les impériaux et la campagne de Lautrech en Italie ...
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Figlio (Napoli 1836 - Arco 1894) di Ferdinando II; uomo mite, timido e dubbioso, a ventitré anni sposò Maria Sofia di Baviera e il 22 maggio 1859 salì al trono. Continuò le direttive del padre Ferdinando [...] all'avanzata di Garibaldi e si rinchiuse a Gaeta, che difese per tre mesi; si rifugiò poi a Roma (febbr. 1861), donde i suoi fedeli alimentarono per alcuni anni il brigantaggio nel regno. Costretto ad abbandonare anche Roma nel 1870, si stabilì ...
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Ufficiale (Labastide-Fortunière, oggi Labastide-Murat, 1767 - Pizzo di Calabria 1815) dell'esercito francese (dopo essere stato destinato dalla famiglia alla vita ecclesiastica), nel 1791 entrò nella guardia [...] e il 1º ag. 1808 divenne, per concessione di Napoleone, re diNapoli. Qui occupò Capri (1808), represse il brigantaggio, tentò, invano, di sbarcare in Sicilia (1810). Ma soprattutto il suo regno vide la dissoluzione dell'ancien régime nel Mezzogiorno ...
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Cuòco, Vincenzo. - Storico e uomo politico (Civita Campomarano 1770 - Napoli 1823). Fondatore del Giornale italiano (1804), a Napoli ricoprì importanti cariche sia durante il regnodi G. Murat sia dopo [...] fondò (1804) il Giornale italiano, in cui agitò i problemi concernenti la formazione di una coscienza nazionale. Nel 1806 si stabilì a Napoli, dove ebbe alte cariche, che gli furono conservate anche sotto i Borboni. Sostanzialmente antilluminista ...
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Quinto figlio (1716-1788) di Filippo V di Spagna, ma primogenito dei nati dal suo secondo matrimonio con Elisabetta Farnese; per parte della madre, nata da un Farnese figlio d'una Medici, ereditò la successione [...] che C., succedendo al fratellastro Ferdinando VI di Spagna, avrebbe dovuto lasciare i regnidiNapoli e di Sicilia al fratello Filippo, C. riuscì a passare sul trono di Spagna, lasciando i regnidiNapoli e di Sicilia (6 ott. 1759) al figlio ...
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Uomo politico italiano (Russi 1812 - Quarto 1866), nipote di Domenico Antonio. Di tendenze moderate, abbandonò Roma alla proclamazione della Repubblica mazziniana e passò in Piemonte. Deputato (1849-65) [...] e sostenitore di Cavour, promosse l'annessione dell'Emilia al Regno sabaudo (1859); fu ministro dell'Interno (1860) e primo ministro poi dal Minghetti; quindi fu luogotenente del re a Napoli. Dopo la crisi del ministero Rattazzi, formò il governo ...
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Figlio (Palermo 1810 - Caserta 1859) di Francesco I, salì al trono nel 1830. Abile e onesto amministratore, fu gelosissimo dell'indipendenza del regno e finì per giungere a un isolamento internazionale [...] F. era però legato all'ideale assolutistico. Inaugurò la ferrovia Napoli-Portici (prima costruita in Italia, 1839), dette grande incremento alla marina mercantile, concluse trattati di commercio con varie potenze (1841-45), promosse l'eversione della ...
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regno
régno s. m. [dal lat. regnum, der. di rex regis «re»]. – 1. a. Stato retto a forma monarchica, assoluta o costituzionale, sotto la sovranità di un capo che ha il titolo di re (o di regina), e composto del territorio e dei cittadini metropolitani...
borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...