VICENZA
G. Lorenzoni
(lat. Vicetia)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, situata alla confluenza del fiume Retrone con il Bacchiglione.
Antica città romana, sede di municipium dal 49 a.C., V. a [...] della chiesa di S. Martino al Ponte di Casale (Previtali, 1993). La seconda metà del secolo segnò la fine del regnolongobardo con l'arrivo dei Franchi, che non sembra abbiano creato una situazione culturale nuova. Alla prima metà del sec. 9 ...
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LIUTPRANDO
F. Betti
Re dei Longobardi dal 712, quando venne eletto a succedere al padre Ansprando, che era rimasto sul trono per soli tre mesi dopo aver deposto, grazie all'appoggio di truppe bavare, [...] internazionale di studi sull'Alto Medioevo, Milano 1978", Spoleto 1980, I, pp. 283-302; P. Delogu, Il regnoLongobardo, in P. Delogu, A. Guillou, G. Ortalli, Longobardi e Bizantini, in Storia d'Italia, a cura di G. Galasso, I, Torino 1980, pp. 3-216 ...
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TORINO
C. Tosco
(lat. Augusta Taurinorum)
Città capoluogo del Piemonte.
Già sede di popolazioni celto-liguri, T. vide in età augustea la prima formazione di un impianto di colonia destinato a segnarne [...] del vescovo Ursicino (562-609), oggi nel duomo, e resti del chiostro, che era collocato a N.Divenuta sede ducale del regnolongobardo, pochissimo si conosce circa le arti in questo periodo, ed è prezioso un accenno di Paolo Diacono (m. nel 799 ca ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] tutte le connessioni sociali e ideologiche che esso comportava: e per una diversa, efficace sintesi, cfr. P. Delogu, Il regnolongobardo (in Storia d'Italia, i, Torino 1980). Giustamente G. Tabacco poteva parlare di "una densità tale di connessioni ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Le aree e le tipologie sepolcrali
di Francesca Romana Stasolla
Le [...] ; C. La Rocca, Segni di distinzione. Dai corredi funerari alle donazioni "post obitum" nel regnolongobardo, in L. Paroli (ed.), L'Italia centrosettentrionale in età longobarda. Atti del Convegno (Ascoli Piceno, 1995), Firenze 1997, pp. 31-54; M ...
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STUCCO
J. Gierlichs
Termine che si riferisce alla decorazione a rilievo della superficie parietale o alla configurazione del dettaglio architettonico attraverso l'applicazione di un materiale che ha [...] critici di L'Orange e Torp (1977-1979), che tendono a contenere l'approntamento dell'apparato decorativo entro la fine del regnolongobardo, escludendo che si possa pensare a un lasso di tempo successivo ai primi due decenni del sec. 9°, a un clima ...
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Il fenomeno urbano. Periodo tardoantico e medievale
Letizia Pani Ermini
Francesca Romana Stasolla
Sara Magister
Lo sviluppo urbano
di Letizia Pani Ermini
A partire dal VI secolo nelle fonti occidentali [...] ecc.) rispetto a quelle che erano preminenti in età classica. È stato anzi sottolineato come nella costruzione del regnolongobardo si evidenzi il controllo degli insediamenti urbani i cui abitanti continuarono a portare il nome di cives, tant'è ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Longobardi
Marcello Rotili
I longobardi
Popolazione di lingua germanica occidentale il cui etnonimo di “popolo [...] alla rivitalizzazione, a fine VI secolo, di talune direttrici commerciali alpine e al ruolo egemone assunto dal regnolongobardo nelle esportazioni verso i Paesi limitrofi. Utilizzate per la sospensione delle armi (la cui guaina è rinforzata da ...
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Vedi CIVIDALE dell'anno: 1959 - 1973
CIVIDALE (v. vol. ii, p. 700; vol. vii, s. v. Stucco, 5, pp. 527-529)
Hj. Torp
H. P. L'Orange
Il "Tempietto Longobardo". - Architettura. L'edificio sorge sulla sponda [...] fondazioni principesche si sarebbe avuto nell'arco di tempo tra il 740 circa ed il 774, anno della caduta del regnolongobardo. Molto probabilmente, la maestranza attiva a C. e Brescia era stata organizzata per far fronte a questa intensa attività ...
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BAVARI
M. Martin
Le prime fonti storiche e archeologiche relative al popolo germanico dei Baiobari o Baiovari e concernenti le province romane di confine, Rezia II e Norico, tra i fiumi Lech ed Enns, [...] di Autari (584-590) e poi di Agilulfo (591-616) ed ella stessa personalità tra le più significative del regnolongobardo, che contribuì alla conversione del suo popolo dall'arianesimo alla fede cattolica. I legami dinastici tra la nobiltà bavara e ...
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longobardo
(ant. langobardo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Langibardi o Langobardi o Longobardi (plur.), nome di origine discussa, che secondo alcuni significherebbe «quelli dalla lunga barba» (cfr. ted. lang «lungo» e Bart «barba»),...
italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica indoeuropea, eccettuati gli abitanti...