MONETA (fr. monnaie; sp. moneda; ted. Geld; ingl. money)
Renzo FUBINI
George MONTANDON
Secondina Lorenzina CESANO
Giuseppe CASTELLANI
Gino LUZZATTO
Economia. - Varî autori distinguono, esplicitamente [...] di bronzo pose anche il proprio nome o il monogramma. Con Teodorico e il regno dei Goti in Italia, le monete d'oro, d'argento e di bronzo periodo, che possiamo chiamare barbarico, si mantiene aderente al sistema e al tipo romano, che, per opera di ...
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È un ente autarchico territoriale costituito da una collettività di persone residenti o aventi certi interessi in una limitata parte del territorio statale. Di solito è sorto spontaneamente ed è sempre [...] nelle condizioni di tutti i comuni del regno, che poi si trasformò naturalmente in che caratterizza l'Europa uscita dalle invasioni barbariche, in tempi e in forme diverse, nel Medioevo il nome schiettamente romano di vicanalia o vicanum. Le ...
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Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] e nella Babilonia, nell'Ellenismo e nell'Impero romano, e fino ai nostri giorni nella Cina e nel il periodo bizantino e barbarico, pure è certo che Racioppi e I. Brunelli, Commento allo statuto del regno, II, Torino 1909; V. E. Orlando, Principî ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] Per contrario, studiò molto da sé il diritto romano e quello canonico, non senza coltivare, al una dissertazione contro le pretese pontificie sul regno di Napoli valse più tardi (1707 comune a tutte le società eroico-barbariche d'ogni tempo e d'ogni ...
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Oriente. - La condizione della donna nell'Oriente ha variato secondo i tempi e i luoghi, ma in generale si può dire che le più antiche civiltà orientali, dotate di una salda organizzazione giuridica, assegnarono [...] al tempo stesso una prigione e un regno. L'uomo, consapevole dell'inferiorità di a cantare, a danzare. L'uomo romano non si rassegnava come il greco ad ormai s'imponeva per la coesistenza di civili e barbari, di vinti e vincitori, di Latini e Goti. ...
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Il fenomeno dell'indigenza è, si può dire, coevo alla società umana; e, malgrado le generose utopie dei filantropi, forse ineliminabile. Cause individuali e sociali concorrono a determinarlo: sono cause [...] tutta la Chiesa.
Negli ultimi anni dell'Impero romano d'occidente e sotto i nuovi dominî barbarici, se è vero che i n un primo anche con le prime leggi che seguirono l'unificazione del regno: sebbene, in progresso di tempo, col rafforzarsi del nuovo ...
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VERONA (A. T., 24-25-z6)
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Giuseppe FIOCCU
Paola ZANCAN
Tammaro DE MARINIS
Walter MATURI
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sulla ferrovia Milano-Venezia, a 45°26′ [...] il suo regno egli vi eresse un palazzo e vi soggiornò spesso, come in un eccellente osservatorio del mondo barbarico. Da Estensi, e Mantova, con i Monticoli Torello Salinguerra e i da Romano.
Prevalgono dal 1206 a tutto il 1225 i Conti; dal 1226 ...
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Dal significato originario dell'aggettivo greco, vivo ancor oggi nella frase "diritto d'asilo", il termine è passato a designare un luogo in cui persone d'età tenera o avanzata o comunque bisognose d'assistenza, [...] più progrediti, l'uso barbarico della vendetta del sangue per vecchio codice penale e di procedura penale del regno d'Italia, né in quelli ad essi più III, pp. 326-368; Grasshoff, Die Gesetze der röm. Kaiser über das Asylrecht der Kirche, in Arch. für ...
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ADIGE Nome introdotto nell'uso da Ettore Tolomei, nel 1906, e da allora comunemente adoperato in Italia per designare la sezione superiore del bacino dell'Adige, a monte della Stretta di Salorno, fino [...] Alto Adige segue le vicende delle altre regioni italiche. Il breve regnobarbarico d'Odoacre comprende, col resto d'Italia, l'Alto Adige. dell'Inn fino alla Zill (cioè al vecchio confine romano della Rezia), aumenta in seguito alla donazione di Enrico ...
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La costa di Siria a settentrione del promontorio del Carmelo è costituita da una stretta striscia di terra sulla quale incombono le propaggini dei monti della Galilea, della catena del Libano e dei Monti [...] (di cui, com'è noto, la caduta del regno di Giuda non è che un episodio) Tiro resistette un centro di studio e di diffusione del diritto romano.
La civiltà fenicia. - La storia politica dei stilistici, un che di barbarico che rivela a primo aspetto ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
ostrogoto
ostrogòto agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente agli Ostrogoti (lat. Ostrogothi), antica popolazione germanica originaria della Russia merid., da dove partecipò, insieme agli Unni ai quali era sottomessa, agli assalti contro...