Le fonti per la ricerca archeologica
Mario Liverani
Domenico Musti
Maria Letizia Lazzarini
Francesca Romana Stasolla
Maria Isabella Marchetti
Paolo Delogu
Maria Adelaide Lala Comneno
Anna Filigenzi
Pia [...] non sono giunti invece archivi delle istituzioni di governo che producevano i documenti. Le cancellerie dei regnibarbarici e dell'impero romano- germanico non usavano conservare una copia dei documenti che emanavano. Solo il Papato e probabilmente ...
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L'Africa settentrionale tra il IV e il VII secolo
Enrico Zanini
Noël Duval
Raimondo Zucca
Pier Giorgio Spanu
Danila Artizzu
Francesca Romana Stasolla
Giuseppina Alessandra Cellini
Rosa Maria Carra [...] Roma 2002.
Ad maiores
di Danila Artizzu
Il posto romano di A.M. (od. Henchir Besseriani), nell ante quem rappresentato dall'invasione barbarica del 455, furono edificati i al IV sec. a.C., fece parte del regno di Numidia nella prima metà del II sec. ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] Hyksos in Egitto, all'ellenismo e al regno dei diadochi, e al periodo romano da Scipione a Mario, e sarà consapevole e volontario adeguarsi alla ‛necessità' dell'irrigidimento, della barbarie e della morte); e la rinunzia alla ‛garanzia' filosofica, ...
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SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] la produzione del periodo precedente al mondo bizantino e 'barbarico', si apre con la croce di papa Pasquale I Per la croce di Porto Legnago, ivi, pp. 31-40; S. Romano, Fatti e personaggi nel regno di Napoli, ivi, pp. 97-112; L. Corti, Spunti per ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] prima vittoria di Costantino contro i germani. 306-313 d.C.
Sebbene all’inizio del regno di Costantino i barbari prestino servizio nell’esercito romano e possano essere rintracciati tra i più alti ranghi della società del tempo, gli imperatori romani ...
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La Chiesa aquileiese
Giuseppe Cuscito
Aquileia centro religioso della "Venetia"
Introduzione
Tracciare i primi quadri della società cristiana nella "Venetia" non pare possibile senza considerare l'evangelizzazione [...] di consolidamento.
Alla fine del regno longobardo (774), i patriarchi di da decenni per mano di barbari, pagani o ariani; mancata 297 (pp. 179-401).
9. Erodiano, Storia dell'Impero romano dopo Marco Aurelio, a cura di Filippo Cassola, Firenze 1967, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] republica, el quale osservò sempre el popolo romano in creare e’ suoi magistrati; et declino’ dell’impero di Roma con le invasioni barbariche fino a tutto il 14° secolo. La residui del passato, come l’anarchia del Regno di Napoli (o, come egli la ...
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Costantino e Costantinopoli sotto Mehmed II
L’eredità costantiniana dopo la conquista ottomana di Costantinopoli
Anna Calia
Il 29 maggio 1453 segna la caduta di un impero e l’atto di fondazione di un [...] , padre di Costantino, anch’egli dunque non romano. Nella seconda metà del XV secolo il regno d’Ungheria retto da Mattia Corvino è tra Da un lato c’è chi sostiene un’origine barbara e più precisamente scitica dei turchi, utilizzando l’assonanza ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] diventasse la religione ufficiale del Sacro Romano Impero.
Anche se è controversa nell'invocazione dell'avvento del regno di Dio attraverso la trasformazione storia umana (selvaggio, patriarcale, barbarico e della civiltà); nella successione dalla ...
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ARCHEOLOGIA
R. Bianchi Bandinelli
M. Pallottino
E. Coche de la Ferté
Il termine (dal gr. ἀρχαιολογία) ha significato generico di studio delle antichità (per es. a. orientale, a. biblica); ma quando [...] della Persia, dell'Egitto, dei Fenici e dell'Occidente barbarico europeo, le quali di per sé non rientrano nello studio di aver annesso al regno dell'A. C. l'Asia Minore; in un'opera che fece molto scalpore, Orient oder Rom?, Lipsia 1901, egli mise ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
ostrogoto
ostrogòto agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente agli Ostrogoti (lat. Ostrogothi), antica popolazione germanica originaria della Russia merid., da dove partecipò, insieme agli Unni ai quali era sottomessa, agli assalti contro...