Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] gli uomini sono proni; Cartesio infine scioglie le somiglianze in a pezzi o decapitato o strozzato: l'ultima falce di luna è la sua decapitazione con una sciabola lunata o può accettare per moneta autentica. La regola vale fin da quando H. Baumann ...
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ANSELMO d'Aosta, santo
Tullio Gregory; Franziskus S. Schmitt
Nacque ad Aosta nel 1033 o 1034 da Gundolfo, un nobile lombardo, e da Eremberga, una burgunda residente ad Aosta.
Il padre (che morì poi [...] ebbe luogo una riunione di vescovi e di principi, nel corso della quale furono pubblicamente regolati tutti gli affari ecclesiastici avuto anche entusiastici consensi, come quelli di s. Bonaventura, Duns Scoto, Cartesio, Leibnitz e altri ancora, che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una filosofia del XIX secolo?
Secondo gli schemi più diffusi la filosofia dell’Ottocento [...] , discutendo di medicina, di astronomia, persino di scienze fisiche e di meccanica: Bacon, Galileo, Cartesio, Pascal o come assoluta affermazione della propria individuale energia, contro ogni regola e ogni legge: ma il romanzo ce li mostra appunto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Noto soprattutto per il Dizionario storico-critico, Pierre Bayle dà un contributo importante [...] il sistema, Bayle applica il criterio dell’evidenza ben oltre i limiti posti da Cartesio, assai prudente nel Discorso sul metodo a isolare il campo di applicazione delle sue regole, da cui esenta da subito la religione e la teologia. Per Bayle questa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In età cartesiana il momento decisivo del dibattito sul male è rappresentato da Bayle [...] per essere un ordine dotato di un valore proprio, punto di riferimento dello stesso agire divino. Cartesio, al contrario, aveva spinto la libertà divina fino a renderla liberamente creatrice di ogni verità o regola morale. Così facendo, Malebranche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Al centro del pensiero di Montesquieu si ritrova il tentativo di individuare quelle leggi [...] la superstizione, di cui Voltaire è l’indiscusso paladino, quanto per il tentativo di ricercare quelle leggi che regolano la storia di Descartes e Montesquieu dichiara di essere un “cartesiano rigido” e di seguire un modello rigoroso di meccanicismo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Anassagora e Democrito
Maria Michela Sassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Anassagora e Democrito “firmano” modelli cosmologici che [...] del fine degli accadimenti naturali, visto diregola come un fine buono). La nozione di ordine cosmico (esibita dalla stessa parola del percipiente). Questa concezione anticipa quella che, fra Cartesio e Galileo, si preciserà come una distinzione fra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della filosofia italiana dell’Ottocento è caratterizzata dalla preoccupazione [...] a Spinoza, Campanella precede Cartesio, Vico precorre temi kantiani lettera non riesca a contenere lo spirito delle opere di Rosmini e Gioberti – come un modo con cui l è per Ardigò la legge suprema che regola i fatti, quelli considerati naturali così ...
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algebra
Roberto Levi
Quando le lettere funzionano meglio dei numeri
Si può dire che l'algebra inizia dove finisce l'aritmetica, perché introduce, attraverso il calcolo letterale, un modo nuovo, molto [...] quando il filosofo e matematico francese René Descartes (Cartesio), nel Seicento, applicò l'algebra alla geometria, dando Per raggiungere l'obiettivo è utile una regola generale, nota come principio di equivalenza. Il principio afferma che applicando ...
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geometria
Walter Maraschini
Dalla misura della Terra all'organizzazione degli spazi
La geometria, 'sorella' dell'aritmetica e dell'algebra, è una parte della matematica che oggi si studia a scuola, [...] matematico francese Cartesio, questi mondi si avvicinano con la nascita della geometria analitica. Un risultato di tale incontro tra quella di A e la sua altezza ne è la metà, la sua area risulta uguale a quella di A, secondo una nota regola della ...
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permanenza
permanènza s. f. [der. di permanere]. – 1. L’esser permanente, il persistere nel tempo (riferito a cose, è l’opposto di provvisorietà o temporaneità): la p. della febbre, della nuvolosità, ecc., il perdurare della febbre, della...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...