Il nome è attribuito al paese montuoso che si erge a SE. del Golfo di Salerno e della pianura del Sele, compreso una volta nei confini della Lucania e costituente oggi la sezione più meridionale della [...] ricche di prodotti e di città, come Velia e Pesto, i Longobardi di Benevento avevano fatto il gastaldato di Lucania, che, in seguito grande moderazione. Essa rimase estranea alle traversie del Regno, e visse una vita quasi patriarcale. Le popolazioni ...
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Si chiama così la parte media della valle dell'Avisio: il confine settentrionale, verso la Val di Fassa (v.), che è il tronco superiore dell'Avisio, è segnato dalla sezione angusta e poco abitata tra la [...] derivanti dal diritto longobardo e dalla distribuzione in arimanie: fatti che ci riconducono al ducato longobardico di Trento. il dominio odiato dei Bavaresi (1806), l'inclusione nel Regno italico (1810-14) e la restaurazione austriaca distrussero ...
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Città della provincia di Teramo, su una collina (442 m.), a circa 8 km. in linea retta dal mare (ma a 12 km. circa per la duplice strada carrozzabile che scende alla stazione di Atri-Mutignano della litoranea [...] alle due città di Penne e di Atri.
Sotto il dominio longobardo e franco fece parte del ducato di Spoleto; fu poi implicata dei duchi, con quella di Teramo e con quella generale del regno di Napoli.
Atri rimase sotto il dominio degli Acquaviva fino al ...
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Comune già della provincia di Caserta, ora di quella di Napoli. Il nome si può latinamente spiegare con la posizione della città, forse rispetto a Napoli (urbs aversa). A circa 20 km. da Napoli, in un [...] teoricamente soggetta ora al ducato di Napoli, ora al principato longobardo di Capua, finché nel 1039 venne affidata dall'imperatore Corrado e fondò nel 1813 il manicomio.
Aversa fu annessa al regno d'Italia negli ultimi giorni di settembre del 1860, ...
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Antichità classica. - Nella prima età imperiale il titolo è dato, senza preciso valore ufficiale, a governatori e a generali, pare però di solito quando essi abbiano compiuto gesta militari gloriose. Nel [...] di poteri militari e civili. Più tardi, quando la pressione longobarda e franca si fece più forte e il potere centrale di Costantinopoli magistratura e la circoscrizione più importante del regno dei Longobardi.
Insoluta è a questo proposito la ...
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PIEVE di Cadore (A. T., 24-25-26)
Elio MIGLIORINI
Gino FOGOLARI
Mario BRUNETTI
Cittadina della provincia di Belluno, a 43,7 km. dal capoluogo, centro storico e artistico del Cadore, patria di Tiziano, [...] con la conquista longobarda (al tempo di Gisulfo duca del Friuli?), l'incorporamento nel ducato longobardo del Friuli (secoli il breve periodo del 1848) a quello austriaco: dal 1866 fu unita al Regno d'Italia. Da Pieve partì, il 1° aprile del 1848, l' ...
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Comune agricolo della Sicilia centrale, nella provincia di Caltanissetta; il centro capoluogo è a 15 km. a S. di questa, su di un colle isolato a 10 miglia dalla costa del Mare Africano, a 402 m. s. m., [...] dai tempi normanni del primo conte Ruggiero, con Enrico Longobardo di Monferrato, sino alla fine dell'epoca sveva, con la figlia del celebre giureconsulto e Protonotaro del regno Leonardo di Bartolomeo.
Bibl.: V. Amico, Lexicon topographicum ...
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SORA (A. T., 24-25-26 bis)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Giuseppe LUGLI
Nicola NICOLINI
Città della provincia di Frosinone (da cui dista 31 km.), posta, a 300 m. s. m., in un'ansa del fiume [...] fatto, proprio in quell'anno la si trova aggregata alla contea longobarda di Capua, poi (847) al principato di Salerno e infine , X, i, p. 560; D. Romanelli, Topografia storica del regno di Napoli, III, Napoli 1815, p. 362; H. Nissen, Italische ...
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. Nel linguaggio longobardo e anche nella più antica parlata franca è così detto l'insieme dei parenti che derivano da un progenitore comune. Nella maggior parte delle parlate germaniche si afferma invece [...] fare hoc est generationes del lineas che avesse voluto, e, nel contempo, le più generose cavalle.
Delle fare longobarde non rimangono tracce dopo la caduta del regno, se non nei nomi di luogo; è probabile del resto che già prima della fine della loro ...
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Erano detti angarie gli oneri imposti ai provinciali e ai soldati romani d'eseguire trasporti lungo le vie, nell'interesse dello stato. Arcadio Carisio, nel Liber singularis de muneribus civilibus, parla [...] la caduta dell'Impero romano, l'obbligo delle angarie si mantenne in molti reami barbarici; così avvenne nel regno merovingio ed in quello longobardo. In Italia, però, il termine angarie, che generalmente si riferisce, come s'è detto, a prestazioni d ...
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longobardo
(ant. langobardo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Langibardi o Langobardi o Longobardi (plur.), nome di origine discussa, che secondo alcuni significherebbe «quelli dalla lunga barba» (cfr. ted. lang «lungo» e Bart «barba»),...
italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica indoeuropea, eccettuati gli abitanti...