Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] un qualche diritto su di esso del regno franco. C’erano in più il Mezzogiorno ancora bizantino e le isole, che erano passati in secondo piano dopo la confisca da parte dell’Impero dei patrimoni di San Pietro in Calabria e in Sicilia, e il distacco ...
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MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] di orti e giardini, in tutto il bacino mediterraneo e altrove. La Sicilia ne fu particolarmente beneficiata ed esemplarmente dotata di svariati campi del sapere. Il monastero di Nālandā, che fu fondato durante il regnodi Kumāragupta I (ca. 414-455 d ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] si stabilisce in una piccola isola vicino alla Sicilia, conducendo un’edificante vita monastica50. Ma già pp. 877-894.
32 Sull’Egitto monastico si vedano M. Giorda, Il regnodi Dio in terra. Le fondazioni monastiche egiziane tra V e VII secolo, Roma ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] di póleis dell'area egea e anatolica, ionici in primis, si trasferirono nell'Italia meridionale e nella Sicilia, di Khattusha, capitale del regnodi Khatti. Esso narra come sia avvenuta l'evirazione di Anu, dio del Cielo, ad opera di Kumarbi ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] si trovavano nel Regnodi Napoli3. Nella prima metà dell’Ottocento, in applicazione del concordato di Terracina del 1818, nel Regno delle Due Sicilie fu messa in atto un’operazione di ridefinizione delle circoscrizioni diocesane, di qua e di là dello ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] erano degli italiani un po’ particolari. Nel 1861 l’analfabetismo nel Regnodi Napoli era dell’89,7%, in Toscana del 74%; nelle Valli campo di lavoro che va dal Piemonte alla Sicilia; e lo fa in termini di solidarietà e coesione. In tempi di spinte ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] , P. incontrò le maggiori difficoltà nel Regnodi Napoli e nel Granducato di Toscana. A Napoli, la ripresa della politica soppressa, nel 1783, l'Inquisizione in Sicilia e si procedeva alla chiusura di conventi, nel 1786 furono avviate trattative per ...
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Tradizioni ecclesiastiche e culto costantiniano in Occidente
Il culto di Costantino nei secoli VII-XIII e la sua sopravvivenza fino a oggi
Antonio Francesco Spada
Il nome dell’imperatore Costantino [...] e in Sicilia gruppi di albanesi ortodossi di rito greco-bizantino, seguaci del culto del Santo Imperatore.
La loro immigrazione iniziò nel 1444, quando tre gruppi di mercenari albanesi, guidati da Demetrio Reres, giunsero nel Regnodi Napoli dietro ...
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La Cei e la svolta postconcordataria
Alessandro Santagata
Introduzione
In questo saggio mi occuperò della storia della Conferenza episcopale italiana nel primo periodo postconcordatario. Si tratta di [...] caso Lazzati», «Cristianesimo nella storia», 10, 1989, 1, pp. 107-129.
43 E. Franchini, La chiesa diSicilia. Una presenza per servire, «Il Regno», 30, 1985, 525, pp. 125-135; Il segretario DC al convegno ecclesiale: grazie eminenza, faremo i bravi ...
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URBANO VI
Ivana Ait
Bartolomeo Prignano nacque a Napoli nel 1318. Scarse sono le notizie sulle origini della famiglia. Si ritiene che il padre Nicolò, probabilmente proveniente da Pisa, emigrato a Napoli [...] fra Ludovico, figlio di Bernabò, e Maria, figlia di Federico III d'Aragona re diSicilia. In modo altrettanto Brancacci de Rome et d'Avignon, pp. 493-506; S. Fodale, Il regnodi Trinacria e lo Scisma, pp. 507-19; B. Guillemain, Cardinaux et société ...
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dobla
dóbla s. f. [dallo spagn. dobla, propr. «doppia»]. – 1. Moneta d’oro emessa nel regno di Castiglia a cominciare dal sec. 14°, imitazione della «dobla morisca», moneta d’oro coniata ad Almería nel regno arabo di Granata. Nel regno di...
razionale3
razionale3 s. m. [dal lat. tardo rationalis (rei privatae), che nell’Impero romano, sotto Costantino, individuava l’amministratore del patrimonio della corona (res privata principis)]. – Denominazione di quegli ufficiali che, nel...