Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] norma che lo regola, dotato di autonoma applicazione (cosiddetta enforceability della norma). Da questo punto di vista, l’ sintesi, diviene successivamente, da Cartesio in poi, metodo di dimostrazione. La Logica di Port Royal attribuendo all’a. ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] nella filosofia moderna
- La nuova filosofia iniziata da Bacone e da Cartesio deriva invece dal senso o dalla ragione la nozione della giustizia. l’individuo rispetta le regoledi condotta sociale anche dove dette regole implicano comportamenti che, ...
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sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] pratica non realizzabili, per es. a causa di problemi di stereoselettività. Un’altra regola è che prima si costruisce lo scheletro filosofia post-leibniziana (ma già chiaramente enunciata in Cartesio e G.W. Leibniz), un metodo sintetico o ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] attraverso un’intricata rete di nervi della lunghezza complessiva di migliaia di km regolando ogni funzione corporea strumento dell’anima.
Il dualismo c.-anima ritorna con Cartesio all’interno della contrapposizione più generale tra sostanza estesa, ...
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Filosofia
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Filosofia
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Filosofia speculativa e filosofia scientifica. 3. Limiti e contraddizioni della filosofia scientifica. [...] . it., p. 44).
La filosofia moderna e la scienza moderna, da Cartesio e da Galileo in poi, in una visione ‛obiettivante', ‛alienante', hanno è che lo stabilisca chiaramente e suggerisca regole sintattiche invece di argomenti filosofici" (ibid., p. 89 ...
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Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] al mmd, anche la coscienza (cogitatio=perceptio=conscientia in Cartesio; consciousness=perception of what passes in a man's forse fittizia, in quanto l'oscillazione dello stato di coscienza è la regola e il soggetto raggiunge spesso il ‛livello ...
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Fenomenologia
Herman L. Van Breda
di Herman L. Van Breda
Fenomenologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Itinerario fenomenologioo di Husserl. 3. La fenomenologia pura di Husserl. 4. La fenomenologia filosofica [...] di ogni certezza possibile. Nell'intraprendere questo procedimento cartesiano, Husserl crede dapprima di scoprirvi la possibilità di così come il tempo stesso che, secondo Husserl, regolano totalmente sia gli atti dei soggetti trascendentali che il ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Il problema della generazione
Walter Bernardi
Il problema della generazione
Scienza e filosofia nella controversia sulla generazione animale
Il [...] dell'embrione sembrava perfetta. L'embriologia si configurava, nel modello cartesiano, come lo specchio della cosmologia: un unico, identico apparato di leggi e di meccanismi regolava tutti i fenomeni del mondo fisico e del mondo vivente.
Francesco ...
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io
Geni Valle
La cabina di regia della nostra personalità
Il termine io non è soltanto un pronome: esso indica il modo di essere di un individuo in quanto distinto da tutti gli altri. Nella filosofia [...] funzione di mediare tra gli istinti, le esigenze della realtà esterna e le regole della nostra complemento di termine e, talvolta, per il complemento oggetto utilizziamo 'mi' (per esempio: "mi dice", "mi sceglie").
Il filosofo francese Cartesio ( ...
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permanenza
permanènza s. f. [der. di permanere]. – 1. L’esser permanente, il persistere nel tempo (riferito a cose, è l’opposto di provvisorietà o temporaneità): la p. della febbre, della nuvolosità, ecc., il perdurare della febbre, della...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...