Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] diventasse la religione ufficiale del Sacro Romano Impero.
Anche se è controversa nell'invocazione dell'avvento del regno di Dio attraverso la trasformazione storia umana (selvaggio, patriarcale, barbarico e della civiltà); nella successione dalla ...
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Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] del ‘buon pastore’ romano per l’intero gregge di terra di nessuno; l’Occidente barbarico cristianizzato, con i suoi re devoti a Bisanzio, cit., p. 371.
31 P. Delogu, Il regno longobardo, in Longobardi e Bizantini, I, Storia d’Italia, diretta ...
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Geografia dell’Impero
Giusto Traina
Inventari del mondo agli inizi del tardo Impero
L’anno 298 è segnato da una serie di vittorie decisive dei tetrarchi. Nel settore orientale, mentre Diocleziano riporta [...] si annesse anche il potere sull’altra parte su cui regnava Diocleziano, poiché Licinio l’aveva posta sotto la sua giurisdizione tutt’intorno stringe in una morsa l’Impero romano e che la barbarie infida, protetta dall’ambiente naturale, minaccia da ...
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Costantino e il monachesimo
Fabio Ruggiero
Lo scambio epistolare fra Costantino e Antonio
Nella Vita di Antonio, composta da Atanasio di Alessandria, si trova un breve capitolo dedicato alla relazione [...] per un mondo che, sotto il peso dei barbari, cede ogni giorno un po’ di più.
da Costantino ha avuto successo. Al suo regno – occorre ammetterlo – anche per la e non può quindi essere accettato dal cittadino romano.
Ai tempi di Rutilio, in effetti, ...
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Vedi XANTHOS dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
XANTHOS (Ξάνϑος, licio Arñna)
P. Demargne
Antica città della Licia, nella vallata principale, quella dello Xanthos o Sirbis, di cui essa controlla lo sbocco [...] 479; vi, 172: xiii, 310-314) come facente parte del regno di Sarpedonte, capo dei Lici, e alleato dei Troiani. Ma la (verso il 540), tipo "barbarico" di cui noi ignoriamo ancora l scavati finora sono il teatro romano, posto sul pendio N dell ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Impero romano nell’Impero romano orientale, [...] che aveva fatto dell’Impero romano l’impero cristiano, una sorta di immagine terrestre del regno celeste destinata a unificare e superiorità economica e civile dell’Impero romano orientale.
Le invasioni barbariche, cioè la migrazione dei Germani in ...
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CLEFI (Cleb, Clep, Clip, Cleps, Cleph, Clebus, Cleffo, Claffo), re dei Longobardi
Paolo Bertolini
Appartenente alla stirpe di Beleos, una delle grandi famiglie da cui i Longobardi avrebbero tratto in [...] II (1878), 2, pp. 229 s.; A. Di Meo, Annali del Regno di Napoli..., I, Napoli 1795, 573-575, pp. 48-71 passim ( La crisi imperiale, Padova 1938, pp. 140-144; G. Romano-A. Solmi, Le dominazioni barbariche in Italia (395-888), Milano 1940, pp. 272-276 ...
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FESTO, Flavio (Flavius Rufus Postumius Festus)
Paolo Bertolini
Probabilmente figlio di Rufio Postumio Festo, che nel 439 fu console per l'Occidente, dovette nascere a Roma nel quarto o nel quinto decennio [...] a Teodorico, a nome del Senato e del clero romano, formale atto di accusa contro Simmaco, contestandogli non ; G. B. Picotti, Il "patricius" nell'ultima età imperiale e nei primi regnibarbarici d'Italia, in Arch. stor. ital., serie 7, IX (1928), p. ...
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Le invasioni barbariche
Paolo Delogu
Con la nozione di invasioni barbariche si designa l’ingresso di popoli provenienti dalla Germania e dall’Europa centro-orientale all’interno dei territori dell’impero [...] provinciale, in grado di governare la società mista posta in essere dalle invasioni. Presero così forma i regniromano-barbarici, così chiamati proprio perché in essi si svolsero originali processi di integrazione fra le tradizioni romane e quelle ...
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imperatore
Nome assunto dai sovrani successori di Augusto nel governo di Roma e più volte ripreso per designare la somma autorità politica. Col nome di i. fu indicato originariamente in Roma antica chi [...] nell’800 fu ripreso da Carlomagno (anche per il fatto che a Bisanzio in quel tempo regnava, cosa inammissibile nel diritto romano e barbarico, un’imperatrice, Irene) a designare la funzione religiosa, accanto al pontefice, di capo e difensore della ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
ostrogoto
ostrogòto agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente agli Ostrogoti (lat. Ostrogothi), antica popolazione germanica originaria della Russia merid., da dove partecipò, insieme agli Unni ai quali era sottomessa, agli assalti contro...